BITETTO – Ecco il tabellino della partita Bari – Verona, valida per la nona giornata di Serie A, finita sul risultato di 1-3:

PINK BARI (3-4-3): 1 Di Bari; 2 De Palo, 3 Novellino, 5 Trotta (76’ 13 Dell’Ernia); 6 Jerina, 4 Anaclerio, 7 Pinto (69’ 17 Paolillo), 8 Akherraze; 9 Olivieri, 10 Ceci (81’ 15 Maffei), 11 Rogazione. A disposizione: 12 Laforgia, 14 Cangiano, 16 Decaro. All: Isabella Cardone.

A.S.D. AGSM VERONA FCG (4-3-3): 1 Ohrstrom (73’ 12 Toniolo); 2 Marconi (54’ 14 Gelmetti), 3 Ledri, 4 Carissimi, 5 Salvai; 6 Di Criscio, 7 Bonetti, 8 Gabbiadini; 9 Panico, 10 Fuselli (69’ Fuselli), 11 Sipos. A disposizione: 15 Baldo. All: Renato Longega.

GOL: 19′ Panico (V), 48′ Panico (V), 65′ Gelmetti (V), 91′ Anaclerio (B).

Arbitro: Antonio Monda di Napoli, assistito da Claudio Scoppio di Molfetta e Francesco Fallacara di Molfetta.

PINK BARI – A.S.D. AGSM VERONA FCG 1-3

LA CRONACA

La Pink Bari, proprio contro la città del pandoro, sfodera una prestazione che permetterà a mister Cardone di mangiare parecchi panettoni.

Concentrata, spavalda, concreta, per nulla intimorita al cospetto di un Verona costruito per il Tricolore, tanto da indurre Renato Longega, allenatore delle venete, a dichiarare: «Il Bari ha messo grinta e carattere, mi ha sorpreso lo spirito delle avversarie, sono rimasto positivamente colpito. La nostra esibizione limitata è figlia della prova di spessore delle pugliesi. C’è stata partita fino alla fine e da ciò che si è visto il Bari non merita l’attuale posizione di classifica. La salvezza diretta è difficile, potrà invece agguantare i playout, arrivare a giocarsela nel turno secco è ampiamente alla portata».

Il tabellino dice 1-3, ma non racconta tutta la verità. 1-3 il 13 dicembre: nel giorno in cui si festeggia Santa Lucia, protettrice della vista, le biancorosse sono da stropicciarsi gli occhi.

Dopo venti minuti giocati colpo su colpo, contraddistinti da un contatto sospetto nell’area scaligera ai danni di Saida Akherraze, proprio la francese perde una palla sulla mediana sinistra, la ripartenza di Lilla Sipos è ficcante, palla arretrata per il chirurgico piatto destro di Patrizia Panico sopraggiunta a rimorchio.

Le ragazze di casa non si disuniscono, anzi continuano a giocare senza timore reverenziale e sfiorano l’immediato pareggio con Giulia Olivieri, abile nel rubare la palla a Federica Di Criscio e a involarsi verso Stephanie Ohrstrom: il tiro dell’attaccante campana, scagliato un passo fuori dall’area di rigore, solletica la traversa gialloblù.

La prima frazione scivola sullo sterile fraseggio di Gabbiadini e compagne, mai concretizzatosi in minacce ai guantoni di Peppa Di Bari.

Neanche il tempo di posizionarsi per il secondo tempo e il capitano della Nazionale vidima la doppietta personale, con un tocco sotto di cashmere che scalda trasversalmente gli spettatori presenti.

La terza segnatura ospite dà la dimensione del calcio giocato ai piani alti della categoria: al culmine di una fitta rete di passaggi, Silvia Fuselli confeziona un cross dolcissimo dalla destra, Martina Gelmetti ringrazia per il cioccolatino e mette dentro di testa anticipando in blocco il reparto difensivo.

Le baresi però nonostante il match sia ormai virtualmente chiuso, non mollano e continuano il loro pomeriggio all’insegna della spiccata credibilità di gioco.

Scampato il pericolo per una rovesciata dell’onnipresente Patrizia Panico, stampatasi sul palo all’ottantasettesimo, trovano il punto della bandiera, meritato e meraviglioso.

Carmela Anaclerio, abbonatasi ai gol da enciclopedia a colori del calcio, dai 18 metri recapita un missile terraaria mancino nel sette alla sinistra della subentrata Ilaria Toniolo, un gol da cerimonia che suggella un pomeriggio addobbato a festa.

Con questi applausi al termine dei novanta minuti, si chiude il 2014 interno della Pink Bari. L’Antonucci riaprirà il 10 gennaio 2015, quando farà visita il San Zaccaria. Ma l’anno solare prevede ancora una sfida esterna, che avrà luogo sabato 20 dicembre alle 14:30 contro il Graphistudio Tavagnacco, reduce dal blitz per 0-2 in casa del Pordenone.

PINK BARI – A.S.D. AGSM VERONA FCG 1-3, LE DICHIARAZIONI

BITETTO – Queste le dichiarazioni rilasciate dalla mister Isabella Cardone e dal difensore Gaia Dell’Ernia nel post partita di Bari – Verona, terminata 1-3 per le ospiti con doppietta di Panico e reti di Gelmetti e Anaclerio.

Cardone: «Questa è la mia Pink, oggi posso dire che è da Serie A. Ho ritrovato la squadra che aveva voglia di giocare. Sapevamo che avremmo dovuto fare la partita perfetta. Nel primo tempo abbiamo commesso solo un errore. Sono contenta, soddisfatta, bisognava onorare la maglia. Giocare contro queste giocatrici è il sogno di ognuna di noi. Venivamo da una brutta sconfitta figlia di una Pink irriconoscibile. Se avessimo messo un decimo di quest’atteggiamento in campo contro l’Orobica, sette giorni fa il risultato sarebbe stato diverso. Nonostante le oggettive difficoltà fisiche, tutte in settimana hanno lavorato per essere della gara. Non solo per giocarla, ma con la motivazione di fare bene. L’importante è conservare determinati stimoli. I ritmi dei primi venti minuti erano difficili da mantenere alla distanza. La forza del Verona è giocare 90 minuti intensi, facendo pagare la prima sbavatura avversaria. Sono tranquilla quando noto progressi e voglia di migliorarsi. Abbandoniamo il 2014 casalingo sperando di dare tante soddisfazioni ai tifosi nel nuovo anno. La difesa a tre? Già sperimentata a Sassari, credo sia appropriata per la crescita della squadra, che vede in quest’atteggiamento tattico il modo giusto per affrontare le corazzate. Infine ringrazio Patrizia Panico e il Verona tutto per la disponibilità. Per far crescere il movimento bisogna essere umili, loro l’hanno fatto».

Dell’Ernia: «È sempre molto emozionante districarsi contro grossi calibri, ti metti a confronto con loro, da difensore centrale ho marcato sia Panico sia Gabbiadini. Sono difficili da tenere. Nessuna paura, basta fare ciò che si sa, se sei stata mandata in campo in un contesto del genere vuol dire che sei all’altezza. In campo devi entrare con la convinzione di giocartela, senza pensare a chi hai davanti. La Pink può puntare pure oltre i playout se mette sempre un cuore così, che invece contro l’Orobica è mancato. È stata questa la nostra marcia in più. Ora così anche contro il Tavagnacco, io darò il massimo negli allenamenti per arrivare a meritarmi una nuova convocazione. Una sola ’99 in distinta? La regola è brutta, prendiamola come esperienza».

Ufficio Stampa

Claudio SOTTILE

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