TITOLO AGLI STATI UNITI
PER LA 15ª VOLTA, L’ITALIA TERMINA AL 13° POSTO

L’Italia (Enrico Di Nitto 71 70 73 69, Guido Migliozzi 75 67 71 71, Renato Paratore 69 67 68 66) è terminata al 13° posto con 548 colpi (140 134 139 135, -24) nel 29° Men’s World Amateur Team Championship/Eisenhower Trophy, ossia il campionato del mondo a squadre maschile disputato al Karuizawa 72 Golf East dove le 67 formazioni  partecipanti si sono alternate sui due percorsi dell’Iriyama Course (par 72) e dell’Oshitate Course (par 71), a Karuizawa in Giappone. Il titolo a squadre è andato agli Stati Uniti, mentre lo spagnolo Jon Rahm si è imposto nell’individuale, dove Paratore ha concluso in ottava posizione. Il team degli Stati Uniti (Bryson DeChambeau 69 67 61 73, Beau Hossler 68 66 68 75, Denny McCarthy 68 68 67 64), campione uscente, ha conquistato l’oro con 534 colpi (136 133 128 137, -38) andando a segno per la quindicesima volta nella storia del torneo. Nella giornata in ombra di DeChambeau (73, +1) e di Hossler (75, +3) ha pensato McCarthy con un 64 (-8) sull’Iriyama Course a rendere vano l’attacco del Canada, secondo con 536 (-36), e della Spagna, terza con 537 (-35) in cui ha un po’ deluso Mario Galiano.
Alla convulsa volata finale hanno partecipato anche la Svezia, quarta con 538 (-34) e fuori dal podio per un colpo, l’Argentina, quinta con 539 (-33), la Francia, l’Inghilterra e l’Australia, seste con 540 (-32). Al nono posto con 542 (-30) la Scozia, al decimo con 544 (-28) la Svizzera, all’11° con 545 (-27) l’Irlanda e al 12° con 546 (-26) la Germania. Hanno affiancato gli azzurri la Danimarca e il Belgio.
Nell’individuale Jon Rahm ha realizzato 263 colpi (70 64 62 67, -23) lasciando a tre lunghezze l’australiano Lucas Herbert, il francese Victor Perez e l’argentino Alejandro Tosti (266, -20). In quinta posizione con 267 (-19) lo statunitense Denny McCarthy. in sesta con 268 (-18) lo svedese Marcus Kinhult, in settima con 269 (-17) il canadese Adam Svensson e in ottava, come detto Paratore con 270 (-16) insieme al canadese Corey Conners, all’inglese Benjamin Stow e all’americano Bryson DeChambeau. Al 74° posto con 283 (-3) Enrico Di Nitto e all’80° con 284 (-2) Guido Migliozzi.
Paratore, che con gli azzurri ha giocato all’Iriyama Course, ha concluso la sua prestazione con un ottimo 66 (-6), frutto di sei birdie senza bogey, con il quale ha risalito la graduatoria di nove gradini. Di Nitto ha contribuito al punteggio di giornata con un parziale di 69 (-3) con cinque birdie e due bogey ed è stato scartato un buon 71 (-1) di Migliozzi, con  sei birdie e cinque bogey.
La gara si è svolta sulla distanza di 72 buche e per la graduatoria sono stati conteggiati i due migliori score su tre di ciascun giro. Gli azzurri sono stati accompagnati dal capitano Marco De Rossi, dal direttore tecnico Gianluca Crespi, dall’allenatore Alberto Binaghi e dal fisioterapista Massimo Messina.

TOUR CHAMPIONSHIP: BILLY HORSCHEL NON MOLLA, MA RISALE RORY McILROY – Billy Horschel è rimasto da solo al comando con 132 colpi (66 66, -8) nel Tour Championship, ultima gara stagionale del PGA Tour al termine della quale verranno assegnati i 10 milioni di dollari della FedEx Cup al primo della relativa speciale classifica a punti.
Sul percorso dell’East Lake GC (par 70), ad Atlanta in Georgia, il 28enne di Grant (Florida), che domenica scorsa si è imposto nel BMW Championship portandosi al secondo posto nella FedEx Cup, è quanto mai deciso a concedersi un bis clamoroso che gli farebbe intascare tutti insieme 11.440.000 dollari, compresi quelli in palio per il titolo nel torneo (1.440.000 dollari su 8.000.000 di dollari di montepremi). L’ambizioso progetto non è, però, di facile realizzazione: infatti Chris Kirk (1° in FedEx), pur se ha dovuto lasciargli la leadership solitaria, è comunque al secondo posto (132, -6), dove è stato raggiunto dal nordirlandese Rory McIlroy (4° FC), numero uno mondiale e favorito d’obbligo, rinvenuto con un 65 (-5) dall’11°, e dall’australiano Jason Day (10° FC). Al momento la lotta per il jackpot sembra circoscritta a questi quattro, con Horschel, Kirk e McIlroy che, in caso di vittoria, acquisirebbero automaticamente anche la FedEx Cup, mentre Day dovrebbe fare i conti almeno con il piazzamento degli altri due.
Ha ceduto Bubba Watson (3° FC), da terzo a 14° con 140 (par), e non è proprio in partita Hunter Mahan (5° FC), 25° con 146 (+6): sono gli altri due giocatori che conquistando il Tour Championship possono portarsi via anche la FedEx Cup senza badare ai risultati altrui.
Tiene il ritmo Jim Furyk (7° FC), quinto con 136 (-4), che però appare destinato soprattutto a una buona posizione finale in FedEx, che non è da trascurare, perché oltre ai 10 milioni di dollari, si assegneranno anche tre milioni di dollari al secondo in graduatoria, due al terzo, 1,5 al quarto e uno al quinto. Con Furyk vi sono pure Kevin Na, Ryan Palmer e Cameron Tringale, mentre possono ancora recuperare Rickie Fowler, nono con 137 (+3), Russell Henley e l’inglese Justin Rose, decimi con 138 (-2). Sembrano fuori gioco lo spagnolo Sergio Garcia, stesso score di Watson, l’australiano Adam Scott, 16° con 141 (+1), e il tedesco Martin Kaymer, 19° con 142 (+2).
Al torneo prendono parte 29 dei trenta giocatori (assente Dustin Johnson fermo per problemi personali) rimasti a contendersi la FedEx Cup dei 125 che avevano iniziato il ciclo della quattro gare conclusive (The Barclays, Deutsche Bank e BMW Championship le altre tre). Prima di questa prova sono stati resettati i punti conquistati in precedenza e si è iniziato con un punteggio diverso, accorgimento adottato dal 2009 che praticamente concede chances a tutti i finalisti. 
Il leader Chris Kirk ne ha avuti in dotazione 2.500, Billy Horschel 2.250, Bubba Watson 2.000, Rory McIlroy 1.800, Hunter Mahan 1600 e così a scalare fino al 30°. Al vincitore del torneo verranno assegnati 2.500 punti, al secondo 1.500 e al terzo 1.000. Con questa graduatoria Horschel s’imporrebbe nella FedEx Cup con alle spalle nell’ordine Kirk, McIlroy, Watson, Mahan, Day e Furyk.