VIVARO – Ecco il tabellino della partita Pordenone-Bari, valida per la diciassettesima giornata di Serie A, finita sul risultato di 1-0:

GRAPHISTUDIO PORDENONE (4-4-2): 1 Ferin; 2 Piazza, 3 Mella, 4 Blasoni, 5 Perin; 6 Schiavo, 7 De Val (70’ 16 Sedonati), 8 Tommasella, 9 Paroni; 10 Lotto, 11 Piai. A disposizione: 12 Nicola, 13 Berardo, 14 Manzon, 15 Dri, 17 Cimarosti. All.: Fabio Toffolo.

PINK BARI (3-5-2): 1 Di Bari; 2 Novellino (63’ 18 Rogazione), 5 Trotta, 6 Spelic; 3 Moore, 4 Anaclerio, 7 Akherraze (78’ 16 Miranda), 8 Vitanza, 10 Ceci (68’ 13 Pinto); 9 Conte, 11 Clelland. A disposizione: 12 Laforgia, 14 De Palo, 15 Paolillo, 17 Dell’Ernia. All.: Isabella Cardone.

GOL: 6’ Lotto (P)

Ammonite: Trotta, Spelic (B), Mella, Schiavo, Paroni (P).

Arbitro: Marco Bozzo di San Donà di Piave, assistito da Cristina Spelgatti di Pordenone e Anna Bearzotti di Cervignano del Friuli.

GRAPHISTUDIO PORDENONE-PINK BARI 1-0, LA CRONACA

. A interrompere i sogni di gloria (e la striscia di tre partite senza sconfitte) ci pensa Lotto al sesto minuto. L’attaccante friulana, lasciata sola sul secondo palo, indirizza alle spalle del portiere Di Bari un calcio d’angolo, nato da un miracolo dello stesso numero 1 ospite su Paroni.

Novanta minuti che non hanno soddisfatto i palati più fili: scarabocchiati, spezzettati, condizionati da un arbitro fin troppo fiscale e da un fondo di gioco ai limiti della praticabilità, inadeguato per un palcoscenico da massima serie.

Il gol incassato prontivia condiziona psicologicamente la Pink, che non riesce a imbastire trame degne di nota, complice la gabbia del Pordenone su Clelland.

Le neroverdi si riaffacciano in avanti al 37’, la bordata di Piai non impensierisce la retroguardia ospite.

Il secondo tempo è la copia carbone della prima frazione: squadre contratte, corte, consapevoli dell’importanza del crocevia salvezza.

De Val prova con tre conclusioni a rimpolpare il vantaggio, Di Bari fa buona guardia.

Conte squilla per la Pink a dieci minuti dalla fine, il suo calcio di punizione è sì preciso ma non altrettanto potente e Ferin blocca.

Nel finale lavoro per le moviole: Conte viene spinta in area, il direttore di gara si scopre improvvisamente permissivo e lascia proseguire.

A Vivaro finisce 1-0, la Pink Bari incassa la sconfitta e si rituffa nel prossimo impegno. Martedì 24 febbraio sarà ancora a campionato, quando a Firenze andrà di scena il recupero della quindicesima giornata, rinviata il 7 febbraio causa neve. Le viola, nel turno odierno, si sono imposte 2-1 sul San Zaccaria tra le mura amiche.

GRAPHISTUDIO PORDENONE-PINK BARI 1-0, LE DICHIARAZIONI

VIVARO – Mister Isabella Cardone interrompe il silenzio stampa, queste le sue dichiarazioni nel post partita di Pordenone-Bari, terminata 1-0.

Cardone: «Avevo detto dopo Como che avrebbero parlato i fatti, credevo nella mia Pink allora, credo ancora di più oggi nelle nostre possibilità di salvezza. Una partita decisa da un episodio, da un errore su cui c’è solo da fare il mea culpa. Abbiamo giocato su un campo che non merita di vedere la massima serie, ma le difficoltà delle società di Serie A nel femminile sono sotto gli occhi di tutti. E oggi c’è stata la conferma, si è costretti a cercare dei campi adeguati e dignitosi, relegandoci sempre al rango di sport minore. Approfitto per fare un plauso ai nostri supporters che sono venuti anche qui, col cuore e con la voce. Volevamo premiarli con i tre punti, sicuramente l’impegno da parte nostra non è venuto meno. A loro un grazie da parte mia, della società e delle ragazze. Commentare l’incontro? È stata la classica giornata dove chi segna prima, vince. Pensavamo di aver diminuito o addirittura colmato i nostri limiti in trasferta, evidentemente dobbiamo ancora lavorare. E pensare che alla fine l’avremmo potuta pure pareggiare, se Vitanza e Trotta non si fossero ostacolate nel momento della conclusione sugli sviluppi di una punizione. Tuttavia avremmo anche potuto perdere con un risultato più rotondo. Dispiace non aver dato una soddisfazione alla società, che continua a metterci nelle condizioni di lavorare al meglio. Questa settimana ci ha permesso di allenarci sul campo in erba naturale, per abituarci alle condizioni odierne. Per fortuna si ritorna subito in campo, anche domani ci alleneremo, l’unica medicina che conosco è lavorare. Abbiamo ancora dieci sfide, non molleremo, questo è sicuro. Per fortuna martedì è già arrivato!».

Ufficio Stampa C. Sottile