Parlare di calcio senza parlare di calcio per presentare un libro definito scomodo, coraggioso e ingombrante, ma più di altri decisamente consigliato da leggere a chi ama il questo sport o vuole capirlo meglio. Ragazzini, genitori, calciatori, allenatori, dirigenti e tifosi nella pagine di Procuratore? No, grazie! di Luca Vargiu (disponibile in tutte le librerie e negli store on line) troveranno quelle storie che in molti sanno e che quasi tutti non vogliono sentire raccontare perché più facile credere che il mondo del pallone (o pallonaro come lo definisce spesso l’autore) sia semplice e un facile trampolino di lancio per il successo.

Nel caldo pomeriggio di sabato 6 Giugno a Carrù una brillante Chiara Beretta Mazzotta (editor, blogger e conduttrice su Radio 105 della rubrica “Libri a Colacione” nella trasmissione di Marco Galli “Tutto esaurito”) ha raccontato perché ha supportato l’idea di Luca Vargiu nata tre anni fa di raccontare le avventure a bordo campo di un procuratore spuntato dal nulla, e introdotto gli ospiti del pomeriggio sportivo iniziato con la presentazione della seconda edizione del Torneo dei Borghi di Carrù da parte dell’assessore allo sport Nicola Schellino. Proprio Schellino si è seduto poi tra gli ospiti insieme al mister Roberto De Simone e alla scrittrice Elisabetta Bucciarelli per parlare dei temi trattati nel libro.

“Luca è uno strano procuratore che, come i bambini che giocano a calcio, sa quanto il gioco del pallone sia maledettamente serio – sottolinea Elisabetta Bucciarelli – e, mettendosi parecchio in discussione, porta avanti le sue idee e il suo modo di lavorare senza dover per forza sottostare alle regole non scritte di un mondo difficile e sempre meno pulito. Percorso non semplice che però non deve abbandonare in nessun modo, forte dei valori in cui crede.”

“Raccontare questi fatti, dice l’autore Luca Vargiu, è stato un modo per reagire alle tante porte in faccia prese, e un modo per ricaricare le pile e andare avanti. Diventare calciatore è complicatissimo perché si dovrebbe dire il contrario a chi vuole provarci? Perché la sincerità e la serietà devono essere puntualmente scavalcate dalle bugie? Il Calcio ha bisogno di essere ripulito e riconosciuto per quello che è, ognuno nel proprio piccolo deve fare il suo, io lo faccio anche raccontando queste storie perché spero che chi le legge possa capire che non è tutto così semplice come sembra e che i compromessi e le scorciatoie portano a nulla.”

Spazio anche ai bimbi attraverso la lettura di Elisabetta Bucciarelli del racconto del piccolo carrucese Filippo Giraffa, che partecipa al concorso di “Overtime Il calcio con i tuoi occhi” della quale è Presidente.

Il pomeriggio sì è poi concluso con la partita “Genitori – Figli” che ha visto bambini, papà e – soprattutto – mamme in campo protagonisti di una bellissima e combattuta gara.

Parole, palloni e tanti spunti per riflettere sul calcio che i presenti hanno apprezzato.

Ufficio Stampa AFM