“Con il Chievo era fatta, ora sono triste e voglio giocare. Ho dato il 100% affinché si chiudesse trattativa. Ma non è vero che l’Inter mi ha tradito”
Il suo passaggio al Chievo Verona sembrava cosa fatta, ma l’operazione alla fine è saltata. Ora regnano tristezza e sconforto nell’animo del centrocampista dell’Inter, Ezequiel Schelotto, che oggi si è sfogato nel corso della trasmissione di Sportitalia, “Calciomercato Live”, condotta da Giorgia Cenni”. Noi per giorni avevamo dato per fatto il suo ritorno al Chievo, con Zukanovic all’Inter. Non sbagliavamo, sembrava un’operazione chiusa…
“Non sbagliavate, era una trattativa già fatta. io ero tornato dalle vacanze il 1° luglio, sono stato insieme a mia moglie per più di 10 giorni lì a Verona per capire un po’ la situazione. Io e mia moglie aspettavamo tutti i giorni che si chiudesse questa trattativa, ma alla fine è andata come tutti sapete: Zukanovic è andato alla Sampdoria e io sono tornato all’Inter perchè ho ancora due anni di contratto. Sono stato sorpreso tantissimo perchè non me l’aspettavo, io pensavo che andasse tutto a buon fine, ma alla fine è andata come ho detto”.

Qual è il tuo stato d’animo? Hai un contratto con l’Inter, però è come se fossi senza squadra. Sei arrabbiato con la società?
“No, io non ho litigato con nessuno, non sono deluso, sono triste perchè ho messo più del 100% affinchè la trattativa si chiudesse. Eravamo d’accordo sull’ingaggio, mi sono abbassato l’ingaggio, era tutto fatto. Ma prima di continuare a parlare di questo, io voglio chiarire una cosa. Sarebbe stata la miglior cosa tenere le due trattative separate. Quando è finito lo scorso campionato, mi sono lasciato molto bene con la società, con i tifosi, con tutti quanti. Quando sono rientrato dalle vacanze io pensavo che la trattativa fosse stata chiusa in maniera separata. Dopo ho capito che volevano fare le trattative insieme, con Zukanovic e con me. E’ normale che se uno dei due non avesse accettato le condizioni, la trattativa sarebbe saltata. Ed è stato così. E’ normale che Zukanovic non volesse aspettare ed è andato per un’altra strada. Io al suo posto avrei fatto la stessa cosa, perchè lui non poteva ancora aspettare. Come non volevo aspettare neanche io. Io volevo che la trattativa si chiudesse al più presto. Alla fine sono tornato a casa, sono stato male, sto ancora male, sono triste, mi sto allenando ad Appiano Gentile. E voglio anche chiarire una cosa molto importante che ho letto oggi su qualche giornale: si diceva che l’Inter mi ha tradito e non è vero. Io non ho detto quelle parole, io non sono stato tradito, non sono arrabbiato, sono triste soltanto, perchè voglio giocare. Avevo finito molto bene il campionato scorso con la maglia del Chievo, pensavo ancora di continuare, volevo firmare 4/5 anni  con quella maglia, perchè mi trovavo molto bene a Verona, sia io che mia moglie. Molti tifosi del Chievo sono delusi perchè pensavano che io continuassi con quella maglia, ma non sono stato a rifiutare, io mi sono preso le mie responsabilità, sono stato disponibile fino alla fine. Dopo, le colpe, non le potevo dare a tutti, perchè sarei stato un vigliacco. Io mi prendo le miei responsabilità come uomo. Non me l’aspettavo dal punto di vista umano, sono tornato a casa triste, mia moglie stava male, ma io devo continuare, non mi posso fermare. Se le altre persone non vogliono prendersi le responsabilità, io non posso fare niente. Io so cosa ho fatto e Dio guarda tutto”.

C’è ancora il margine per tornare al Chievo? O può cercare di giocare le sue chance con l’Inter? Anche se con il tetto dei 25 giocatori è difficile…
“Io credevo che la trattativa col Chievo si chiudesse in fretta. Ho rifiutato molte squadre, sia in Italia che all’estero, perchè pensavo di continuare con quella maglia, mi sono trovato bene con Maran, mi aveva trovato un ruolo nuovo come terzino destro, perchè negli ultimi sei mesi ho fatto quel ruolo. Stavo bene, avevamo trovato un accordo sull’ingaggio, mi sono abbassato l’ingaggio per andare lì. Non capisco perchè non si è chiuso, non capisco perchè, questo lo dovete chiedere all’Inter o al Chievo. Io ho dato la mia disponibilità al 100%, ma è normale che una volta che non si è chiuso con il Chievo, io mi trovi in difficoltà come tanti calciatori, perchè adesso c’è la nuova regola di 25 giocatori ed è difficile trovare spazio. Molte squadre ormai sono al completo, sono piene, hanno trovato altri calciatori e adesso quelli che stanno cercando una squadra qua in Italia fanno un po’ di fatica. Quindi dovremo aspettare tra qualche settimana, l’inizio del campionato o fino al 2 settembre, non so quando chiuderà il mercato. O l’estero. Io adesso mi sto allenando, sto facendo il mio lavoro e mi sto comportando molto bene. Insieme all’Inter, che è una società molto importante – ho parlato anche con Ausilio – spero di trovare qualcosa, perchè vorrei continuare a giocare”.

Oltre al Chievo, quali altre squadre potrebbero esserci nel futuro di Schelotto?
“In questo momento non vorrei parlare di squadre. C’è Bruno Carpeggiani che mi sta dando una mano, non vorrei dire nomi perchè sono molto scaramantico e dopo salta tutto. Magari sono uno che ha creduto alle parole. Ero sicuro di vestire al 100% la maglia del Chievo quest’anno, per questo non dico nessun nome. Non so cosa accadrà domani, questa sera, tra qualche settimana, spero di trovare qualcosa di importante e che qualcuno si prenda le responsabilità. Spero che i tifosi del Chievo capiscano la mia situazione. Spero per me e per mia moglie, che siamo stati molto bene a Verona, di trovare qualche sistemazione al più presto”.

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