RENATO PARATORE, ANDREA PAVAN E ALESSANDRO TADINI

PROMOSSI NELL’EUROPEAN TOUR DOVE NEL PROSSIMO ANNO VI SARANNO SETTE ITALIANI

Renato Paratore. terzo con 412 colpi (67 70 66 69 67 73, -16), Andrea Pavan, 18° con 420 ( 69 67 70 71 69 74, -8) e Alessandro Tadini, 25° con 421 (72 67 69 71 74 68, -7), hanno superato brillantemente il Final Qualifying Stage, al PGA Catalunya Resort di Girona in Spagna, conquistando una ‘carta’ per l’European Tour 2015, dove nel prossimo anno vi saranno sette azzurri. Infatti il terzetto si unità ai fratelli Francesco ed Edoardo Molinari, a Matteo Manassero e a Marco Crespi.

Al torneo, svoltosi sulla distanza di 108 buche, hanno preso parte 156 giocatori provenienti da 28 nazioni che sulle prime 72 si sono alternati sui due tracciati dello Stadium Course (par 72) e del Tour Course (par 70), poi il taglio ne ha lasciati in corsa 78 per la conclusione sullo Stadium Course. Sono stati promossi nel circuito maggiore i primi 25 in graduatoria e i pari merito al 25° posto (in totale 27) con la categoria 15, mentre gli altri potranno disputare il Challenge Tour. In questo gruppo è terminato Matteo Delpodio, 62° con 428 (68 68 71 71 75 75, par), che comunque era già nel secondo tour continentale con una categoria migliore, grazie al buon piazzamento nell’ordine di merito 2014 (32°).

A Girona si è imposto il finlandese Mikko Korhonen con 408 colpi (72 65 65 71 68 67, -20 ) davanti al 45enne argentino Ricardo Gonzalez (410 – 68 68 65 72 70 67, -18), costretto a tornare alla Qualifying School dopo un’annata difficile, ma nel cui curriculum figurano quattro titoli in una lunga carriera. Entrambi hanno superato nel giro finale Paratore, leader dopo cinque turni, più giovane concorrente in gara (17 anni e 336 giorni) e uno dei pochi ad essere passato direttamente dallo status di dilettante all’European Tour, impresa che era riuscita anche a Francesco Molinari (2004).

Al quarto posto con 413 (-15) l’inglese Matt Ford, al quinto con 415 (-13) gli spagnoli Eduardo De La Riva e Adrian Otaegui e l’inglese John Parry, all’ottavo con 416 (-12) ancora un inglese, Richard McEvoy, e al nono con 417 (-11) lo svedese Rikard Karlberg. Tra i promossi anche l’indiano Anirban Lahiri (16° con 419, -9), giocatore dell’Asian Tour e nell’occasione il più in alto nel World Ranking (74°). Ha mancato l’obiettivo lo statunitense John Hahn, 50° con 426 (-2), malgrado uno eccellente 58 (-12, con dodici birdie) nel quarto giro sul Tour Course. E’ stato messo fuori gioco da un 78 (+6, SC) nel quinto.

Korhonen ha superato il giro di boa con un quattro sotto par grazie a due birdie e a un eagle, poi non ha abbassato la guardia e con due birdie, a fronte di un bogey, ha ottenuto la prima piazza con un 67 (-5).

Paratore ha tenuto bene per 13 buche, con due birdie, poi ha avuto una flessione con tre bogey nel finale (73, +1). Il romano, tesserato per il Parco di Roma G&CC, ha compiuto così l’ultima impresa in un anno straordinario con il fiore all’occhiello della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici Giovanili: “Una cosa pazzesca – ha detto – sia per il tipo di torneo che per il risultato. Sono stanco, ma felicissimo. E’ stata veramente dura, però la ‘carta’ penso di essermela merita con un’ottima prestazione. Non lo nascondo, ho puntato a vincere, ma nelle ultime buche il gioco non è stato più fluido. No, non mi sono rilassato perché ormai l’obiettivo era raggiunto, ho solo avuto qualche incomprensione con il putter. Mi ha fatto piacere aver effettuato il turno insieme a Ricardo Gonzalez: ci tenevo a fare un giro con lui. E’ un gran giocatore, molto disponibile, abbiamo parlato parecchio e mi ha detto tante cose che mi torneranno sicuramente utili. Nel corso del torneo non ho mai avuto timore di non farcela. Ho giocato con una certa serenità, perché dopo aver superato lo Stage 2 avevo la certezza di poter almeno partecipare al Challenge Tour. Quanto al rendimento, in entrambe le gare, devo molto al mio maestro Alessandro Bandini, che mi ha seguito. Abbiamo lavorato tanto, tutti i giorni per analizzare ogni minimo dettaglio e per non lasciare nulla al caso”.

Pavan, settimo all’avvio, si è complicato la vita con due bogey in cinque buche, ma con pazienza ha rimediato con due birdie sulle successive sette. A quel punto, però, due bogey di fila lo hanno posto sul filo del rasoio, tuttavia ha saputo reggere la comprensibile pesante tensione e con quattro par è tornato nel circuito maggiore, dove era già lo scorso anno in cui non ha avuto molta fortuna.

Tadini, 44° e a tre colpi dalla zona qualifica dopo cinque giri, aveva bisogno di un’ottima prestazione e non l’ha mancata. Ha guadagnato quattro colpi con un eagle e due birdie in sequenza, poi si è messo in sicurezza con un altro birdie, ma sull’ultima buca (la nove del percorso avendo iniziato dalla 10ª) un bogey gli ha fatto vivere con trepidazione dentro la club house la conclusione del torneo, perché a quel punto dipendeva dai risultati degli altri. Alla fine però il 68 (-4) è stato sufficiente, sia pure di misura.

Massimo Scarpa, direttore tecnico della squadra nazionale professionisti che ha seguito gli azzurri a Girona, ha commentato: “Tre promossi su cinque italiani in campo è sicuramente un bel risultato. Paratore ha compiuto un’impresa incredibile. Ha un potenziale altissimo e i suoi numeri sono eloquenti: è sceso di sedici colpi sotto par allo Stage 2 e di altrettanti in questa finale. Sapevo che era forte, ma non pensavo che lo fosse così. Pavan ha dimostrato grande carattere in un ultimo giro difficile, in cui ha dovuto far ricorso soprattutto al cuore. E’ tornato subito nell’European Tour, il circuito che gli compete per qualità. Tadini non aveva un compito facile, perché sapeva che doveva cercare un risultato ben sotto il par. Una situazione difficile da gestire in un torneo normale, figuriamoci nel turno finale della Qualifying School. Ce l’ha fatta, dimostrando che ha ancora tanto da dare al golf”.

E’ uscito al taglio Niccolò Quintarelli, 120° con 290 (79 66 76 69, +6), e non ha potuto prendere parte all’evento Nicolò Ravano, promosso dallo Stage 2, costretto a rinunciare per un problema muscolare alla schiena. Entrambi, comunque, potranno partecipare al Challenge Tour 2015, poiché già avevano avuta confermata la carta, come Delpodio, attraverso l’ordine di merito 2014.

EUROPEAN TOUR: A DUBAI EDOARDO MOLINARI SETTIMO, IN VETTA RORY McILROY E SHANE LOWRY – Il nordirlandese Rory McIlroy ha fugato subito i dubbi sulla sua condizione di forma, dopo lo stop forzato, e ha preso il comando con 66 (-6) colpi, alla pari con l’irlandese Shane Lowry, nel DP World Tour Championship, in svolgimento sul percorso del Jumeirah Golf Estates (par 72) con la partecipazione dei primi 60 giocatori dell’ordine di merito. E’ la quarta e ultima gara delle ricchissime Final Series che concludono l’European Tour con un montepremi complessivo di 30,5 milioni di euro: a Dubai sono in palio gli ultimi otto ai quali se ne aggiungeranno altri cinque da dividere tra i primi 15 della money list.

Ha tenuto un bel ritmo Edoardo Molinari, settimo con 69 (-3), mentre hanno terminato sopra par Francesco Molinari, 40° con 73 (+1), e Matteo Manassero, 50° con 75 (+3).

La coppia di testa precede di un colpo lo scozzese Richie Ramsay e il danese Thorbjorn Olesen (67, -5), e di due l’argentino Emiliano Grillo e lo svedese Henrik Stenson (68, -4), secondo nella money list alle spalle dell’imprendibile McIlroy, già sicuro del successo dopo essersi imposto nell’ordine di merito del PGA Tour e che finirà la stagione in vetta anche al World Ranking, completando una straordinaria tripletta già riuscita all’inglese Luke Donald nel 2011.

Oltre a Edoardo Molinari, sono in settima posizione il sudafricano Louis Oosthuizen e gli inglesi Ross Fisher, Tommy Fleetwood e Danny Willett, è in 12ª con 70 (-2) l’inglese Lee Westwood e si trovano in 18ª con 71 (-1) il francese Victor Dubuisson, l’iberico Miguel Angel Jimenez e l’inglese Justin Rose.

Hanno già un discreto ritardo il gallese Jamie Donaldson, il nordirlandese Graeme McDowell, il tedesco Martin Kaymer e il thailandese Thongchai Jaidee, 30.i con 72 (par), e lo spagnolo Sergio Garcia, 40° come Francesco Molinari. Sono in bassa classifica l’inglese Ian Poulter e il sudafricano Ernie Els, 50.i insieme a Manassero, il tedesco Marcel Siem e Luke Donald, 55.i con 76 (+4).

McIlroy ha iniziato con una coppia di birdie, poi dopo una buca in par ne ha messi a segno altri due di fila con una terza coppia (15ª e 16ª) nel rientro. Un birdie in più per Lowry, di cui quattro nelle ultime sei buche, ma con un bogey. Edoardo Molinari ha infilato due birdie in dieci buche, poi dopo un bogey alla 12ª ha completato lo score con altri due birdie (14ª e 15ª). Buon avvio con un birdie per Francesco Molinari il quale non è riuscito a mantenere il vantaggio sul campo sulle prime nove buche causa due bogey. E’ tornato in par con un birdie alla 12ª e ha perso un colpo in extremis. Strada in salita per Manassero gravato di tre bogey in dieci buche. Il tentativo di reazione ha fruttato due birdie però annullati da due bogey.

Il torneo su Sky – Il DP World Tour Championship viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione dalla TV satellitare Sky con i seguenti orari: venerdì 21 novembre, dalle ore 9 alle ore 14 (Sky Sport 2 HD); sabato 22, dalle ore 9 alle ore 14 (Sky Sport 3 HD); domenica 23, dalle ore 8,30 alle ore 13,30 (Sky Sport 2 HD): Repliche: venerdì 21 novembre, alle ore 20,45 (Sky Sport 3 HD); sabato 22, alle ore 20,45 (Sky Sport 2 HD); domenica 23, alle ore 16,30 (Sky Sport 2 HD) e alle ore 20,45 (Sky Sport 3 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Alessandro Lupi e di Nicola Pomponi.

38° ITALIAN PGA CHAMPIONSHIP: ANDREA MAESTRONI E ALESSIO BRUSCHI NUOVI LEADER – – Cambio della guardia in vetta al 38° Italian PGA Championship, ossia il Campionato della PGA Italiana al quale sono ammessi gli iscritti all’associazione, compresi i giocatori stranieri, dove si sono portati con 136 (-8) colpi Andrea Maestroni (69 67) e Alessio Bruschi (68 68), campione uscente. Competeranno per il titolo nel giro finale anche Mauro Bianco, terzo con 137 (-7), Leonardo Motta, Cristiano Terragni e Marco Bernardini, quarti con 139 (-5), Federico Colombo, Federico Elli, Joon Kim e Giacomo Tonelli, leader dopo un turno, settimi con 140 (-4), Sono fuori gioco Costantino Rocca, Marco Crespi, Emanuele Canonica e Nino Bertasio, 17.i con 145 (+1).

Il taglio dopo 36 buche ha lasciato in gara 45 concorrenti che nel turno conclusivo si contenderanno il montepremi è di 30.000 euro dei quali 4.500 destinati al vincitore.

Ufficio Stampa FIG