“ECCO PERCHE’ HO LASCIATO SASSARI PER CREMONA”

Il nuovo acquisto della Vanoli Basket, Marco Cusin, si confessa per la prima volta dopo l’addio alla Dinamo Sassari, intervenendo in esclusiva nella trasmissione di Sportitalia “Si Basket”, condotta da Valentina Vignali e curata da Matteo Gandini. Il centro della Nazionale italiana ha spiegato le ragioni del divorzio dal club sardo e la decisione di tornare a Cremona:

Tutti si chiedono come mai hai deciso di lasciare Sassari per andare a Cremona?
“Guarda, questa decisione è stata abbastanza rapida perché avevo voglia di giocare a pallacanestro, avevo voglia di scendere in campo, avevo voglia di sentire quelle cose che si sentono quando si gioca a pallacanestro, quando si arriva alla domenica, quando si scende in campo, quando si è sul cubo del cambio, cose che in questo ultimo periodo mi erano venute un po’ a mancare. Quindi alla fine ho deciso di ricambiare situazione, si è affacciata Cremona e l’ho presa immediatamente al volo”.

Cremona si rafforza molto con la tua presenza. Puntate ad arrivare ai play-off?

“Come ho già detto anche qua, come ho detto alla società, il primo obiettivo è raggiungere la salvezza, dopodiché penso sia anche giusto sognare, sognare i play-off. Adesso però siamo concentrati a raggiungere il prima possibile i punti salvezza”.

Ma quali sono i veri motivi dell’addio. Meo Sacchetti in alcune interviste ha detto: “Speravo avesse più pazienza e aspettasse di entrare nei meccanismi della squadra”. Non c’è stata quella scintilla tra te e la società, tra te e Sacchetti?
“Io sono arrivato con molto entusiasmo, c’è stato da subito anche molto entusiasmo da parte della società, da parte del pubblico, quindi non ho avuto nessun problema con niente, con nessuno, nel senso che mi sono lasciato veramente bene con la società, con tutti quanti. E’ chiaro che all’inizio, quando avevo firmato il contratto, si parlava di due giocatori per ruolo. Io sono arrivato e alla fine quello che vedevo in campo è che c’erano tre giocatori per un ruolo. Lo so io, come lo sappiamo tutti noi giocatori di basket, quando ci sono tre giocatori per un ruolo, un giocatore bene o male rischia di stare fuori. Io ho atteso perché comunque dovevo entrare nei meccanismi della squadra, non mi sono mai tirato indietro perché il mio carattere è sempre quello di lavorare duro e rispettare i miei compagni. Solo che, in tutti i momenti, quando abbiamo visto partite, sono passato dal giocare a stare seduto in panchina, quindi in quel caso c’era qualcosa che non mi tornava e ho detto: preferisco cercare un’altra situazione”.

Il fatto adesso di avere un compagno di Nazionale come Luca Vitali quanto ha influito nella tua scelta di andare a Cremona?
“La mia scelta di venire a Cremona è arrivata per diversi motivi: io sono già passato da Cremona, sono stato sempre molto bene, ho sempre avuto un ottimo rapporto anche con la società, ho diversi amici qua e sicuramente Luca ha influito, perché lui l’ho sentito sempre: anche quando ho firmato a Sassari mi aveva detto che era molto contento del gruppo con cui stavo lavorando, che erano dei ragazzi giovani, che anche gli americani erano degli ottimi ragazzi, che avevano voglia di crescere e di esplodere nel campionato italiano per avere possibilità anche in Europa. Quindi tutto ciò mi ha aiutato nella scelta”.

L’Eurolega non è più diventata una discriminante per la scelta della squadra?
“In questo momento per me l’importante era giocare, avevo voglia di giocare a pallacanestro. So quello che ho perso. Questa sarà una motivazione in più per lavorare duro, per prepararmi al meglio per salvarmi con Cremona. Poi dopo la salvezza ci sarà un altro obiettivo e poi sicuramente anche per l’ottica Europei di questa estate. Quindi ho bisogno di giocare a pallacanestro, ho bisogno di stare bene, ho bisogno di crescere, di arrivare in Nazionale con determinate sicurezze”.

Può aver influito nella tua scelta anche il fatto che giocare poco poteva tenerti poco pronto all’Europeo con l’Italia nel 2015?
“Sì, sicuramente. Il mio obiettivo, l’obiettivo di diversi miei compagni di squadra della Nazionale, soprattutto quelli più vecchi, è comunque andare all’Europeo per migliorare la prestazione fatta due anni fa. Quindi tutti quanti ci dobbiamo arrivare più pronti, perchè sappiamo cosa ci può aspettare, sappiamo che dobbiamo andare sempre a testa bassa, che nessuno ci regala niente. Quindi più arriviamo pronti tutti quanti e più magari determinate situazioni saranno più semplici e più facili”.

Debutterai già questo weekend?
“Sì, debutterò questo weekend perché il tesseramento sicuramente è stato fatto nei tempi, io sono già a Cremona, mi sono allenato ieri il primo giorno, quindi penso proprio di sì”.

Ufficio Stampa Sportitalia