Dopo 9h37’44” di fatica il campione della DDS Milano è finisher a Kona, in una giornata difficile e inaspettata. Abbandonare sarebbe stato facile ma Daniel ha voluto finire a tutti i costi per onorare al meglio la Gara. Daniel conclude la gara al 33° posto tra i professionisti con il tempo di 9h37’44”. Il tempo finale la dice lunga sulle difficoltà che la gara di Kona gli ha riservato.

Come Daniel ama ripetere “il triathlon è come un romanzo”, è complesso, intricato, imprevedibile a volte. E’ una lunga storia da vivere intensamente ma che non sempre va come desideri.

 

Così sabato è partito per affrontare il suo Ironman (o romanzo se volete…). Ha nuotato bene e all’inizio della frazione di bici era nel “gruppo” di testa. Nonostante il ritmo alto è riuscito a stare vicino ai primi, ma poi sono iniziati i problemi. Brutte sensazioni, la gamba non gira, arriva una penalty che lo costringe a 4’ di stop. Si riparte, Daniel è solo, non ha riferimenti di altri atleti per molti km, il vento si alza e la fatica aumenta.

I 180 km da Kona ad hawi e ritorno diventano interminabili, ma la gara è ancora lunga. In t2 il distacco dalla decima posizione è di 25 minuti. Tanti. I 42 km della maratona possono cambiare di molto le posizioni in gara e Daniel prova a correre, da il massimo, come sempre, ma la giornata è NO. Chiude la corsa dopo 3h39’02”, un tempo altissimo per uno come lui che quando vinse Los Cabos a marzo corse in 2h55’06”, un’altra storia.

Lo speaker urla nel microfono “Daniel Fontana… Italy, you are an Ironman”, come fa con ognuno dei 2000 (circa) partecipanti a questo campionato mondiale. Ognuno a suo modo è un Ironman. Daniel lo è stato perché nonostante tutto è arrivato, con la fatica mentale e fisica che una giornata negativa può comportare.

Ecco le sue parole: “L’IM Kona per me si chiude con parecchio amaro in bocca. La delusione è molta, inutile nasconderlo. Non è mia abitudine trovare scuse, quanto piuttosto credo sia fondamentale andare a cercare le cause di quanto è successo. Non ho recriminazioni da farmi. Mi sono preparato con l’attenzione e la dedizione che metto sempre prima degli appuntamenti importanti e ho cercato di curare ogni più piccolo dettaglio. I riscontri degli allenamenti dei giorni precedenti la gara mi avevano dato tranquillità. Ogni cosa sembrava essere al posto giusto.”

“Poi qualcosa ha cambiato direzione. Ho nuotato molto forte, tenendo il ritmo dei primi, anche se nei primi due chilometri ci sono stati degli strappi veramente ad altissime frequenze. In bicicletta ho capito subito che qualcosa nelle gambe non girava a dovere. Ho vomitato più volte e la penality mi ha definitivamente staccato dalla testa della corsa. A quel punto le strade tra le quali scegliere erano due, il ritiro o continuare comunque fino al traguardo. Non ho avuto dubbi.”

Continua Daniel: “Sapevo che molte persone mi stavano seguendo e che in tanti, nei mesi prima di questo appuntamento, avevano lavorato con me e per me affinchè ogni cosa andasse per il meglio.  Tagliare quel traguardo, anche se a prezzo di grandissima fatica, è stato per me un modo di dire grazie a tutti quanti e di onorare anche tutti gli sponsor che hanno creduto in me in questi anni e che mi sono stati accanto, supportandomi nella preparazione.”

Sono tantissime le parole di stima e di sostegno arrivate nelle ore post gara, tanti messaggi, e-mail, telefonate che fanno capire quanto il campione della DDS sia apprezzato e quanto il suo voler arrivare in fondo sia stato comunque un gran risultato. Anche se, come sempre ricorda Daniel: “quando vinci hai vinto, se arrivi dopo il primo non hai vinto”. Chiaro. Semplice. Ma per tutti oggi Daniel ha vinto, nonostante tutto, perché ancora una volta ha dimostrato di essere un grande campione, di cuore

Ufficio Stampa

Daniel Fontana è nato a General Roca – Argentina, ma vive a Milano e gareggia per i colori italiani dal 2005. E’ stato due volte olimpico ad Atene 2004 e Pechino 2008. Si è dedicato alle lunghe distanze dal 2009. E’ stato vice campione mondiale Ironman 70.3, vincitore dell’Ironman di Los Cabos Mexico nel 2014, primo italiano a centrare un successo Ironman, è primatista italiano della distanza e detiene il miglior risultato di sempre al mondiale Ironman. Daniel veste i colori della DDS Triathlon di Milano. E’ supportato da Kuota, 3T, Enervit, Polar, Brooks, TYR, Fi’zi:k, Rudy Project, Jolly Wear.