Forse l’invidia degli dei del pallone, per i primi mesi del 2014 troppo dolci. Si sapeva che da ottobre sarebbe stata dura e spesso amara. La prima Serie A non poteva che esserlo. Ma il cuore Pink batte ancora.

 

I numeri non portano rancore, vanno presi in attenta considerazione. Nello stesso tempo bisogna contestualizzarli e calati nella lucida follia del calcio. Come quella che ha attraversato, al diciannovesimo, lo scarpino sinistro della slovena Kaya Jerina, capace di segnare con un pallonetto liftato. Peccato però che il portiere uccellato fosse la sua compagna di squadra Peppa Di Bari, trafitta da un’autorete resa ancora più beffarda dal fatto che la slovena stesse vivendo l’ultima gara in maglia biancorossa, pronta a rientrare in patria nel mercato di riparazione.
Un lampo in un contesto uggioso sia climaticamente sia calcisticamente, di sfondo a una prima frazione con le ventidue in campo strette e pronte a raddoppiare.
Il vantaggio galvanizza le friulane, che sfiorano il raddoppio con Paola Brumana, Rossella Sardu, Alice Parisi ed Elisa Camporese. Quest’ultima al 42’ fa gridare al “quasi gol” con un tiro a giro spalmatosi sul palo. A cavallo dei due tempi la Pink si scrolla di dosso il peso da trasferta: prima Lucia Ceci e poi Giulia Olivieri, pur senza tirare dal cilindro nulla d’incommensurabile, battono un colpo verso Stefania Blancuzzi, che con gli zero gol incassati oggi porta a 359 i minuti consecutivi d’imbattibilità dei propri pali.
A diciannove giri di lancette dall’ultimo fischio finale dell’anno solare, la baby Sofia Del Stabile chiude la pratica incocciando un traversone di Maria Zuliani, fregiandosi della prima segnatura tra le grandi alla seconda presenza.
Il resto del pomeriggio in provincia di Udine serve per alzare la media voto di Peppa Di Bari, ostinata saracinesca non curante del doppio svantaggio.
È 2-0 il punteggio maturato in Friuli. Nonostante i complimenti della dirigenza gialloblù per la compattezza di squadra e la fluidità di manovra mostrate dalle ragazze di Isabella Cardone, al ritorno in campo dopo la sosta natalizia bisognerà riprendere a fare punti, perché i plausi fanno gonfiare il petto e non muovono la classifica. Nel frattempo la società ha già messo due doni sotto l’albero biancorosso. Lana Clelland, attaccante scozzese nel giro della Nazionale, e Laura Libutti, talentuosa centrocampista proveniente dal Pordenone.
Entrambe le pedine stanno già sudando agli ordini dello staff tecnico, pronte per lottare assieme alle loro compagne il 6 gennaio 2015 alle ore 14:30 al Comunale di Bitetto, opposte alla Res Roma. Sarà il terzo turno (a turno secco) di Coppa Italia, con un unico imperativo: vincere. Perché il 2015 sia roseo, perché il 2015 sia Pink.

 

TAVAGNACCO – Ecco il tabellino della partita Tavagnacco-Bari, valida per la decima giornata di Serie A, finita sul risultato di 2-0:

UPC GRAPHISTUDIO TAVAGNACCO (3-4-3): 1 Blancuzzi; 3 Pochero, 5 Martinelli, 2 Bissoli; 6 Sardu (82′ 16 Blarzino), 4 Tuttino, 8 Parisi, 11 Camporese; 7 Brumana (73′ 15 Cecotti), 10 Zuliani, 9 Mantoani (62′ 18 Del Stabile). A disposizione: 12 Copetti, 13 Nobile, 14 Frizza, 17 Veritti. All.: Sara Di Filippo.

PINK BARI (3-4-3): 1 Di Bari; 2 De Palo, 3 Novellino, 6 Spelic; 4 Anaclerio, 7 Pinto (73′ 17 Paolillo), 8 Akherraze, 5 Jerina (45′ 15 Dell’Ernia); 9 Olivieri, 10 Ceci, 11 Rogazione. A disposizione: 12 Laforgia, 13 Trotta, 14 Cangiano, 16 Maffei. All.: Isabella Cardone.

GOL: 19′ aut. Jerina (T), 71′ Del Stabile (T).

Ammonite: Spelic (B), De Palo (B), Akherraze (B), Dell’Ernia (B).
Arbitro: Giulio Bonaldo di Conegliano, assistito da Anna Bearzotti di Cervignano del Friuli e Stefano Melchiorre di Gorizia.

UPC GRAPHISTUDIO TAVAGNACCO-PINK BARI 2-0, LE DICHIARAZIONI

TAVAGNACCO – Queste le dichiarazioni rilasciate dalla mister Isabella Cardone e dall’attaccante Giulia Olivieri nel post partita di Tavagnacco-Bari, terminata 2-0 per le padrone di casa con reti di Jerina (aut.) e Del Stabile.

Cardone: «Un buon primo tempo, macchiato da un autogol assurdo. Sapevamo che Kaya Jerina fosse al passo d’addio con noi, l’ho voluta comunque schierare perché speravo che volesse lasciare un segno. L’ha fatto in negativo. Quando rivedrò il video della partita so già che mi arrabbierò, non si può compiere un infortunio così grossolano senza essere pressata da alcuna avversaria e con la difesa schierata. Abbiamo vissuto un inizio incoraggiante, senza fare cose trascendentali eravamo in partita. Loro avevano un possesso palla non in grado di impensierirci. Andate in svantaggio, su un campo pesante che non favoriva le ripartenze, al cospetto di sei giocatrici delle varie nazionali italiane, è diventato tutto difficilissimo. L’uno a zero è arrivato per una casualità, non avevamo mai corso rischi. Nella ripresa più o meno lo stesso copione, solo nel finale le friulane hanno sfondato e Peppa Di Bari si è confermata un portiere di sicuro affidamento. Lei è una delle note positive su cui costruire un 2015 che dovrà per forza vederci protagoniste. Arrivare nelle prime dieci sarebbe un’impresa, none invece rappresenterebbe un autentico miracolo! Abbiamo colmato il gap innegabile che ci attanagliava nelle uscite iniziali. Tranne le primissime della classe, non dobbiamo temere nessun avversario. Certo, ci manca nei momenti topici la ferocia agonistica. Dobbiamo essere più propositive.  La sosta serve per resettare, capire gli errori e ripartire verso una salvezza che meriterebbe tutto l’ambiente. La società è da applaudire, non è facile fare calcio al sud, nonostante ciò sta operando al massimo. Il mercato? I due nuovi innesti ci daranno una mano, perché hanno caratteristiche che mancavano nella rosa. Laura Libutti la conoscete già, non si gioca nel Lione per caso. Imparerete ad apprezzare Lana Clelland, un elemento di spessore in grado di giocare di fisico e di tecnica. Sentirete parlare di questa scozzese».
Olivieri: «Ci tenevamo a chiudere l’anno con una vittoria, per ringraziare tutto lo staff e la Presidentessa per il lavoro che svolgono per noi, facendoci sentire calciatrici di Serie A. Purtroppo ci ha detto male pure questa volta. L’ennesima autorete ha condizionato l’andamento della partita, è difficile recuperare su questi campi quando si è sotto di una rete, subita poi in quel modo! Nonostante la sconfitta, ce l’abbiamo messa tutta. A parte la parentesi Orobica, giornata dopo giornata stiamo acquisendo più esperienza e stiamo crescendo come gruppo. Scendiamo in campo consapevoli che ce la possiamo giocare con tutte, purtroppo non ci possiamo permettere cali di concentrazione, un minimo errore in questa serie lo paghiamo. Dobbiamo lavorare tanto in questo periodo di stop per raggiungere il nostro obiettivo. Noi ci crediamo. Sterilità offensiva fuori casa? La nostra è una squadra operaia, noi attaccanti dobbiamo fare pure il lavoro sporco e aiutare le compagne, i primi difensori siamo noi. Ovviamente pesa non fare goal, vivo per quello. Se come pacchetto offensivo mettiamo i centrocampisti in condizioni di poter segnare va bene lo stesso, l’importante è portare a casa più punti possibili. Cercheremo di dare un contributo in più nel nuovo anno».