BIGLIA VS. DE ROSSI, così simili così diversi

ROMA-LAZIO, IL FACCIA A FACCIA – Il fatidico giorno si avvicina, manca sempre meno alla sfida delle sfide: il derby. Per Lazio e Roma è la partita con la P maiuscola. Il fulcro, il cuore, il punto di arrivo di una rivalità storica conosciuta in tutto il mondo. Ventidue giocatori scenderanno in campo per far valere la propria forza contro quella dell’avversario. Le due squadre si contenderanno la supremazia cittadina. L’emozione e la tensione dovranno rimanere negli spogliatoi se si vorrà avere una possibilità di vittoria. “Vittoria” che verrà decisa, come in una partita a scacchi, a centrocampo. La zona del campo dove le squadre si incontrano e dove fondono il loro gioco, lì dove due sono i giocatori che in questo momento fondono l’essenza del calcio – la difesa, l’avanzamento e l’attacco – nella loro figura: Lucas Biglia e Daniele De Rossi.

I DUE FULCRI L’ago della bilancia peserà sui loro piedi. Biglia e De Rossi saranno chiamati a effettuare una prestazione ad altissimi livelli. La posta in gioco è alta e lo sanno. Con le loro giocate, la loro tecnica e la loro intelligenza possono spostare l’andamento del match da una parte o dall’altra. Chiudere la porta all’avversario che avanza, recuperare palla e iniziare a creare per gli attaccanti che si catapultano verso la porta dei rivali. Il laziale, dopo l’infortunio muscolare, è rientrato finalmente nei ranghi e si è fatto immediatamente trovare pronto. Buonissima partita, nella schiacciante vittoria contro la Sampdoria, e posto da titolare recuperato in tempi record. Il romanista ha collezionato le stesse presenze del suo collega bianco-celeste: 12. Sempre fondamentale per il gioco della Roma, con lui in campo i giallo-rossi non hanno mai perso.
Dall”inizio di questa stagione hanno sempre ricoperto la stessa posizione. Domenica potrebbero avere ruoli diversi. Se per De Rossi le cose non cambieranno, per l’argentino potrebbe essere l’occasione per giocare in coppia con Parolo davanti la difesa. Pioli svelerà le sue decisioni solo pochi minuti prima del fischio d’inizio.

COSÌ SIMILI, COSÌ DIVERSI Esperienza derby? C’è parecchia distanza tra Biglia e De Rossi. L’argentino domenica vivrà la sua prima stracittadina, la prima volta contro la Roma. L’anno scorso un infortunio e una squalifica lo lasciarono lontano dal campo e gli impedirono di giocare. Adesso il momento sembra finalmente arrivato. Cercarà di prendere la sua squadra per mano per portarla ancora più in alto. L’azzurro della Roma è, invece, al suo ventunesimo derby. Le sfide contro la Lazio sono seconde solo a quelle contro l’Inter – ventidue – e gli hanno regalato ben 9 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte. Un tesoretto leggermente a favore dei giallo-rossi.
Simili e diversi, stesso ruolo ma caratteristiche opposte. Il primo, il laziale, più propenso all’attacco, all’avanzamento verso la porta avversaria. Il secondo, il romanista, molto più difensore, nel sangue la carica che lo porta ad assalire l’avversario in possesso del pallone.
Una volta entrati in possesso della sfera i due sembrano quasi equivalersi. Guardano il campo, guardano i loro compagni e ne studiano i movimenti elaborando le possibili soluzioni. I piedi glielo permettono, possono servire chiunque in qualsiasi parte del campo. Questa è la caratteristica su cui i due allenatori puntano tutto. In nessuna delle due squadre mancano altri giocatori con piedi fenomenali, ma loro sono il perno della squadra, il fulcro che regola tutti i movimenti, l’ago della bussola che mostra quale è la direzione giusta da prendere.

A cura di

Francesco D’Andrea