Dopo Pasqua e Champions League torna il Mondiale della Chiesa

Al Mater Ecclesiae, l’approfondimento di don Albertini su Wojtyla, atleta di Dio

Sabato 18 in campo le otto big. Don Iniesta carica i preti di Spagna contro la Gregoriana

Derby mariano fra Sedes Sapientiae e Redemptoris Mater. Il Match clou è fra i campioni del  Collegio Urbano e il viterbese San Pietro del bomber Salnitro.

Gli statunitensi dei Martyrs sfidano la celeste Mater Ecclesiae.

Sabato 23 maggio la finale all’oratorio San Pietro.

Come per la Champions League, anche per la Clericus Cup è tempo di quarti di finale. Dopo aver festeggiato la Pasqua, sabato 18 aprile, torna il mondiale calcistico pontificio promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Pontificio Consiglio per i Laici e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. Sui campi dell’ Oratorio di San Pietro in via di Santa Maria Mediatrice 24, quattro sfide a eliminazione diretta: North American Martyrs-Mater Ecclesiae, Sedes Sapientiae-Redemptoris Mater, Gregoriana-Collegio Spagnolo, Istituto Teologico San Pietro-Collegio Urbano.

 

Martyrs – Mater Ecclesiae mette in campo tre scudetti clericali. Gli statunitensi – in campo con il lutto al bracci per ricordare le vittime dei cristiani perseguitati in Medio Oriente – vogliono riprendersi la Coppa con il Saturno vinta nel 2012 e nel 2013. La vittoria per i mariani celesti manca invece dal 2008. I NAM rappresentano una vera e propria bestia nera per gli avversari, sconfitti nei tre precedenti decisivi. Martyrs vittoriosi in semifinale nel 2009 e nel 2012, come anche nella finale del 2013, dove segnò Mattingly, lo striker del Missouri ancora nei titolari USA.

Due i precedenti tra Redemptoris Mater e Sedes Sapientiae, con una vittoria per parte. La prima sfida, risalente alla stagione 2007-2008, ha visto prevalere i neocatecumenali gialloblù. Il riscatto per il Sedes è arrivato nel 2011 con la sorprendente vittoria nei quarti di finale contro gli allora campioni. Il Red Mat nel suo palmares vanta il triplete con gli scudetti conquistati nel 2007, 2009 e 2010. Il Sedes Sapientiae è invece ancora a caccia del primo titolo nella Clericus Cup. Entrambe le formazioni mariane sono tra i 5 seminari sempre presenti in tutte le nove edizioni del torneo.

Prima volta nel G8 clericale per la Roja del Collegio Spagnolo, sabato in campo contro la Gregoriana. La Spagna clericale punta al fattore sorpresa e alla “suerte” per fare “fiesta”. A caricare le furie rosse don Juan Iniesta, allenatore giocatore, ancora indeciso se tornare in campo , a causa del fastidio al ginocchio.  Gli amaranto, campioni nel 2011, hanno sposato la filosofia del vicerettore universitario, padre Vincenzo D’Adamo: allegria e divertimento. Uno spirito finora vincente. Chiude i quarti la partita più attesa: Istituto Teologico San Pietro – Collegio Urbano, bronzo e oro nel 2014, sono le squadre più in forma. I viterbesi del capocannoniere Edwin Salnitro (già 11 gol all’attivo) vogliono scucire lo scudetto dalla maglia dei Leoni d’Africa. Una partita che si preannuncia aperta e ricca di emozioni. Come fosse una finale anticipata.

Seminaristi e sacerdoti si preparano quindi a giocare in attacco la partita del Vangelo, come suggerito da Papa Francesco, capitano simbolico di tutte le squadre. Ma a ispirarli sarà anche Giovanni Paolo II, l’ “atleta di Dio”. Questo il tema del seminario formativo che don Alessio Albertini, presidente della Clericus Cup, terrà venerdì 17 aprile, dalle ore 17, presso il Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiae, la casa della Celeste clericale. Dopo il seminario, alle 18:30, la Santa Messa degli sportivi della Clericus Cup.  Una benedizione a poche ore dai quarti di finale.
UFFICIO STAMPA CLERICUS CUP