Cala il sipario sulla rassegna di Palermo

Più di 700 test drive in due giorni: in Sicilia cresce la voglia di mobilità sostenibile.

Appuntamento all’anno prossimo a Catania

Trecento test drive solo nella giornata di sabato e altri 400 oggi, migliaia di curiosi tra gli stand di piazza Unità d’Italia e centinaia di appassionati ed esperti nella due giorni di forum e dibattiti. Se la mobilità sostenibile stenta ancora a decollare, soprattutto in Sicilia, i numeri della rassegna No Smog Mobility dimostrano che la curiosità c’è e l’interesse verso questo segmento è comunque in continua crescita. “Del resto, in un momento particolarmente condizionato dalla crisi – dicono il direttore di Italpress Gaspare Borsellino e di Sicilia Trasporti Dario Pennica, ideatori della manifestazione organizzata da Stratos Dmc e Gadema Consulting – si guarda con molta più attenzione anche ai consumi e al portafogli. E con le auto ibride non ci guadagna solo l’ambiente ma anche l’economia familiare”.

Da “capitale del traffico”, titolo affibbiatole da Benigni nel celeberrimo Johnny Stecchino, Palermo per tre giorni è diventata capitale della mobilità sostenibile, con incontri, esposizioni, dibattiti e con la presentazione di progetti che oggi sembrano forse futuristici ma che presto potrebbero diventare il presente dell’auto. Come il nuovo prototipo, tutto italiano, di auto full electric, nato da un progetto del professore Rosario Lanzafame, docente di macchine e sistemi informatici dell’università di Catania, e destinato a correre in Formula-e dopo il debutto (previsto a maggio 2015) alla centesima edizione della Targa Florio.

Perché il futuro – come hanno dimostrato gli studenti della delle Università di Palermo, Messina e Catania, anche loro presenti alla giornata di ieri – non può prescindere dalla ricerca. Dai sette forum monotematici ospitati al cinema Lux di via Francesco Paolo Di Blasi e dall’incontro sul “Pacchetto Auto”, che si è tenuto venerdì pomeriggio in via Wagner, sono emersi degli aspetti preoccupanti soprattutto sul fronte della sicurezza: la Sicilia, ad esempio, è una delle regioni con il parco auto più obsoleto d’Italia, mentre le cattive abitudini – come ad esempio l’uso del telefonino, la mancanza di manutenzione – è perfettamente in linea con le medie nazionali. “In un contesto del genere – è stato il parere unanime di esperti e tecnici presenti alla manifestazione – rilanciare il mercato dell’auto, ad esempio con incentivi, servirebbe non solo a rilanciare l’economia ma anche a migliorare la sicurezza”.

Sotto questo aspetto, piazza Unità d’Italia per due giorni è stata la vetrina del meglio che si può trovare oggi sul mercato, almeno dal punto di vista della eco sostenibilità. Con dieci case automobilistiche, 24 nuovi modelli di cui 16 disponibili per i test drive. All’interno di questo grande salone a cielo aperto (con tanto di percorso prova su un circuito di 1000 metri) è stato possibile ammirare la nuova Bmw i3, la Jaguar XF Sportbrake, la Range Rover Evoque di Land Rover, mentre Renault ha presentato le ultime evoluzioni di Twizy e Zoe, la New Twingo e la Captur Project Runway. Tra le giapponesi, i numerosi visitatori hanno mostrato grande interesse per le Toyota e specialmente per i modelli Auris Hsd, Auris Ts-Hsd e la Yaris Hsd. Tra i veicoli esposti e disponibili anche per i test, i due modelli Nissan (Leaf e Pulsar), le Peugeot 508 RXH e 3008 HY e le Citroen C4 Cactus 16 EHDI 90 ETG, C4 Cactus 16 Blue Hdi 100 Shine edition e DS5 2.0 Blue Hdi. Presente al Village anche Opel con ben sei modelli tra cui l’Ampera, cento per cento elettrica, e le Gpl Adam, Corsa, Meriva, Mokka e Zafira. Tra le Ford, la Eco Sport e la nuova Mondeo Hybrid che, trattandosi di anteprime nazionali, assieme alla Nissan Pulsar hanno suscitato grande interesse e attenzione da parte di appassionati e non.

Il prossimo appuntamento con la sostenibilità, in Sicilia, è per il 2015, seconda settimana di ottobre. Ma stavolta a Catania.