La capacità di tenere a lungo testa ad una squadra indubbiamente forte, le confortanti conferme su alcuni fondamentali aspetti tecnici, la buona prova di Lorenza Lupidi chiamata a garantire qualità in attacco nel momento del bisogno. Se non fosse per quel nulla di fatto in classifica, la domenica della Lardini finirebbe archiviata con il segno più. Ma con la voce “punti conquistati” bisogna pur fare i conti, perché “quelli danno entusiasmo e se non li fai è penalizzante”, per dirla con le parole di coach Luca Paniconi. Resta tuttavia difficile non sottolineare la prova complessivamente positiva di una Lardini che a Monza ha lasciato precauzionalmente in panchina Greta Cavestro per il riacutizzarsi di una vecchia infiammazione al ginocchio: niente di allarmante, tanto che alla ripresa degli allenamenti di martedì tornerà gradualmente a lavorare con le compagne.

Ma tra l’avere e il non avere l’opposta padovana fa una bella differenza. Bene ha fatto la Lupidi, al di là degli 11 punti a referto. “Sono contento della gara di Lorenza – ammette il tecnico della Lardini – che ha giocato con grande attenzione e si è gestita bene in ogni momento della partita. La sua presenza ci garantisce una soluzione tattica in più”. Quella con un ricettore in meno, situazione che ha indubbiamente funzionato al PalaIper. Così come tra le note positive è finita la prova di qualità al servizio e, soprattutto, la risposta immediata dopo la gara sottotono con Vicenza. “Ci sono tanti aspetti che mi fanno stare tranquillo. E’ chiaro che dobbiamo continuare a lavorare sulle cose che già stiamo facendo bene e migliorare su quegli aspetti tecnici e mentali che ci sfavoriscono in partita, come mantenere alta l’intensità in intervalli più lunghi. A Monza ci è mancata un po’ di qualità in alcuni momenti e siamo stati un po’ troppo penalizzati dal loro muro. Nelle difficoltà è però arrivata una risposta importante da parte di tutta la squadra e per come abbiamo giocato potevamo portare a casa almeno un punto che ci avrebbe dato un’ulteriore spinta emotiva”. Perché poi la classifica in questo momento è davvero inutile guardarla. “Abbiamo giocato una partita in meno rispetto a tante altre squadre. Non è lì che dobbiamo concentrarci, ma continuare a fare prestazioni positive”. Come quella di Monza, appunto. Applaudita anche dal gruppo di tifosi che con i loro cori hanno accompagnato la Lardini dal primo all’ultimo punto. “Ho ricevuto apprezzamenti anche da parte di addetti ai lavori di Monza – racconta Paniconi –, vedere un gruppo di ragazzi che seguono in maniera così coinvolgente la squadra non è comune per la pallavolo. E’ per questo che a fine partita aumenta il rammarico di non aver portato a casa un risultato positivo. Mi sento particolarmente in debito nei loro confronti e penso di interpretare anche il pensiero di tutte le atlete. Ci rimbocchiamo ancor più le maniche per provare, se possibile, a lavorare ancora più forte”.

Ufficio Stampa