A Novate Milanese la presentazione del Campionato PNI Libertas 2014/15 con interessanti interventi di marketing e tecnica
Non solo una presentazione per scaldare i motori, ma un incontro di discussione e proposte per far progredire la pallanuoto. Ieri all’Hotel Domina Inn di Novate Milanese è stato presentato il Campionato PallaNuotoItalia Libertas 2014/15 alla presenza dei rappresentanti delle squadre iscritte e di ospiti di spessore quali gli allenatori Alessandro Bovo (AN Brescia), Alessandro Cavallini (RN Sori), Rudy Cattino (Varese Olona Nuoto) e i manager Dario Gennaro (DG Sport Advisor) e Matteo Melzi (Sport Management).
Il presidente regionale dell’ente sportivo Libertas, Alessandro De Tursi, ha cominciato il pomeriggio riassumendo i traguardi di PallaNuotoItalia che in soli tre anni ha visto raddoppiare il numero di squadre
(passate dalle 56 del 2012/13 alle 101 di questa stagione) e di partite (da 242 a 495), con un coinvolgimento sempre maggiore di società, anche neofite della pallanuoto, e di atleti, dagli Under 12 ai Master.
Il campionato inizierà l’11 gennaio per il girone Lombardia, l’1 febbraio per il girone Triveneto: da segnalare new entry provenienti anche dal Piemonte (Insubrika Nuoto), dal Friuli (PN Cividale), dall’Emilia (PN Cesena).

PallaNuotoItalia dunque piace come modello e non solo agli amanti di questo sport, ma anche ai manager. Dopo infatti aver premiato con le calottine tricolori le squadre vincitrici dello scorso anno e consegnato le targhe di Scuola PallaNuotoItalia alle società più virtuose (Team Lombardia Rho, Sg Sport Arese, Viribus Unitis), la presentazione ha visto il contributo di Matteo Melzi della Sport Management, società leader nella gestione delle piscine che annovera nel campionato PNI ben 11 suoi vivai. Melzi con cifre e percentuali ha mostrato l’utile che la Sport Management ricava riservando corsie e ore acqua ai piccoli e grandi atleti di PallaNuotoItalia. Dario Gennaro, della società di marketing sportivo DG Sport Advisor, ha avanzato la tesi che emulando il calcio solo e soltanto nell’attenzione riservata al marketing e alla comunicazione anche una società di pallanuoto potrebbe creare un circolo virtuoso tra fidelizzazione, ricavi e risultati.

PallaNuotoItalia nel suo piccolo (anche se quasi 1800 tesserati in sole due-tre regioni è un dato che impressiona) ha già creato il suo circolo ed essere oggetto di una tesi universitaria significa essere un fenomeno da studiare: ieri infatti è stata anche l’occasione per presentare il project work di Tiziano Peruzzi, studente del Master in Sport Management, Marketing and Society dell’Università Bicocca di Milano, che ha portato all’attenzione dei suoi professori lo sviluppo che la pallanuoto amatoriale di PallaNuotoItalia può portare all’intero movimento, allargando la base e preparandola al grande salto nel federale.

È seguita poi una parte più tecnica dove allenatori esperti quali Bovo, Cavallini e Cattino hanno espresso qualche perplessità sui passi che la pallanuoto nazionale e mondiale sta muovendo alla ricerca di maggiori numeri e movimento. La riduzione del campo a 25 metri e dei giocatori da 7 a 6, potrebbe velocizzare l’azione e favorire la diffusione nei paesi meno sviluppati, ma certamente non diminuirebbe il gap che c’è tra pallanuoto e sport ben più popolari. Tutti concordi nella necessità di investire in strutture, ma anche nella capacità della pallanuoto di coinvolgere, divertire e premiare, così come fa PallaNuotoItalia regalando alle società i palloni tricolori e le mai viste calottine C per i capitani, nonché facendo recuperare agli impianti che ospitano le partite i costi di iscrizione e tesseramento. Un altro cambiamento apportato in questa stagione da PallaNuotoItalia è stata la riduzione della contesa a centro campo nel solo primo tempo di gioco, lasciando in alternanza il possesso palla nei successi quarti: una soluzione che ha fatto storcere il naso a molti ma che, come per il pallone tricolore, potrà forse essere un giorno imitata e accettata.

Alessandro Bovo ha chiuso il suo intervento dicendo che la pallanuoto è la sua passione, la sua vita.

PallaNuotoItalia vuole fare in modo che sempre più bambini e persone possano fare loro questa passione e coltivarla in modo e spazi adeguati. Un’altra stagione è alle porte.

Ufficio Stampa PNI