L’intervista della settimana
Questa settimana vi presentiamo il terzino mancino dell’Ambra, Dalibor Djordjevic, globetrotter della pallamano ma innamorato dell’Italia…

Dalibor come ti trovi a Poggio a Caiano?
Sto benissimo. L’ambiente è tranquillo. Mi trovo bene coi compagni e coi dirigenti. Mi sento come in una grande famiglia

Hai giocato in molte squadre sia in Italia che all’estero. Ripercorriamo questi anni da globetrotter della pallamano.
Ho giocato un po’ da tutte le parti. Ho girato l’Italia da Nord a Sud. In tutto 14 squadre, 8 solo nel vostro paese. Qualche anno fa il livello della pallamano italiana era più alto. Adesso si avverte la crisi. Una volta c’erano solo otto squadre in Elite, adesso sono 27. Mi sembrano un po’ troppe; è chiaro che poi il livello medio si abbassa. Basti pensare al Carpi che in Italia è una corrazzata ed in Europa ha perso di 12 reti da una formazione estone. Riguardo gli altri campionati in cui ho giocato, in Austria questo sport è più seguito ma non mi piaceva l’ambiente. Le persone erano fredde. A me piace molto di più la gente che vive qui. Sono innamorato del vostro paese.

Qual è stata la sua più grossa soddisfazione sportiva in questi anni?

Le più grosse soddisfazioni le ho avute a Rubiera dove ho vinto l’Handball trophy e a Bressanone dove ho raggiunto la finale scudetto contro Conversano. Purtroppo poi abbiamo perso e devo dire che vedere gli avversari alzare la coppa fa rimanere molto male. In Grecia invece sono stato capocannoniere del campionato

Facciamo adesso il punto sulla stagione in corso
Voglio sempre cercare di dare il massimo, ma questo è un momento difficile per la squadra, visto che ben tre giocatori, Faggi, Dei e Carmignani sono infortunati. Anch’io ho ancora qualche problema muscolare, ma spero sabato di poter giocare. Cercheremo comunque di fare il possibile nelle prossime partite ed in particolare nella partita chiave ad Imola

Quali sono, a questo punto, gli obiettivi stagionali?
Il primo obiettivo è centrare la Final Eight di Coppa Italia. Il secondo, più difficile, sarà di raggiungere i play-off

La scheda
Dalibor Djordjevic: serbo, terzino mancino nato il 13 marzo 1979, altezza 193 cm per 93 kg di peso, arriva dalla Lazio dove ha giocato l’ultimo campionato di A. In precedenza Djordjevic ha militato nel club della sua città natale, Rk Vranje e nel prestigioso Jugopetrol di Zeleznicar (oltre che nel Bsk Heba e nel Rudar Kostolac) prima di approdare in Italia dove ha giocato nel Città Sant’Angelo, Sassari e Bressanone. Dopo una parentesi di un anno in Austria, con il West Vien, il ritorno in Serie A Elite nel 2007 per giocare due stagioni con il Gammadue Secchia Rubiera, dove ha sfiorato la finalissima scudetto, salvo poi trasferirsi in Grecia per una stagione con il club di prima lega Diomidis Argos. Tornato di nuovo in Italia, ha militato nella stagione 2011/12 nel Teramo in quella 2012/13 nel Fondi e in quella 2013/14 nella Lazio.

Ufficio Stampa Ambra Pallamano
Filippo Mazzoni