GOLF – JUNIOR RYDER CUP: STATI UNITI TRAVOLGENTI SULL’EUROPA (16-8)

La squadre Under 18 degli Stati Uniti ha battuto seccamente la formazione dell’Europa per 16-8 nella Junior Ruder Cup, che si è disputata sul percorso del Blairgowrie Golf Club, nella città da cui il circolo prende il nome in Inghilterra.

Gli americani, diretti da Brian Whitcomb, avevano concluso in vantaggio per 7,5-4,5 la prima giornata, in cui si sono disputati sei match fourballs (a coppie miste) e sei forsomes, e poi hanno allungato il passo con una netta superiorità nei singoli conclusi con un parziale favorevole di 8,5-3,5. Hanno fatto parte del team continentale Renato Paratore e Virginia Elena Carta, che nella prima giornata non hanno portato punti alla causa della compagine condotta dal capitano Stuart Wilson, poi nella seconda Paratore ha vinto il singolo per 3/2 su Davis Ryley, mentre Virginia Elena Carta ha perso per 3/2 contro Kristen Gillman, una vera bestia nera che l’ha battuta per tre volte in altrettanti incontri.

I due azzurri hanno giocato insieme il fourball e sono stati superati per 3/1 da Davis Riley/Kristen Gillman, poi nei foursome il romano e lo spagnolo Ivan Cantero hanno lasciato strada ad Austin Connelly/Gordon Neale (3/2), mentre Virginia Elena Carta e l’inglese Annabel Dimmock sono state battute da Sierra Brooks/Kristen Gillman (5/4). Nei fourballs hanno fatto punti per gli europei i danesi John Axelsen/Emily Pedersen (3/1 su Gordon Neale/Amy Lee) e lo scozzese Bradley Neil e la Dimmock (6/4 su Cameron Young/Sierra Brooks). Hanno ceduto i tedeschi Max Schmitt/Alexandra Försterling (1 up da Austin Connelly/Hannah O’Sullivan) e gli svedesi Marcus Kinhult/Linnea Strom (1 up da Sam Burns/Andrea Lee). Pari tra Ivan Cantero/Mathilda Cappeliez (Fra) e Brad Dalke/Bethany Wu.

Nei foursomes i due punti pieni continentali sono stati opera di Mathilda Cappeliez/ Alexandra Försterling (6/5 su Amy Lee/Hannah O’Sullivan) e di Linnea Strom/Emily Pedersen (6/5 su Andrea Lee/Bethany Wu), e gli altri americani sono arrivati da Davis Riley/Cameron Young (1 up su Bradley Neil/Max Schmitt) e da Sam Burns/Brad Dalke (4/2 si Marcus Kinhult/John Axelsen).

Paratore/Carta si sono trovati subito 2 down e non sono più riusciti a prendere le redini del match. Per tre volte hanno accorciato le distanze con immediata replica dei due americani, che hanno chiuso il conto con due birdie nel finale. Carta/Dimmock hanno annullato il primo vantaggio delle statunitensi, che poi sono arrivate al giro di boa sul 2 up e hanno fissato il punteggio conquistando altre tre buche. Paratore/Cantero, due down alla buca otto, hanno pareggiato nelle due successive, ma la replica degli avversari è stata immediata e sul nuovo 2 up non si sono fatti più raggiungere.

Nel singolo gli europei hanno ottenuto solo due successi opera dei due giocatori protagonisti nell’individuale ai Giochi Olimpici Giovanili, ossia Paratore, che ha vinto l’oro, e lo svedese Marcus Kinhult (2/1 su Gordon Neale), che ha ottenuto l’argento. Il romano ha pareggiato alla buca 6 lo svantaggio di partenza, è andato nuovamente sotto alla 9, poi dalla 10 ha espresso una netta superiorità nei confronti di Riley concretizzata con un eagle e tre birdie. La Carta è passata 1 up alla buca 9, ma nel rientro la Gillman ha innestato una marcia in più conquistando tre buche di fila e chiudendo il match alla 16ª dopo una prestazione caratterizzata da un “-7” al momento della sospensione (un eagle, sei birdie e un bogey) contro il “-3” dell’azzurra (tre birde senza bogey). Negli altri incontri hanno fatto punti per gli statunitensi Brad Dalke (2/1 su Max Schmitt), Amy Lee (6/5 su Alexandra Försterling), Hannah O’Sullivan (2/1 su Mathilda Cappeliez). Andrea Lee (4/3 su Annabel Dimmock), Austin Connelly (3/2 su Ivan Cantero) e Sierra Brooks (4/3 su Emily Pedersen). Pari tra Sam Burns e Bradley Neil (E), tra Bethany Wu e Linnea Strom (E) e tra Cameron Young e John Axelsen (E).

La manifestazione, creata ufficialmente nel 1997, dopo un’edizione sperimentale nel 1995 in cui prevalse l’Europa, vede ora in vantaggio gli Stati Uniti con cinque vittorie a quattro. Gli americani sono al quarto successo consecutivo.

Ufficio Stampa FIG