Da domenica 22 febbraio sarà possibile tornare a pescare sulle sponde del torrente casentinese

Ogni anno il Corsalone attira centinaia di pescasportivi da Arezzo e dalle provincie limitrofe

Sul Corsalone si apre una nuova stagione di pesca. Da domenica 22 febbraio sarà infatti possibile tornare a pescare sulle sponde di un torrente casentinese che ogni anno richiama centinaia di appassionati dalla provincia di Arezzo e dalle provincie limitrofe. A garantire questa opportunità è l’Arci Pesca Fisa che, come di consueto, si è occupata della manutenzione del fiume e del suo ripopolamento con l’inserimento di un numero consistente di trote-fario che permetterà a tutti i pescasportivi di poter continuare a coltivare nel migliore dei modi la loro passione. La pesca sarà consentita esclusivamente nel tratto di fiume denominato “zona regolamentata” che si estende dalla briglia del Ponte Rosso alla confluenza del torrente Fossatone, in un contesto paesaggistico e naturale tra i più belli dell’intera provincia. «La riapertura del Corsalone rappresenta sempre un momento di grande entusiasmo – afferma Alfredo Rondoni, presidente dell’Arci Pesca Fisa di Arezzo, – perché questo torrente è una delle ricchezze ittiche più pregiate del territorio di Arezzo e attira sempre un gran numero di appassionati. Questo giustifica e stimola il duro lavoro svolto ogni anno dall’Arci Pesca Fisa per la cura e il ripopolamento di questo tratto di fiume nel cuore del Casentino». La pesca sarà aperta a tutti i possessori di una regolare licenza o ai tesserati di una delle associazioni riconosciute, che dovranno poi recarsi al bar 4C in località Corsalone per richiedere gli appositi permessi giornalieri con validità per il mattino o per il pomeriggio. Il regolamento di pesca sarà affisso lungo tutta la zona del torrente o sarà disponibile presso lo stesso bar 4C, con i volontari dell’Arci Pesca Fisa che tuteleranno il rispetto delle norme con un attento e puntuale servizio di vigilanza ittica. «Ci auguriamo la massima collaborazione di tutti i pescasportivi – conclude Rondoni, – per un attento rispetto delle norme e per un corretto rapporto con l’ambiente che permetta di tutelare il fiume e di mantenerlo in buona salute».

Uffici Stampa EGV