Persone con disabilità e senza: la storia di Giovanni, uno dei “Compagni di cordata”

Entra nel vivo il progetto Uisp di sport in ambiente montano invernale “Compagni di cordata”: sabato 7 marzo uscita con pernotto per il gruppo di Trento

Entra nel vivo il progetto Uisp “Compagni di cordata” che si svolge in dieci regioni italiane e coinvolge quattro parchi nazionali. Il 7 e 8 marzo sono previste le escursioni dei ragazzi di Trento e quelli di Parma.

Sabato 7 marzo i ragazzi di Trento si incontreranno presso il Rifugio Erterle a 1.426 metri, in località Cinquevalli, Roncegno Terme (Tn), dove si divideranno tra arrampicata, scivolate sulla neve, ciaspole e attività di orientamento con percorso di botanica.

Al centro di questa due giorni l’esperienza e la passione di Giovanni Fedel, trentino, ipovedente: ha perso la vista, ma non l’amore per lo sport e il movimento. Così ha portato avanti una grande passione per la montagna e l’arrampicata sportiva. Un passo alla volta, accompagnato dall’amico Romano Broseghini, ha imparato che non esistono limiti, se non quelli che ognuno si pone, e che il confine tra le diverse abilità non è rigido come troppo spesso si crede: “Ora salgo da primo di cordata, senza facilitazioni: così vivo più emozioni … e io vedo attraverso le emozioni che vivo”.

“L’inizio è stata tutta una novità – racconta Fedel, del suo impatto con la pratica dell’arrampicata – una scoperta giorno per giorno. Più mi metto in gioco, più riesco a decodificare quello che mi passa il mio corpo, e più riesco a vedere: se ho una persona che sale prima di me e mi facilita il compito mi toglie una parte di emozione e quindi anche di visione. La cima per me esiste sia visivamente che emozionalmente. Ci sono momenti in cui pensi ma chi me l’ha fatta fare? Poi li superi e ti accorgi che è stata una bella emozione. A volte non vorresti arrivare in cima, perchè l’emozione è così intensa che vorresti durasse di più”.

Il 7 e 8 marzo si terrà anche l’uscita con pernotto a Prato Spilla (Pr) dei ragazzi di Parma, che potranno scegliere tra varie proposte di attività e parteciperanno anche alla discesa in notturna nella serata di sabato.

Gli sport invernali in ambiente naturale sono utilizzati dal progetto “Compagni di cordata” Uisp per favorire l’inclusione, all’interno dello stesso gruppo, tra persone con e senza disabilità. Il progetto è finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso la legge 383 di promozione sociale. “Si tratta di un’esperienza esemplare per esplorare le potenzialità innovative dello sport e creare relazioni stimolanti – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp Le persone con disabilità non sono spinte a strafare, ma semplicemente a vivere gli sport della neve in maniera naturale e in gruppo, favorendo la conoscenza del proprio corpo, dei propri limiti e scoprendo abilità e potenzialità inesplorate”.