GOLF – BMW PGA: Matteo Manassero 46°. Ancora due “buche in uno” e Chris Wood vince un’auto BMW i8
Non ce l’ha fatta Francesco Molinari a vincere il BMW PGA Championship, disputato sul percorso del Wentworth Club (par 72), a Virginia Water in Inghilterra. Dopo tre giri al vertice il torinese ha ceduto nel quarto ottenendo tuttavia con 276 colpi (65 69 68 74, -12) un quinto posto che rimane di assoluto rilievo in uno dei tornei più prestigiosi nel calendario dell’European Tour, equiparato quasi a un major. Al 46° con 287 (75 70 69 73, -1) Matteo Manassero. Ha vinto a sorpresa, ma con grandi meriti, il coreano Byeong Hun An (267 – 71 64 67 65, -21): a sorpresa, perché non era certamente tra i favoriti in un contesto che annoverava molti dei migliori giocatori del mondo, e con grandi meriti perché ha finito per dominare lasciando a ben sei colpi due giocatori quali lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e il thailandese Thongchai Jaidee (273, -15) e realizzando il punteggio record dell’evento portandolo da venti colpi sotto par a “meno 21”.
Tra i protagonisti anche l’inglese Chris Wood, quarto con 275 (-13) e con tanto di “buca in uno” e auto BMW i8 vinta nel giro conclusivo, e note di merito, pure se non sono mai stati nel vivo della corsa al titolo, per l’irlandese Shane Lowry e per l’inglese Tommy Fleetwood, sesti con 277 (-11), per il francese Julien Quesne e per lo svedese Alexander Noren, ottavi con 278 (-10). All’11° posto con 280 (-8) il danese Thomas Bjorn, al 18° con 282 (-6) il tedesco Martin Kaymer e il gallese Jamie Donaldson, al 22° con 283 (-5) il belga Nicolas Colsaerts, e sicuramente deludenti gli inglesi Justin Rose e Luke Donald, 38.i con 286 (-2), il nordirlandese Graeme McDowell e il sudafricano Ernie Els, 59.i con 290 (+2)
Sono usciti al taglio dopo 36 buche Marco Crespi, 77° con 146 (79 67, +2)  e fuori per un colpo, e Renato Paratore, 141° con 156 (80 76, +12).  Out anche il nordirlandese Rory McIlroy, numero uno mondiale e campione uscente, 106° con 149 (+5). E’ stato costretto al ritiro dopo 16 buche nel primo giro Edoardo Molinari per problemi al polso.
La gara – Un bogey alla prima buca ha annunciato le difficoltà a cui sarebbe andato incontro Francesco Molinari, che aveva iniziato al comando insieme a Byeong-Hun An. Il torinese ha avuto una bella reazione con due birdie, ma ha dovuto alzare bandiera bianca con tre bogey tra l’8ª e la 11ª. An, invece, è parso subito molto sicuro e con due birdie in quattro buche ha preso grande fiducia mettendo alla frusta gli inseguitori. Ha provato a tenere Jaidee con tre birdie di fila, ma An nelle buche di rientro con la sequenza eagle-birdie ha trasformato il Wentworth Club in un palcoscenico per il suo monologo. Peraltro l’eagle non si è trasformato in albatross per una questione di centimetri. Poi ha continuato senza sbagliare un colpo aumentando via via il vantaggio e siglando la sua indimenticabile giornata con altri due birdie per il 65 (-7) che l’ha reso il primo giocatore asiatico a vincere la gara.
Molinari è andato in altalena anche nelle rimanenti sette buche completando il 74 (+2) con tre birdie, un bogey e un doppio bogey e con qualche recriminazione per un putter che, al contrario dei primi tre giri, è stato piuttosto freddo. Jimenez, che rendeva quattro colpi ai leader, ha iniziato troppo tardi il tentativo di rimonta con il primo birdie che è arrivato solo dopo otto buche, tuttavia con altri cinque nel rientro, a fronte di un bogey, per il 67 (-5) ha agganciato meritatamente Jaidee In seconda posizione. Questi ha chiuso con un parziale di 69 (-3 con quattro birdie e un bogey).
Manassero, che ha vinto il BMW PGA Championship nel 2013, secondo italiano sul gradino più alto del podio dopo Costantino Rocca (1996), ha perso undici posizioni praticamente per una partenza con un bogey e un doppio bogey che è riuscito solo parzialmente a compensare (quattro birdie e altri due bogey nello score per il 73, +1)
Il vincitore – Byeong Hun An, 24enne di Seoul, è approdato quest’anno nell’European Tour con il terzo posto nella money list del Challenge Tour 2014, dove aveva vinto il precedente suo unico torneo (Rolex Trophy, 2014). Nel 2009, a 17 anni, si era imposto nell’US Amateur, uno dei due major per dilettanti, più giovane vincitore nella storia della gara. Nello stesso anno l’’altro major, l’Amateur Championship, fu appannaggio di Matteo Manassero, anch’egli recordman per giovane età, che poi battè lo stesso An nella Georgia Cup, in cui si confrontano in match play i due major champions dilettanti.
Ha detto An: “Ha fatto tutto molto bene. Il giro finale l’ho condotto senza errori, ma non è stato facile come poteva sembrare da fuori. Questo è il torneo simbolo dell’European Tour, quasi un quinto major, e procura immensa felicità vincerlo”. Per lui un cospicuo assegno di 833.330 euro su un montepremi 5.000.000 di euro e un gran balzo nel world ranking tra i top 60 (era 132°).
Il torneo delle “hole in one”: vinte due BMW – Chris Wood e il sudafricano Trevor Fisher Jr hanno realizzato entrambi una “hole in one” nel giro finale, ma è andata benissimo all’inglese, che mettendo a segno la palla direttamente dal tee alla buca 14 (par 3, metri 164) ha ricevuto una fiammante auto BMW i8. Fisher l’ha siglata alla buca 2 (par 3, metri 141) ed è stato gratificato solo con un mare di felicitazioni.
E’ stato il torneo delle “buche in uno”. Infatti ne sono state realizzate altre tre e anche l’inglese Andrew Johnston ha avuto una ambita BMW per la prodezza nel primo giro alla buca 10 (par 3, metri 168). E’ poi uscito al taglio, ma probabilmente senza crucci. Le altre due sono state opera sempre nel primo turno dello scozzese Craig Lee (buca 2), poi ritiratosi nel secondo, e nel terzo di Miguel Angel Jimenez (buca 2). E’ stato battuto il precedente record di quattro che risaliva al 1990. Da ricordare anche l’albatross di Tommy Fleetwood nel terzo giro, quasi una rarità e il terzo nella storia della gara.

CHALLENGE TOUR: SECONDO CENTRO STAGIONALE DI NACHO ELVIRA, 11° RAVANO, 16° ROTA – Lo spagnolo Nacho Elvira è andato a segno per la seconda volta in stagione vincendo con 263 colpi (64 67 67 65, -21) il Kärnten Golf Open, torneo del Challenge Tour che ha avuto luogo sul tracciato del Golfclub Schloss Finkenstein (par 71), a Gödersdorf in Austria. Con una buona rimonta finale sono saliti verso l’alta classifica Nicolò Ravano, 11° con 269 (66 71 67 65, -15), Andrea Rota, 16° con 270 (65 73 66 66, -14), e Matteo Delpodio, 22° con 271 (69 69 69 64, -13). Sono rimasti in bassa Nino Bertasio, 62° con 279 (69 67 72 71, -5), Filippo Bergamaschi, 64° con 280 (61 74 73 72, -4), e Niccolò Quintarelli, 66° con 281 (70 68 72 71, -3).
Elvira, 28enne madrileno, ha firmato il terzo successo in carriera, contenendo di misura il ritorno dello svedese Jens Dantorp, secondo con 264 (-20) dopo un 64 (-7), mentre malgrado un gran 62 (-9) non è riuscito il recupero all’inglese Ryan Evans, terzo con 265 (-19) alla pari con il francese Sebastien Gros. Al quinto posto con 266 (-18) lo svedese Alexander Bjork, leader con Elvira dopo 54 buche.
Lo spagnolo, che ha guadagnato 28.800 euro su un montepremi di 180.000 euro, ha messo un punto fermo sulla sua vittoria con quattro birdie sulle prime cinque buche poi, per mandare fuori gioco gli avversari, ha realizzato altri quattro birdie (65, -6), rischiando però un po’ con due bogey. Per Dantorp un eagle, sette birdie e due bogey e per Evans due birdie nella prima parte del tracciato e sette di fila a chiudere. Un eagle, sei birdie e due bogey per il 65 di Ravano e percorso netto per Rota (66, -5 con cinque birdie) e per Delpodio (64 con un eagle e cinque birdie). Giro in 71 (par) per Bertasio con tre birdie e tre bogey, in 72 (+1) con tre birdie e quattro bogey per Bergamaschi, in vetta dopo un turno con un 61 (-10), e in 71 per Quintarelli con quattro bridie, due bogey e un doppio bogey.
Non hanno superato il taglio Alessandro Tadini, 69° con 139 (71 68, -3) e fuori per un colpo, Leonardo Motta, 128° con 145 (72 73, +3), Andrea Romano, 135° con 146 (71 75, +4), e Lorenzo Gagli, 148° con 150 (74 76, +8).

SUNSHINE TOUR: FRANCESCO LAPORTA 17° NEL LOMBARD INSURANCE CLASSIC VINTO DA DEAN BURMESTER – Francesco Laporta ha ben gestito la sua rimonta, iniziata dal 72° posto, e ha concluso al 17° con 206 colpi (73 67 66, -10) il Lombard Insurance Classic (Sunshine Tour) disputato sul percorso del Royal Swazi Sun Country Club (par 72), a Mbabane nello Swaziland.
Ha dominato Dean Burmester (193 – 63 65 65, -23), al secondo successo stagionale, dopo quello nel Golden Pilsener Zimbabwe Open, e al quarto in carriera, che ha lasciato a cinque colpi Keith Horne e Peter Karmis (198, -18), a sei Thanda Mavundla (199, -17) e a sette Rourke van der Spuy e Jarred Harvey (200, -16).
Burmester, che ha ricevuto in premio 158.500 rand (poco più di 12.000 euro) su un milione di rand in palio (circa 75.000 euro), ha concluso la sua corsa con il secondo 65 (-7) consecutivo con otto birdie e un bogey, Laporta in 66 (-6) con sette birdie e un bogey. Per lui 13.131 rand (attorno a mille euro).

LET ACCESS: TITOLO ALLA TEDESCA ISI GABSA, 30ª ANNA ROSSI – La tedesca Isi Gabsa (211 – 70 71 70, -5) ha prevalso nel PGA Halmstad Ladies Open, quarto evento stagionale del LET Access Series, il tour minore continentale femminile, svoltosi sul tracciato dell’Haverdals Golfklubb (par 72), ad Halmstad in Svezia.
Deluse le giocatrici di casa che erano in cinque tra le prime sei dopo 36 buche e che si sono dovute accontentare del secondo posto con Jessica Ljungberg (214 – 72 70 72, -2. In terza posizione con 216 (par) l’inglese Kym Larratt e la dilettante spagnola Natalia Escuriola e in quinta con 217 (+1) le svedesi Isabella Ramsay, Josephine Janson, in vetta dopo due giri, e l’amateur Beatrice Wallin.
Anna Rossi, 30ª con 226 (78 75 73, +10), è stata la migliore tra le italiane, e hanno concluso poco più indietro Elisabetta Bertini (72 78 77) e Stefania Avanzo (75 72 80), 35.e con 227 (+11), Vittoria Valvassori (76 76 76) e Laura Sedda (74 75 79), 39.e con 228 (+12).
Sono uscite al taglio, caduto a 153 (+9), Alessandra Averna (160 – 80 80, +16) e Alessandra Braida (166 – 84 82, +22).