Hockey Prato / Assemblea FIH del 10 maggio. Gianni Rossi ed il Gruppo Hockey Evolution 3.0 perde al ballottaggio per l’accordo tra Sergio Mignardi e lo squalificato Luca Di Mauro. Entra , comunque in CF , per la squadra di Hockey Evolution 3.0 , il pisano Stefano Pagliara. Mercoledì a Catania, Luca Di Mauro in una Conferenza Stampa alla CGIL svelerà i retroscena dell’accordo e le sue “verità”.
Dopo tre mandati esce di scena Luca Di Mauro, Presidente della FIH dal 2001, attualmente squalificato per tre mesi a seguito delle denunce di alcuni affiliati che avevano costretto il dirigente catanese alle dimissioni ed susseguente commissariamento della FIH sin da luglio 2014. A causa proprio della squalifica Luca Di Mauro non ha potuto , insieme a 5 suoi ex consiglieri anche essi squalificati al momento per tre mesi, partecipare all’assemblea della FIH tenutasi a Roma domenica 10 maggio. L’assemblea è stata complicata anche per la situazione che vedeva gli squalificati tra i candidati ( riuniti in “contumacia” in una sala al piano terra di Viale Tiziano …) e dopo una verifica poteri difficile si è iniziato formalmente con i discorsi dei candidati alle 15.50 ( si doveva iniziare alle 12.00…) .
Dopo Sergio Mignardi e Gianni Rossi che hanno illustrato i loro programmi , Anna Sapienza (la moglie e nello stesso tempo Presidente del CR Sicilia e Responsabile del Settore Impianti FIH) ha parlato a nome di Luca Di Mauro, e dopo un duro attacco alla Procura Federale per le sue decisioni “politiche e ad orologeria” ha accusato i consiglieri che avevano abbandonato il marito di essere “codardi” ed il candidato presidente di essere un “assetato di potere“ . Si è proceduto poi alle votazioni che si sono concluse con un nulla di fatto con Sergio Mignardi a 170 voti, Gianni Rossi a 162 e Luca Di Mauro a 144. A termini di Statuto quindi Di Mauro fuori e ballottaggio tra Sergio Mignardi e Gianni Rossi, concluso alla prima votazione grazie all’accordo tra Sergio Mignardi (e le società che lo appoggiavano) e Luca Di Mauro( con i suoi aficionados ) con la vittoria proprio di Sergio Mignardi con 299 voti ( con il 62,55% ) di fronte a Gianni Rossi che ha concluso a 175 voti (37,45%). La prima frase del nuovo Presidente nel saluto ai presenti dopo l’elezione è stata “ A volte nella vita succedono cose strane …” ed effettivamente è stata inaspettata l’unione schizzofrenica tra gli accusatori ( il gruppo Mignardi aveva subissato di ricorsi la Giunta Coni e la Procura Federale, sulle irregolarità degli ultimi due mandati di Di Mauro e dei consiglieri che avevano fatto parte dei suoi consigli ) e il gruppo dell’accusato che proprio grazie a quei ricorsi, ed al susseguente verbale della Commissione Befera inviata dalla Giunta Coni a vigilare , si era dovuto dimettere, era stato commissariato e poi squalificato per tre mesi insieme a molti dei consiglieri ( in attesa di un secondo processo per una parte del deferimento rinviata al procuratore federale ).
Questa la dichiarazione di Gianni Rossi sull’assemblea: “ Prima di tutto voglio ringraziare tutte le società che mi e ci hanno votato. Il Gruppo Hockey Evolution 3.0 in pochissimi giorni ha raggiunto gli stessi voti che ha preso il candidato Sergio Mignardi , che si stava preparando praticamente da più di 2 anni, e questo la dice lunga sulla bontà della nostra proposta e la qualità dei candidati . Quello che è successo in assemblea è sotto gli occhi di tutti e non voglio aggiungere altro. Il mio ed il nostro intendimento era di gestire la federazione con una organizzazione sportiva seria e professionale per far crescere veramente il nostro sport. Parlo di sistema di governance (siamo ancora legati ad un concetto di Presidente/CF che è fuori dal tempo),strumenti di marketing, organizzazione dei comitati, macro aree, ruolo primario dello staff. Le Federazioni Sportive si stanno evolvendo tutte verso modelli praticamente identici a quelli di un azienda dove la parola professionismo (non inteso a livello economico ma di specializzazione delle capacità) sta prendendo il sopravvento su volontariato (inteso come ritaglio di tempo rispetto alle priorità). Avremmo voluto basarci su principi di marketing e modelli di business tipici di una azienda che deve fare profitto per tutti facendo fuori tutte le logiche politiche, campanilistiche e clientelari che invece ancora pervadono la nostra Federazione. Auguro a Sergio Mignardi ed al nuovo consiglio di riuscire a creare una grande federazione per un hockey limpido e sereno”
Soddisfazione nella squadra di Hockey Evolution 3.0 per l’elezione di Stefano Pagliara , il Professore di Ingegneria Civile dell’Università di Pisa, responsabile della sezione Hockey del Cus Pisa , che è riuscito ad entrare in CF. Questa la sua dichiarazione “ sarà un’avventura intensa ed un impegno importante che cercherò di onorare al meglio . Porto con me tutte le meravigliose idee che insieme a Gianni Rossi ed al gruppo di Hockey Evolution 3.0 abbiamo elaborato come contributo fattivo allo sviluppo del nostro sport” .
Questi gli altri eletti in CF : gli ex consiglieri Giuseppe Palmieri, Luca Pisano, Sebastiano Scalisi ( in quota gruppo Di Mauro e squalificati sino a fine luglio) , Lorenza Di Guardo ( in quota Mignardi ma ex giocatrice del Cus Catania e vantata in quota anche dal gruppo Di Mauro) , Marco Bonacini e Francesco Cinti ( in quota gruppo Mignardi ) . Due gli atleti (Flavio La Gioia di Roma e Giulia Della Motta di Rimini ) ed un tecnico ( Enrico Medda di Genova) . Fa scalpore che rimanga fuori dal Consiglio Federale un dirigente sportivo capace ed importante come Pierpaolo Giuliani dell’Amsicora ( candidato in quota Mignardi ) che nonostante , complice il ritiro della candidatura di Roberto Maxia, abbia preso una parte dei voti anche da Hockey Evolution, non sia riuscito a raggiungere il quorum necessario e sia stato sacrificato dal suo gruppo di appartenenza.
A margine dell’Assemblea e dei veleni che indubbiamente ha lasciato il suo epilogo, le dimissioni del vecchio consiglio e il susseguente commissariamento di ben nove mesi, oggi è arrivata la notizia apparsa sul sito www.sportdelgolfo.com della Conferenza Stampa organizzata da Luca Di Mauro per domani mercoledì 13 maggio a Catania alle 10.30 presso la CGIL. Questa la dichiarazione di Luca Di Mauro apparsa sul sito siciliano :
“Sono felice per l’hockey italiano” – ha dichiarato Di Mauro, anticipando in parte i temi dell’incontro con la stampa – “perchè a dispetto della volontà dei vertici dello sport nazionale, era importante restituire agli hockeisti la guida politica della Federazione. Dopo aver subito attacchi personali, accuse e un atteggiamento persecutorio da parte di chi avrebbe dovuto tutelare l’autonomia dello sport, ho dimostrato in questa Assemblea di preferire la concretezza delle scelte al caos. In conferenza stampa racconterò i retroscena di questa Assemblea elettiva, perchè sia chiaro a tutti come non debba essere gestito, e controllato, lo sport in Italia. Avrei potuto assicurare all’hockey un lungo e doloroso ulteriore commissariamento chiedendo al mio 30% di astenersi al ballottaggio, ma non l’ho fatto: ho preferito essere determinante nell’elezione di quello che è stato, per colpa di altri, il mio peggior nemico, concordando con lui una alleanza politica basata sulle scelte, sul programma, sulle idee per rilanciare il nostro sport. Il mio sostegno a Sergio Mignardi è stato un segnale a tutti quelli che rimestano nel torbido e non sanno vincere se non affidandosi ai veleni e alle carte bollate. Adesso basta. I miei consiglieri federali, i più votati fra gli eletti, lavoreranno a ricucire ulteriormente gli strappi, le lacerazioni e le ferite profonde che questi mesi hanno lasciato, convincendo molti che il modo migliore per togliere di mezzo Di Mauro fosse diffamarlo. Le presunte accuse finiranno, come già accaduto, in una bolla di sapone e qualcuno dovrà pagare per questo, perchè farò rispettare la mia onorabilità in qualunque sede. Oggi mi sento di dire che questi tre mandati sono stati un’esperienza bellissima che porterò per sempre nel cuore, continuando a lavorare, in Sicilia come a livello nazionale, per l’hockey e per lo sport“.
Una legislatura che parte comunque male, dopo la brutta fine (con il commissariamento) dell’altra.