Parola al preparatore atletico Matteo Paioletti: “Vi racconto il mio pensiero sul progetto Lupa Roma”

Essere banali è uno dei difetti principali delle persone che quotidianamente vengono intervistate in ogni ambito, specialmente quello calcistico dove è raro fare notizia per qualcosa di positivo. Spesso sono i giornalisti che fanno sempre le stesse domande, ancora più spesso però sono gli interlocutori che non riescono a trovare le parole giuste per esprimere concetti che non risultino di scarso interesse.

Questa settimana abbiamo deciso di intervistare Matteo Paioletti, preparatore atletico 28enne degli Allievi Nazionali della Lupa Roma che, dopo aver curato l’intero settore giovanile della società del Presidente Cerrai nella stagione 2013/2014, è stato scelto per la preparazione atletica della squadra allenata da Carlo Monaco.

Una formazione che fin qui sta letteralmente volando grazie alle 4 vittorie consecutive ottenute in campionato contro Foggia, Lazio, Teramo e Benevento nelle prime 4 giornate di campionato. Sono 9 i gol fatti, zero quelli subiti in una prima parte di stagione che fin qui è stata molto positiva.

Ecco l’intervista integrale:

Matteo Paioletti, preparatore atletico degli Allievi Nazionali della Lupa Roma, l’anno scorso hai seguito l’intero settore giovanile e questa é la tua seconda stagione consecutiva: come ti trovi nell’ambiente Lupa e come hai conosciuto il presidente Alberto Cerrai?

“Si, questa è la seconda stagione alla Lupa Roma. Quella dello scorso anno è stata un’ esperienza importante, impegnativa, che mi ha permesso di crescere notevolmente. Ho seguito l’intero settore giovanile, dai Giovanissimi alla Juniores Nazionale. Ho bellissimi ricordi dell’ anno passato, il più nitido è la trasferta in Sardegna con la Juniores nelle finali nazionali. Prendere l’ aereo per una trasferta, per di più insieme alla prima squadra è stato sicuramente molto gratificante. Quando mi è stato proposto di rimanere anche quest’ anno sono stato molto felice di accettare, l’aria che si respira nel settore giovanile è tranquilla, c’è la possibilità di lavorare senza pressioni relative ai risultati e in più ci alleniamo nello stesso centro della prima squadra e questo ci permette di vedere spesso i loro allenamenti.

Quest’anno poi lo spazio di allenamento è in comune con le altre categorie, senza recinzioni, una distesa di prato in cui si allenano 3, 4 squadre alla volta, dà sicuramente un’ idea di unità all’ interno del settore giovanile, è un concetto di calcio tipicamente anglosassone e devo dire che è molto bello anche da vedersi a mio avviso.

Per quanto riguarda invece l’ incontro con il Presidente Cerrai è avvenuto tramite Fabio Melchionna (che ringrazio ancora). Un pomeriggio ero ad un torneo con una squadra di piccolini che allenavo, mi viene presentato Fabio, che mi propone di entrare a far parte della Lupa. Decisi di accettare subito e la settimana dopo iniziai i raduni per preparare la stagione seguente. Il mio rapporto con il Presidente Cerrai? Non abbiamo avuto modo di parlare tantissimo fino ad oggi, l’ho ascoltato nel corso delle riunioni avute sia l’anno scorso che quest’anno. Personalmente lo considero una persona fuori dagli schemi, mossa da un’immensa passione per lo sport che ha delle idee molto interessanti e un modo di fare calcio non comune”.


Come giudichi il tuo rapporto con il direttore e con l’uomo Fabio Melchionna che, insieme a Giampiero Guarracino, è responsabile del settore giovanile della Lupa Roma?

“Ritengo Fabio Melchionna un uomo speciale. Prima che Direttore sportivo è uomo. Ho giocato molti anni a pallone (con scarsi risultati), e non ho mai conosciuto un direttore sportivo come lui. Attento ai ragazzi prima ancora che ai calciatori. Non sono frasi fatte, davvero. Basta vederlo parlare con i giocatori, si vede che lui parla di valori del calcio e della vita, e credo che per questi ragazzi sia veramente una fortuna starci a contatto. Sono felice sia all’ interno della famiglia Lupa perché una persona come lui è impossibile da sostituire”.

Gli Allievi Nazionali della Lupa Roma allenati da Carlo Monaco hanno conquistato fin qui 12 punti in 4 gare di campionato e si trovano in testa alla classifica: come giudichi quest’inizio di stagione?

“Dopo 4 partite siamo a punteggio pieno. Sicuramente la squadra è di grande qualità, è una rosa competitiva nella sua totalità, il Mister Carlo Monaco sta facendo un ottimo lavoro anche se chiaramente è ancora presto per parlare, il campionato è appena iniziato e sarebbe un peccato calare di concentrazione adesso. A questa età è facile sopravvalutarsi ed è importante che i ragazzi abbiano voglia di lavorare, che si concentrino sulle proprie carenze e cerchino di migliorarle. L’ obiettivo principale è quello di crescere, poi se lo si fa vincendo è ancora meglio. Devo dire che i ragazzi fino ad oggi si stanno allenando bene, sono contento dell’ impegno che stanno mettendo in allenamento, anche se a volte non traspare dalle mie parole, caratterialmente sono più portato alla critica che al complimento, sono comunque felice di quello che fanno durante la settimana. Faccio i miei complimenti al mister Carlo Monaco perché e’ un tecnico molto preparato, in costante aggiornamento e mi lascia libertà nelle decisioni: prepariamo insieme gli allenamenti ed è un vero piacere lavorare con lui”.

Dove può arrivare secondo te il gruppo degli Allievi Nazionali nel corso della stagione 2014/2015 e come giudichi, invece, anche la prima squadra di mister Cucciari da spettatore interessato?

Dove possiamo arrivare dipende da noi. Potrei dirti in vetta, come a metà classifica. E’ sotto gli occhi di tutti che le qualità ci sono, poi nel calcio, così come nella vita, intervengono diversi fattori. Io credo nel destino in un’ accezione meno estremista. Quello che semini raccogli anche se poi bisogna tener conto anche di quello che è “scritto”. Se saremo bravi a trasmettere ai ragazzi l’ importanza del lavoro settimanale non solo per il risultato della domenica, ma per la loro crescita personale, allora questa squadra potrà raccogliere molti punti, poi se ci saranno squadre nettamente più forti di noi, allora ci accomoderemo alle loro spalle. La prima squadra in Lega Pro? Ho visto la prima squadra lavorare durante la settimana e giocare la domenica. Non mi sorprende che abbiano iniziato così bene, quando ti prepari in un certo modo è difficile che le cose non vadano bene. I risultati non sono mai frutto dell’ improvvisazione”.

Quest’anno la Lupa Roma ha deciso di predisporre un preparatore atletico per ogni categoria e al vertice di questa piramide troviamo Matteo Basile, preparatore della prima squadra: come vi relazionate e come cercare di collaborare anche con Fabrizio Paris e Lorenzo Tarquini?

“Matteo Basile è una persona nota nell’ ambito della preparazione, lo conoscevo già di fama. E’ intervenuto a diversi convegni e ha scritto anche un libro. E’ molto preparato e disponibile all’ascolto. Cerchiamo di uniformare il lavoro alla metodologia della prima squadra, naturalmente con le dovute accortezze legate alle diverse fasce di età. Per quanto riguarda Fabrizio Paris, l’ho conosciuto l’ anno scorso quando era il preparatore della Prima Squadra ed è una persona a cui devo veramente tanti grazie. Un professionista vero di una disponibilità inspiegabile. Pensa che l’anno scorso lo disturbavo anche fuori dall’ orario calcistico ed è sempre stato disponibile a darmi consigli e suggerimenti, una persona preparata e molto umile. Quest’ anno a volte è lui a venire da me per ricordarmi della sua disponibilità nei miei confronti. Anzi visto che non l’ ho mai fatto, colgo questa occasione per ringraziarlo ancora di tutto il sostegno che mi ha dato la scorsa stagione e che mi sta dando quest’ anno. Con Lorenzo Tarquini, invece, parliamo spesso negli spogliatoi prima di entrare in campo, ci confrontiamo sul lavoro svolto e su eventuali problematiche che riscontriamo. Il lavoro di squadra secondo me alla lunga fa sempre la differenza”.

Qual è l’obiettivo personale di Matteo Paioletti per l’anno in corso e per la sua carriera?

L’ obiettivo di quest’ anno è quello di fare bene con i miei ragazzi, ma soprattutto quello di crescere professionalmente riuscendo a stare a contatto con colleghi di maggiore esperienza rispetto alla mia, guardare i loro allenamenti e crescere sotto tutti i punti di vista. A lungo termine credo di avere gli stessi obiettivi che hanno tutti, mi considero poco originale in questo, ma spero di arrivare più in alto possibile”.

 

Valerio D’Epifanio – Responsabile Comunicazione Lupa Roma FC