La centrocampista della Nazionale Azzurra Marta Carissimi torna all’Agsm Verona.

L’accordo per riportare in riva all’Adige la forte giocatrice torinese è stato raggiunto dal Presidente gialloblù Stefano Bressan e formalizzato nell’ultimo weekend.
Per rivedere Marta Carissimi in maglia gialloblù bisognerà attendere il transfert internazionale dall’Islanda, paese in cui la neo scaligera ha vinto da poche settimane il campionato con lo Stjarnan.
La ventisettenne centrocampista di Gassino Torinese aveva già vestito la maglia scaligera nelle stagioni 2011/12 e 2012/13, totalizzando 48 presenze in campionato e segnando 6 gol.
Con l’Agsm Verona Carissimi ha pure esordito in Champions League, disputando nel 2012 i sedicesimi di finale contro il Birmingham City e gli ottavi contro Malmö. Impegnato, al momento, con la Nazionale italiana, il neo acquisto scaligero sarà a disposizione di mister Renato Longega da venerdì 28 novembre, terminata la finale playoff tra le azzurre e l’Olanda, valida per la qualificazione al Mondiale 2015.

Queste le prime dichiarazioni di Marta Carissimi dopo la firma dell’accordo con l’Agsm Verona:
«A Verona ho passato due belle stagioni ed ero rimasta in buoni rapporti sia con la società che con le mie ex compagne. In questa stagione, la dirigenza ha rinforzato molto la rosa e desidera raggiungere risultati prestigiosi: i miei obiettivi sono in linea con quelli dell’Agsm, pertanto ho accettato con entusiasmo il progetto gialloblù. Mi piacerebbe conquistare qualche traguardo importante in Italia: sono abituata a fare un passo alla volta, quindi mi metterò a lavorare giorno dopo giorno per migliorare. E in questo modo, cresceremo e potremo toglierci belle soddisfazioni a lunga scadenza. Impressioni sul Verona? Tante calciatrici le conosco già: con alcune ho condiviso le stagioni gialloblù e al Torino, con altre gioco in Nazionale. L’Agsm Verona è il giusto mix di esperienza e giovani: in estate sono stati fatti diversi acquisti e, forse, il gruppo non si è ancora amalgamato alla perfezione. Quando si cambia parecchio, è normale avere un periodo di assestamento, ma occorre diventare “squadra” in tempi brevi per poter puntare ad obiettivi importanti».

L’Ufficio Stampa