Nel clou della sesta manifestazione al teatro Principe di Milano, sabato 4 luglio, Andrea Sarritzu sfiderà il campione dell’Unione Europea dei pesi mosca Vincent Legrand. Sulla carta, il francese è un avversario ostico: Legrand ha ottenuto 16 vittorie consecutive, 9 prima del limite, è 14 centimetri più alto di Sarritzu (174 cm contro 160 cm) ed ha 15 anni in meno (24 contro 39). Il suo punto debole è la minore esperienza: ha combattuto solo per il titolo dell’Unione Europea e non ha mai sostenuto 12 riprese. Al contrario, Sarritzu ha debuttato nel 1998, ha un record composto da 34 vittorie (13 prima del limite), 7 sconfitte e 5 pareggi, ha vinto due volte il titolo europeo dei mosca ed ha combattuto tre volte per il mondiale dei mosca. Il confronto è quindi aperto a qualunque soluzione.

“Ho visto un video di Vincent Legrand mentre combatteva nelle World Series, non posso dire di conoscere bene il mio avversario – commenta Andrea Sarritzu – e non credo che questo faccia la differenza. Quel che conta è che sto benissimo fisicamente. Mi alleno con il maestro Franco Cherchi alla Opi Gym di Milano, sono nella fase finale della preparazione e sono sicuro di essere al top della forma il giorno del match. Se il mio corpo mi darà una risposta positiva, continuerò a combattere a prescindere dal risultato. Credo di poter fare almeno un altro anno di attività, ma se il mio fisico me lo consentirà proseguirò per più di un anno.” Insomma, Andrea è sicuro di fare un grande match il 4 luglio e di essere all’altezza delle aspettative del pubblico che affollerà il teatro Principe.

La Principe Boxing Events ha abituato i milanesi a spettacoli di alto livello e Sarriztu-Legrand è la prosecuzione della strada intrapresa da Alessandro Cherchi e dal suo socio Silvio Rognoni. “Il bilancio di questi primi sei mesi è ampiamente positivo – spiega Alessandro Cherchi – perché abbiamo ridato ai milanesi un appuntamento fisso con la grande boxe e siamo stati ripagati in termini di biglietti venduti, copertura mediatica e attenzione da parte delle istituzioni. Abbiamo ottenuto i risultati migliori quando abbiamo proposto pugili milanesi in match titolati e per questo cercheremo di sviluppare nuovi talenti locali. Ricordo quando un milanese (Giacobbe Fragomeni) ha combattuto per il titolo mondiale a Milano, nell’ottobre 2008, in una manifestazione organizzata dalla OPI 2000 di mio padre  Salvatore: abbiamo riempito il Palalido (3.500 spettatori), ottenuto una grande copertura mediatica e un’ ìnattesa attenzione istituzionale (Fragomeni ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro dal sindaco Letizia Moratti). Vogliamo che tutto questo diventi la normalità.”

Ufficio Stampa

foto di M. Chiesa