Affermare che Giorgio Bertotti, preparatore atletico dell’AVS Mosca Bruno, è un uomo abituato apuntare in alto, non è un modo di dire. A Trento infatti, sua città di nascitae residenza, chi frequenta le piste di atletica sicuramente lo conosce, aBolzano però molti non sanno che questo 55enne di poche parole è stato untalento del salto in alto. “Ho gareggiato per il Cus Trento, per l’US QuerciaRovereto e per altre società tra cui l’Aeronautica Militare di Roma. Il miopersonale l’ho ottenuto a Roma nel 1982 in un meeting in cui ho saltato 2,10”.

Più volte campione regionale all’aperto e indoor, nel 1985Bertotti lascia la pedana dei salti per un infortunio e inizia la carriera dipreparatore di atletica leggera, che lo terrà inchiodato alle piste in tartanper 25 anni regalando ai suoi allievi tante soddisfazioni: “Tra campionatiUnder 23 e assoluti, gli atleti che ho seguito hanno conquistato 15 titoliitaliani in varie discipline, dalla velocità al salto in alto, dal lungo altriplo. Un nome per tutti? Walter Groff, campione italiano sui 400 metri”.

Bertotti cura anche la preparazione dei velocisti nigerianiche prenderanno parte alle Olimpiadi del 2008, poi nel 2010 abbandona la pistae fa il suo ingresso nel volley. In realtà la pallavolo è già entrata a casasua tramite il figlio Emanuele, che sta ottenendo grandi risultati nellegiovanili della Trentino Volley allenate da Andrea Burattini. “Nel 2010 sonoentrato come preparatore atletico nel progetto VolLei curato da MaurizioMoretti, l’anno successivo invece sono approdato proprio alla Trentino Volleycon Burattini”.

I due si separano nella stagione 2013-14, quando il tecnicomarchigiano sale a Bolzano per allenare la neonata AVS Mosca Bruno, ma lalontananza dura solo una stagione: l’anno scorso infatti anche Bertotti risalel’Adige fino al capoluogo altoatesino iniziando la vita da pendolare.

“Nel precampionato vengo su tutti i giorni, durante lastagione sarò a Bolzano 3-4 volte in settimana più ovviamente la partita, chemi serve per valutare le condizioni degli atleti”.

Ma quanto incide la preparazione atletica sul rendimento delgiocatore? “Tantissimo. Il nostro compito è proprio quello di fare scendere incampo l’atleta senza dolori, rilassato e senza tensioni muscolari. Una buonapreparazione è anche il presupposto essenziale per ridurre la possibilità diinfortuni, soprattutto nelle zone più a rischio come il ginocchio e la spalla”.

A proposito: qual è la condizione fisica dei bolzanini?“Direi adeguata al momento. I ragazzi sono arrivati in condizioni buone dallapausa estiva, nessuno lamenta problemi fisici particolari o sovrappeso. Anzi,li vedo molto carichi dal punto di vista mentale. Quest’anno è stata allestitauna squadra molto competitiva e si sente che c’è la voglia di lottare perguadagnarsi un posto da titolare. Il clima è positivo e si lavora bene”.

L’obiettivo del presidente Bruno Mosca è noto: puntare inalto. E Bertotti, come detto, è uno che a volare in alto, sopra le asticelle,c’è abituato.

Ufficio stampa AVS Mosca Bruno Bolzano