Nella B-Chem dei giovanissimi il più affamato di vittorie è un veterano

In campo si tuffa come un ventenne, attacca con la grinta dell’emergente, ma sfrutta i colpi del campione, la lucidità del senatore e nei momenti del bisogno sa sempre impartire le dritte giuste ai suoi compagni forte della lunghissima esperienza in Serie A. Percorso che l’ha portato a fare incetta di trofei nazionali e internazionali. Lo schiacciatore Cristian Casoli, martello classe ’75 della B-Chem Potenza Picena è reduce dalla sconfitta in quattro set a Sora nella terza gara di Semifinale Playoff di Serie A2. Risultato che condanna il Volley Potentino a inseguire la Globo Banca Popolare del Frusinate avanti due a uno nel computo degli incontri. Il quarto confronto tra i due team si giocherà mercoledì 22 aprile in notturna (ore 20.30) al PalaPrincipi. Potenza Picena cercherà di raddrizzare la serie tra le mura amiche proprio come la settimana scorsa.

«Ce la metteremo tutta – promette Casoli -. Abbiamo già dimostrato che la nostra squadra gioca forte, anche se a un roster infarcito di giovani qualche errore di troppo va perdonato. A volte siamo un po’ ingenui e andiamo in apnea quando ci troviamo sotto di tre o quattro punti, ma non molliamo mai. E’ nella nostra indole». Anche contro una formazione come Sora, costruita al pari di Corigliano, Ortona e Vibo Valentia per il salto di categoria, la B-Chem dei tanti emergenti si sta battendo alla pari. Di per sé già una vittoria visto che si parla di un gruppo allestito con raziocinio per entrare tra le prime otto senza sfigurare. Addirittura la sorprendente provinciale al terzo anno di A2 si ritrova in corsa per accedere alla finale promozione. «Stiamo facendo qualcosa di straordinario grazie a qualità, dedizione e al supporto dei tifosi che pochi giorni fa ci hanno persino coinvolto in una cena – commenta il martello biancazzurro -. Non ci è andata giù la sconfitta con la Globo perché potevamo arrivare al tie-break. Non è facile reggere l’onda d’urto di battitori come Fabroni, Hirsch e Cala. Se poi anche gli arbitri contribuiscono a creare caos si fa ancora più ardua».

Alcune richieste di Video Check risolte con palle contese e altre decisioni contestate da ambo le squadre sono all’origine di polemiche sulla conduzione di gara. Se coach Gianluca Graziosi definisce «inaccettabili certi errori a questi livelli», Casoli rincara la dose e invoca un cambio di strategia da parte della Lega Volley. «Sono a bocca aperta per quello che è accaduto al PalaGlobo – spiega l’ex schiacciatore della nazionale italiana -. A prescindere dal risultato, secondo me certi errori nella valutazione delle fasi di gioco non si dovrebbero vedere ad alti livelli. Perché non affidare ad arbitri di Superlega i playoff di A2?». Emblematico il fischio errato dopo il mani out del martello potentino su Fabroni, giudicato attacco fuori. Determinante il cartellino al tecnico Graziosi che è costato un ulteriore punto nella stessa azione (12-11 per Sora). «Due regali che hanno rimesso in carreggiata gli avversari – continua -. E’ vero che nel corso del match gli sbagli non sono stati a senso unico e noi abbiamo avuto due palloni per vincere il quarto set, ma resta il fatto che mi sento penalizzato. Questi episodi, inoltre, contribuiscono a scaldare gli animi e a creare tensioni. In ogni caso daremo il massimo per tornare a Sora domenica prossima».

Ufficio stampa Volley Potentino
Michele Campagnoli