Davanti a 20mila spettatori. Cinque gialloblù convocate, tre in campo.

Nel nuovissimo ‘Football Stadium’ di Nagano, di fronte a circa 20mila spettatori, è arrivata per la Nazionale Femminile la prima sconfitta della storia con il Giappone, ma l’Italia è uscita comunque a testa alta dalla sfida con le campionesse mondiali in carica, che tra pochi giorni in Canada proveranno a confermarsi sul tetto del Mondo.

Cinque atlete in forza allAgsm Verona hanno fatto parte della spedizione Azzurra in Giappone. Melania Gabbiadini ha disputato lintera gara con i gradi di capitano, Marta carissimi e Claudia Squizzato sono subentrate nel corso delal ripresa. Solo panchina invece per Federica Di Criscio e Michela Ledri.

A decidere la gara, che metteva in palio la ‘Kirin Challenge Cup’, è stata la rete realizzata al 7’ della ripresa da Yuki Ogimi, l’attaccante del Wolfsburg già vicina al gol alla mezzora del primo tempo e fermata in extremis da una scivolata di Bartoli a pochi metri dalla porta. Schierata da Cabrini con un 4-4-2, con Girelli chiamata ad agire a ridosso del tandem offensivo formato da Melania Gabbiadini e Valentina Giacinti, l’Italia ha affrontato il Giappone a viso aperto, pressandoalto con l’obiettivo di ostacolare la costruzione del gioco di una squadra dotata di ottima tecnica e molto abile nel palleggio. Una strategia che ha dato i suoi frutti, con le giapponesi davvero pericolose nel primo tempo solo con Ogimi e con il palo colpito dalla distanza da Ohno. Le Azzurre hanno risposto con due tentativi dalla distanza di Girelli e Cernoia, difendendosi con ordine e cercando di sfruttare la velocità di Gabbiadini nelle ripartenze.

Nella ripresa il Giappone ha continuato a comandare il gioco e, dopo il gol di Ogimi, ha sfiorato nel finale il raddoppio con Sameshima, che da pochi passi ha concluso alto sopra la traversa. Poi nel recupero Bonansea non è riuscita a correggere in rete un tiro cross di Gabbiadini mancando per pochi centimetri il gol dell’1-1. Nonostante la sconfitta Antonio Cabrini ha diversi motivi per ritenersi soddisfatto: “Le ragazze hanno disputato una buona gara – il commento del tecnico – e considerando che sono a fine stagione hanno risposto bene fisicamente. La squadra si è un po’ disunita nel finale di primo tempo, dispiace per il gol subito, ma oggi più che il risultato contava la prestazione. E’ stata una grande festa ed è stato bello ed entusiasmante per le ragazze giocare in uno stadio pieno”.

Domani sul terreno di gioco del ‘Football Stadium’ le due squadre si ritroveranno di fronte per un’amichevole non ufficiale con due tempi da 35 minuti ciascuno. Cabrini ha già preannunciato un ampio turn over per vedere all’opera le altre Azzurre convocate a poco più di tre mesi dai prossimi impegni ufficiali nelle gare valide per le qualificazioni al Campionato Europeo.

Dagli studi della Rai, che ha trasmesso in diretta la partita, è intervenuta anche la Coordinatrice della Commissione FIGC per lo Sviluppo del Calcio Femminile Rosella Sensi: “Negli ultimi giorni – ha spiegato – in sede di Commissione, abbiamo riscontrato massima apertura per individuare le criticità che attraversano il calcio femminile e si cercherà di delineare delle soluzioni utili a rendere il movimento più efficiente. Uno dei problemi atavici è l’educazione, dobbiamo lavorare affinché il meccanismo di confronto con il calcio maschile sia definitivamente superato, come già accade in altre discipline”.

(Fonte: FIGC)