Vittoriosa a dispersione nel campionato regionale e mossa dal sentimento di tornarsi a giocare il tricolore, che due anni fa ammiccò ai colori viola, la corazzata agli ordini di mister Mario Cioni si sta preparando ad un esordio nazionale che, giorno dopo giorno, sa sempre di più di un ritorno nel Calcio che conta, a livello “Primavera”, motivata e spronata dalle parole di un proprio tecnico convinto della forza del collettivo ma anche consapevole delle numerose incognite imponderabili in qualsiasi competizione: “Stiamo procedendo a grandi passi. La prima parte di stagione ha visto un Firenze raggiungere matematicamente l’obbiettivo delle fasi finali ed i  risultati maturati ed acquisiti si sono rivelati migliori di quelli che la piazza si aspettava:  nessuno, compreso io, avrebbe mai potuto pensare di andare ad espugnare Castelfranco per 5-2  e avrei sfidato chiunque a pensare che ci saremmo presentati contro il Perugia rifilandogli tredici reti, tra match di andata e gara di ritorno. Sicuramente vi è stata una crescita individuale e collettiva delle ragazze non indifferente, un  costante e graduale processo di maturazione. A parer mio il secondo posto dell’anno scorso ha motivato il gruppo e, soprattutto, nel corrente campionato, il senso di rivincita si è denotato incontro dopo incontro. Anche tatticamente ho riscontrato un crescendo di prestazioni, con giocatrici che erano partite per disputare un torneo Primavera e che poi si sono rivelate all’altezza della prima squadra e non sono tornate.
Questo è il mio ruolo: far crescere e maturare ragazze per il palcoscenico della A. Sono contento, molto, anche se forse, delle volte, rimango un po’ corto. Comunque tra me e Sauro il connubio è forte e, quando mi trovo numericamente in difficoltà, attuiamo un reciproco scambio di pedine.
L’obbiettivo, da qui fino al termine, sarà entrare nelle prime quattro d’Italia, staccando così un pass anche  per il prestigioso torneo primavera “Trofeo Arco di Trento”, edizione 2016.
Pongo come traguardo le Semi-finali perchè di Scudetto non ne voglio ancora sentire parlare: sono tanti i fattori che influiscono nell’arrivare ad alzare un titolo… Oltre alla bravura ci vuole persino l’annata giusta!”

Ufficio Stampa: Mattia Martini