Accompagnato da un video che racchiude gli episodi più significativi, il tecnico giallorosso stigmatizza l’incoerenza e le sviste dei fischietti che hanno affossato la Vis a Bogliasco: ”Diritto a perdere giocandomela ‘sul campo’, viste cose che fanno male a questo sport”

Niente alibi. Nessuna lamentela di sorta, peraltro mai stata nel suo stile né in quello della Roma Vis Nova. Ma alcune decisioni e certe sviste dei fischietti Alfi e Collantoni in Bogliasco-Roma Vis Nova di Sabato scorso hanno amareggiato fortemente Cristiano Ciocchetti, che ha deciso di indirizzare (e diramare) una lettera aperta all’ intero movimento arbitrale della pallanuoto. Ripercorrendo alcuni episodi chiave del match riassunti anche in questa ricostruzione audiovisiva (http://youtu.be/d0FUgNkU_B0), il tecnico giallorosso esprime il concetto che tutti hanno diritto a perdere “sul campo” senza essere danneggiati da decisioni inappropriate e contraddittorie, pretendendo con forza che ogni direzione di gara risponda ai requisiti di preparazione, attenzione e soprattutto coerenza.

Ecco la sua lettera aperta:

Scrivo questa lettera per il trasporto e la passione che nutro per questo sport, che sogno ancora possa crescere e consacrarsi come meriterebbe. Dopo la partita di Sabato scorso ho volutamente fatto passare qualche giorno affinchè queste righe non venissero interpretate nel modo sbagliato, ma possano invece contribuire al miglioramento ed allo sviluppo di tutto il sistema pallanuotistico nazionale. E’ indispensabile premettere anche che noi come Roma Vis Nova siamo i primi a dover fare “mea culpa” per la posizione di classifica nella quale siamo finiti, per tutta una serie di ragioni indipendenti da ciò che seguirà.

Nel pregarvi di vedere la ricostruzione video che ho chiesto di confezionare appositamente per questa lettera, e per questo farò parlare solo le immagini, la questione è che Sabato per noi era una partita fondamentale per rimanere in corsa nella lotta per non retrocedere, e siamo stati condannati da decisioni arbitrali a dir poco scellerate, di un’ incoerenza mai vista. Non lo accetto. Nel modo più assoluto. Com’è possibile interpretare episodi in questo modo? Com’è possibile non vedere a nostro sfavore gli stessi se non più gravi episodi? Troppo plateali per non indurre a pensare l’impensabile. Sabato ci è stato fatto un torto imperdonabile e pressoché definitivo per la nostra retrocessione, poi la partita forse l’avremmo anche persa, ma per demeriti nostri o per bravura dell’avversario, non perché qualcuno decide l’assurdo. Ho il diritto di giocarmela, ho il diritto di perdere sul campo, ho il diritto di avere arbitri giusti, coerenti, attenti, e preparati.

La Roma Vis Nova in questi anni ha lavorato molto bene sotto tutti i profili, facendo un’enorme sforzo e riuscendo a dare una grande visibilità alla pallanuoto romana (e voi sapete perfettamente quanto è difficile lavorare a Roma), riuscendo ad agguantare una promozione insperata ma meritata con grande spirito di abnegazione. Mi rattrista questo “non rispetto” nei confronti di una Società che lavora sodo, che si sbatte, che spreca tempo, energie e denaro per riuscire a dare alla pallanuoto quel qualcosa in più che la possa far crescere, il “non rispetto” nei confronti di tanti ragazzi che si allenano sodo tutto l’anno rinunciando a parte della loro vita privata.

Chiudo con l’auspicio personale che quello che è successo Sabato NON finisca nel dimenticatoio e, soprattutto per il bene di questo sport, non accada MAI più.

Cristiano Ciocchetti

Ufficio Stampa Roma Vis Nova Pallanuoto