IL GSPM TORINO È CAMPIONE D’ITALIA ASPMI

Gli atleti sabaudi superano in finale i propri omologhi di Firenze e conquistano il loro primo scudetto. Le parole di Valentino Hu, responsabile della compagine pallavolistica piemontese: «Questa vittoria è dedicata a Tiziana Balsamo, la cui scomparsa ha lasciato un grosso vuoto in tutti noi»

«Prima di partire alla volta di Pomezia feci un sogno: sognai di vincere il titolo italiano. E così è stato». Traspare grande entusiasmo dalle parole di Valentino Hu, responsabile della compagine pallavolistica del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino laureatasi campione d’Italia ASPMI alla sedicesima edizione del torneo nazionale svoltosi in landa laziale.

Un risultato figlio dell’intensità agonistica palesata da ogni singolo atleta sabaudo: nessuno voleva tirare indietro la gamba, nessuno voleva chinare il capo al cospetto dell’avversario. Perché Torino non aveva mai conquistato lo scudetto in quindici anni e fra i giocatori era aumentata in maniera esponenziale la volontà di sfatare questo sgradevole tabù. I gialloblù hanno lottato con le unghie e con i denti su ogni pallone, perdendo soltanto due set in tutta la competizione e vincendo ogni gara con merito. Il cammino dei torinesi nella competizione ha avuto inizio con il 2-1 inflitto ai colleghi di Riccione, per poi proseguire con un triplice 2-0 ai danni di Pogliano Milanese, Pomezia e Genova (testa di serie). Le semifinali hanno visto imporsi il GSPM Torino per 2-0 (25-23, 25-23) sulla new-entry del GS Corbetta, al suo primo campionato ASPMI, e il GS Firenze sul GS Milano (medaglia di bronzo). A distanza di due anni dall’ultima finale disputata, Torino è approdata così nuovamente all’atto conclusivo della manifestazione, nel quale ha affrontato la squadra toscana. È stato un epilogo mozzafiato, una partita leggendaria, caratterizzata dal romantico intreccio amore-pallavolo (due pallavoliste sabaude sono fidanzate con altrettanti giocatori fiorentini) e disputata sull’arco di cinque set. Valentino Hu e compagni sono partiti subito forte, conquistando le prime due frazioni di gara e avvicinando ulteriormente lo scudetto. Nel terzo set, è affiorata la stanchezza e Torino ha commesso qualche leggerezza di troppo, consentendo ai toscani di piazzare l’allungo decisivo e di accorciare le distanze. Il quarto set ha registrato il prepotente moto d’orgoglio dei piemontesi, che sono tornati ad esprimere un volley esteticamente appagante ed efficace al tempo stesso: il tabellone segna 25-22, è 3-1, il GSPM Torino è sul tetto d’Italia per la prima volta nella sua storia. Si susseguono scene di giubilo, condite da lacrime di gioia e al tempo stesso di tristezza. Tristezza, sì: perché in campo mancava l’anima della squadra, mancava il capitano, Tiziana Balsamo, scomparsa prematuramente in primavera a causa di una grave malattia. La sua figura è stata ricordata a più riprese nel corso della kermesse: al termine della sfida inaugurale contro Riccione il presidente del GSPM Torino Massimo Re ha ufficialmente ritirato la casacca numero 5, indossata per tanti anni con passione da Tiziana, mentre il GS Milano ha donato la propria divisa numero 5 riportante il nome di una persona amata davvero da tutti. Anche l’organizzazione del torneo ha voluto celebrarla, istituendo un premio destinato all’atleta più combattiva, che è rimasto all’ombra della Mole Antonelliana, in quanto vinto da Emanuela Milano.

E quando, in occasione del terzo set della finale, una libellula si è librata in volo fra i due sestetti, in molti hanno pensato allo spirito di Tiziana: «A noi piace credere che sia così – ha commentato Valentino Hu –: Tizy era una collega, un’amica, una compagna e una super-mamma. Manca molto a tutti noi, la sua morte ha originato un vuoto incolmabile nei nostri cuori». Tornando all’aspetto sportivo, Hu ha dichiarato: «È stato un campionato intenso, pieno di emozioni e ovviamente divertente. Siamo partiti con una carica ed un’energia fuori dal comune, con tantissima voglia di vincere e di giocare al meglio delle nostre possibilità. Quest’anno più che mai la squadra è stata unita e coesa, siamo cresciuti e maturati tantissimo negli ultimi anni. Un plauso speciale va al mister Roberto Ventrice, che ci allena da settembre con tanta pazienza e tanto impegno, al presidente Massimo Re, che ci segue sempre nelle trasferte di pallavolo, e a tutti i giocatori, che quest’anno hanno messo in campo tutta la concentrazione e la determinazione per trionfare. Grazie anche a Matteo Basta, Selene Baruzzi, Valentina Bono, Salvatore Della Valle e ai piccoli Alessandro e Alberto, che ci hanno seguito, tifando per noi e sgolandosi ad ogni partita. Torino, quattro volte finalista, è finalmente campione d’Italia ASPMI».

Ufficio Stampa

Alessandro Nidi