Un primo tempo in cui è mancato solo l’acuto del gol. Una ripresa in cui si è sentita la stanchezza e il maggior tasso tecnico di alcune giocatrici della New Tea Ferrara ha permesso alle estensi di uscire vincitrici. A guidare le imolesi dalla panchina ce l’ha messa tutta Davide Mastroiaco in collaborazione con Ademaro Mosconi, dopo l’addio a mister Luigi Tadei. Facciamo due chiacchiere con Mastroiaco.

Il risultato di questa partita è bugiardo? Perché?

“Certo, non meritavamo di perdere per la partita che abbiamo fatto. Abbiamo pagato 10 minuti di sbandamento ed è un peccato davvero perché il pari ci stava”.

Cosa ha funzionato?

“Il nostro più grande difetto è stato sempre l’approccio alla partita. Abbiamo quasi sempre regalato un tempo tranne in un paio di partite. Avevo chiesto alle mie ragazze un approccio diverso cercando di partire subito bene. Ho cercato di trasmettere loro la mia grinta e credo di esserci riuscito. Infatti il primo tempo è stato buono sotto il profilo agonistico poi, certamente, abbiamo fatto molti errori di impostazione concedendo qualche ripartenza. Nel secondo quella grinta l’ho vista dal 20′ fino al termine anche se siamo arrivati alla fine molto stanche viste le tante assenze”.

Cosa invece è andato male?

“Abbiamo sbagliato a non uscire dagli spogliatoi con la stessa grinta con cui abbiamo finito e l’abbiamo pagata cara, forse troppo”.

Su quale aspetto c’è da lavorare maggiormente?

“Sono state due settimane difficili e dovremo lavorare per migliorare e far sì che quei 10 minuti non si ripetano più. Dobbiamo giocare 90 minuti da grande squadra quale siamo e in alcune circostanze lo abbiamo dimostrato e poi lavorare molto per assimilare appieno il nuovo modulo”.

Le tue responsabilità sono aumentate. Come vivi ciò?

“Le responsabilità sono aumentate tanto e non nascondo che la notte prima della gara con il Trevignano l’ho passata in bianco per la tensione ma poi, una volta al campo, ho pensato solo ad aiutare le mie ragazze tranquillizzandole perché la settimana dalla quale venivamo non era stata delle migliori. Poi ho avuto l’aiuto di mister Mosconi che ha dovuto tranquillizzare anche me. Credo che se si vuole fare questo mestiere bisogna anche accettarle le responsabilità e poi aiutano a crescere”.

Aggiungi qualcosa?

“Vorrei ringraziare la società per avermi dato questa opportunità e starà a me, settimana dopo settimana, dimostrare ciò che ho imparato in nove anni a Imola. Poi ringrazio mister Tadei, con il quale avevo uno splendido rapporto, per tutto ciò che mi ha insegnato in questi mesi e gli auguro di trovare al più presto una squadra. Infine grazie alle ragazze per l’impegno profuso in queste due settimane e di avermi ascoltato nonostante la mia poca esperienza come primo allenatore”.

Mirko Melandri (Ufficio Stampa Imolese Femminile Acfd)