CALCIO A 5: DISCHETTO STREGATO, GSPM TORINO GIÙ DAL PODIO

Ai campionati italiani ASPMI di Rossano Calabro la rappresentativa sabauda approda in scioltezza alle semifinali, ma San Severo prima e Montesilvano (ai calci di rigore) poi relegano i gialloblù al quarto posto. Il tecnico Franco Caporusso: «Complimenti comunque a tutti i miei ragazzi»

Ancora i rigori. Come un anno fa, il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino perde una finale dagli undici metri ai campionati italiani ASPMI di calcio a 5, svoltisi a Rossano Calabro. Proprio come allora, l’avversario di giornata era Montesilvano: ma se dodici mesi fa le due compagini si contendevano lo scettro nazionale, questa volta in palio vi era “solo” la medaglia di bronzo, conquistata dagli abruzzesi. Un ko che non intacca la buona prestazione fornita dai gialloblù durante tutto l’arco della competizione, che comunque ha visto ancora una volta i sabaudi rientrare nel G4 calcistico del Belpaese. Il torneo per i piemontesi si era aperto nel migliore dei modi, con l’inserimento nel girone da tre squadre (e non da quattro, come accaduto nel 2014) e con la vittoria per 6-0 a tavolino ai danni dei colleghi di Taranto, che per motivi di lavoro non hanno potuto presentarsi sul terreno di gioco all’orario concordato. L’altra partita del raggruppamento ha visto il team subalpino piegare Salerno per 3-1, nonostante l’inferiorità numerica dovuta all’espulsione del portiere Alessio Colucci e il conseguente allontanamento dalla panchina di mister Franco Caporusso, che al termine del match hanno rimediato rispettivamente una e due giornate di squalifica. Nei quarti di finale il GSPM Torino ha affrontato Torre del Greco: dopo una partenza a razzo (3-0), un calo di concentrazione ha consentito ai campani di accorciare le distanze (3-2), prima del definitivo 4-2 torinese siglato a cinque minuti dalla fine della sfida. Così, per il terzo anno consecutivo i gialloblù hanno conquistato l’accesso in semifinale, dove ad attenderli c’era la corazzata San Severo. Nel primo tempo la difesa sabauda pare essere impenetrabile e concede soltanto alcune conclusioni dalla lunga distanza ai cecchini pugliesi, neutralizzate con prontezza e reattività da Vincenzo D’Alessandro, estremo difensore del GSPM Torino, sfortunato protagonista dell’episodio capace di decidere il confronto: un tiro dalla trequarti, apparentemente innocuo, scivola sotto le mani del portiere e si insacca in rete. I piemontesi tentano con generosità il forcing finale, ma finiscono inevitabilmente per sbilanciarsi troppo e subiscono il raddoppio su una ripartenza letale. 2-0 per San Severo, che approda così all’atto conclusivo della manifestazione, nel quale strapazza la rappresentativa stabiese di Castellammare (4-2), laureandosi campione d’Italia. A contendersi il terzo posto, come asserito in precedenza, sono invece Montesilvano e Torino. I tempi regolamentari si chiudono sul punteggio di 1-1: una parità acciuffata in extremis dal bomber del GSPM Davide Ossati, che ha permesso alla sua compagine di protrarre la sfida sino alla lotteria dei calci di rigore, vinta poi dalla selezione pescarese. A margine della tenzone sportiva, il responsabile del team calcistico torinese, Franco Caporusso, ha commentato così l’esito della spedizione in landa calabrese: «Come sempre tutti i miei ragazzi sono da elogiare per l’impegno e la serietà dimostrati. Purtroppo pecchiamo in esperienza e soprattutto in qualità, mentre sotto il profilo atletico siamo forse quelli messi meglio. Rimane la consolazione di essere stati gli unici a far soffrire a lungo i nuovi campioni d’Italia. Un plauso particolare ai miei “vecchietti” Vincenzo D’Alessandro, Valter Negro e Paolo Dabbene, i quali, malgrado l’età che avanza, si dimostrano sempre all’altezza della situazione e trascinano i compagni più giovani. Sono fiducioso per il futuro e spero che questo possa essere il punto di partenza per i prossimi impegni, su tutti la Coppa Italia a novembre, dove, ne sono certo, chiunque ambisca a sollevare il trofeo dovrà prima fare i conti con noi».

Ufficio Stampa

Alessandro Nidi