Vivi la maglia e la ricostruzione con L’Aquila Rugby Club

Alcuni tra i monumenti in ricostruzione più importanti della città sulle maglie dell’Aquila Rugby Club, durante la stagione sportiva 2014/2015

#ViviamoLA – L’Aquila Rugby Club ha presentato stamane nel corso di una conferenza stampa nell’Aula Consiliare del Comune dell’Aquila il progetto “L’Aquila Rinasce”. All’incontro sono intervenuti il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e l’assessora comunale allo sport Emanuela Iorio, il presidente dell’Aquila Rugby Club Mauro Zaffiri e il componente del cda della società Fulvio Angelini,

Sui campi più importanti della palla ovale, la società neroverde ha deciso di portare alcuni monumenti in restauro cari agli aquilani, patrimonio della città e simbolo della storia, della cultura e dell’arte abruzzese. Attraverso le bellezze e le eccellenze che il capoluogo d’Abruzzo torna – seppur con difficoltà – ad esprimere, L’Aquila Rugby Club vuole evidenziare lo stato dell’arte della ricostruzione, per far conoscere agli appassionati della palla ovale e non solo i nostri monumenti e le nostre bellezze (integre o ancora ferite) e per divulgare un messaggio ancor più forte a quanti vorranno ‘vivere’ la città. Saranno prodotte e indossate delle maglie da gioco che – di volta in volta – raffigureranno monumenti restaurati, in fase di restauro o che saranno restaurati nei prossimi mesi, sponsorizzate dalle imprese impegnate nei lavori di ricostruzione. Le maglie sono state disegnate dal grafico Andrea Papa. La squadra indosserà la maglia evento in due partite, prima in casa e poi in trasferta. Ad ogni cambio di grafica, verrà organizzata una presentazione stampa per dar modo a istituzioni, società, sponsor e tifosi di rendere più efficace il messaggio che si intende veicolare: viviamoLA. Viviamo la maglia dell’Aquila Rugby, viviamo la ricostruzione, viviamo la città. In questo senso, un’altra divisa da gioco sarà decorata da disegni realizzati da bambine e bambini aquilani, i cittadini del futuro, nell’ambito dei progetti che la società neroverde ha intrapreso il passato anno in alcuni istituti scolastici.

“E’ un progetto bello e importante – ha sottolineato Fulvio Angelini – perché evidenzia la sinergia tra rugby e città. Vogliamo creare un connubio indissolubile tale da cementare nel profondo questo intreccio”. Gli ha fatto eco il sindaco Cialente: “Portare queste maglie sui maggiori campi italiani significa diventare testimonial d’eccezione della città, ringrazio gli sponsor per aver ricostruito palazzi splendidi e per aver investito, con ‘L’Aquila Rinasce’, nel futuro della città”. Il primo cittadino ha poi voluto ricordare l’importanza dell’aver inserito il numero 1 di Ciccio Sebastiani, in rappresentanza di tutte le vittime del terremoto. “Chiunque voglia fare qualcosa per la situazione dei giovani all’Aquila, anche e soprattutto attraverso lo sport, porta un valore aggiunto enorme alla città”, ha evidenziato l’assessora Emanuela Iorio. Quasi emozionato il presidente Mauro Zaffiri: “Questo è un momento importante della vita della nostra giovanissima società – ha dichiarato – vogliamo praticare la ricostruzione sociale attraverso i fatti”. Infatti, metà delle maglie realizzate verranno messe all’asta nel corso di eventi che si organizzeranno nei prossimi mesi. Il ricavato verrà devoluto a specifici progetti sul sociale. L’altra metà delle maglie verranno donate ai rispettivi sponsor, mentre una maglia a testa verrà donata al “Museo del Rugby – Club Vecchio Cuore Neroverde” dell’Aquila, al “Museo del Rugby – Fango e Sudore” di Colleferro e alla squadra di turno avversaria. Nelle gare durante le quali non verrà indossata la “maglia evento”, gli atleti indosseranno la classica maglia neroverde con lo “spallone”, anch’essa presentata stamane.

L’idea è già stata sperimentata nel campionato 2008-2009, quando il sodalizio aquilano scese in campo con una maglia che raffigurava il rosone della Basilica di Collemaggio, senza i colori neroverdi ma con un simbolo altrettanto amato dell’aquilanità. Oggi come allora, i valori che lo sport – e il rugby in particolare – è capace di esprimere si intrecceranno con un messaggio ancor più importante: “L’Aquila Rinasce”, nonostante le difficoltà, con un patrimonio artistico e culturale che l’Italia dovrà tutelare e valorizzare.

Un modo per rendere ancor più profondo il legame di amore e passione che lega L’Aquila Rugby alla città.

Cartel / i bambini disegnano la cittàCartel opera dal 2005 nel campo della comunicazione visiva come concessionaria esclusiva di pubblicità dinamica, temporanea e permanente. Offre spazi pubblicitari che garantiscano ai clienti la migliore esposizione per i propri messaggi: per questo obiettivo nel corso degli anni ha consolidato importanti rapporti di partnership con aziende sanitarie pubbliche e private ed enti territoriali. Ad oggi Cartel gestisce la pubblicità all’interno delle aziende sanitarie Asl 1 di L’Aquila, Avezzano, Sulmona; Asl 10 di Firenze; Ausl 8 di Arezzo; Usl 7 di Siena; Azienda Ospedaliera Santa Maria alle Scotte di Siena; Asl 9 di Grosseto. Sul territorio è concessionaria esclusiva della pubblicità per il Cinema multisala Movieplex dell’Aquila (spot e cartellonistica). I servizi offerti: affissioni 6×3 con impianti propri sulle Città dell’Aquila, Avezzano, Sulmona, Arezzo; pubblicità sugli autobus urbani Città dell’Aquila; pubblicità pensiline e paline di fermata autobus della Città dell’Aquila e paesi limitrofi. Cartel è inoltre editore dei periodici sanitari “Sanità Aquilana” e “Arezzo Salute”. Cartel sarà abbinato alle raffigurazioni di alcuni disegni realizzati da bambini e bambine, all’interno dei progetti nelle scuole aquilane intrapresi dall’Aquila Rugby durante lo scorso anno scolastico. I disegni raccontano di voglia, da parte degli alunni, di tornare a vivere la città e di temi di integrazione sociale, come quello della tolleranza nei confronti dei bambini stranieri.

Ing. Armido Frezza Srl / Palazzo Pica – L’impresa nasce nel 1978 come ditta individuale e si trasforma nel 2005 nella attuale compagine sociale. Le principali attività dell’azienda riguardano la realizzazione di opere pubbliche e private nei settori: edifici civili, militari e industriali; restauro, manutenzione, ristrutturazione e consolidamento, anche mediante demolizione e ricostruzione, di edifici civili e di beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali; scavi archeologici; strade, ponti, e relative opere complementari; acquedotti, gasdotti, opere di irrigazione, evacuazione; impianti tecnologici. L’azienda è impegnata nella ricostruzione della città di L’Aquila per i danni subiti a causa del sisma del 6 aprile 2009 con il Progetto Case, con la messa in sicurezza dei palazzi storici, con la ristrutturazione per il miglioramento sismico e messa in sicurezza dell’ospedale civile San Salvatore di L’Aquila. L’impresa sarà abbinata a Palazzo Pica, splendido edificio del centro storico aquilano (Corso Vittorio Emanuele – via Simonetto – via San Crisante – via del Guastatore), restituito alla comunità nel dicembre 2013. Il palazzo è appartenuto alla famiglia Pica fin dal 1593, quando si redige atto di matrimonio tra Vittoria Intervera e Giuseppe Pica, che assieme al fratello Geronimo, possiede la casa con la sontuosa corte ora al n.14 di via del Guastatore. Siamo di fronte ad una delle famiglie più facoltose dell’Aquila, proprietaria all’epoca anche del palazzo, della Camera di Commercio, con uno splendido loggiato di chiaro stile quattrocentesco. La individuazione del cortile come residenza dei Pica trova la sua più chiara traccia nei due stemmi in Stemma in pietra ancora ubicati nel cortile e che rappresentano una raffigurante un pica.

Ati Archeores + Meg Costruzioni / Palazzo Ardinghelli – L’Archeores è nata nel 1995 dalla volontà dei due fondatori, laureati in Conservazione dei Beni Culturali e Archeologia, provenienti da precedenti esperienze nel settore. Archeores è una azienda rivolta al futuro che, capitalizzando le conoscenze tecnico-scientifiche e il valore inestimabile della tradizione artigianale è in grado di affrontare con sicurezza tutte le problematiche del recupero e del restauro, anche in condizioni critiche, e di raggiungere con successo gli obiettivi fissati. La Meg Costruzioni è strutturata con un organico e mano d’opera altamente specializzata formati nel corso di otre 30 anni di esperienza per realizzare lavori di consolidamento, restauro conservativo, recupero e valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico, monumentale, costruzioni civili e ristrutturazioni. L’associazione temporanea di imprese (ati) sarà abbinata a Palazzo Ardinghelli. L’edificio, affacciato su piazza S. Maria in Paganica, è un vasto complesso di impronta rinascimentale, poi rivisitato in chiave barocca, frutto di un lungo processo evolutivo iniziato nel XV secolo e portato a compimento in massima parte dopo il sisma del 1703 da Filippo Ardinghelli, discendente di una ricca famiglia toscana. Finanziato da una donazione del Governo Russo, l’intervento è ispirato ai principi del restauro conservativo, prevedendo comunque un forte miglioramento sismico e importanti interventi strutturali nel rispetto dell’impianto originario.

Dipe Costruzioni / Teatro San Filippo – Impresa edile costituita nel 1984, la Dipe Costruzioni ha iniziato a esercitare nell’edilizia civile e privata avvalendosi delle esperienze dei fondatori e di alcuni operai specializzati scelti nel settore edile dell’Aquila e provincia.

Nel corso degli anni, i fondatori Mauro Pellegrini e Giancarlo Di Persio hanno modificato la struttura dell’azienda. Successivamente, con l’evolversi delle tecniche costruttive edili, l’Azienda ha impiegato sempre più tecnici e maestranze specializzate, incrementando i corsi di qualificazione del personale per migliorare le tecniche costruttive e di restauro. La Dipe Costruzioni è fortemente presente sulla città de L’Aquila essendo tra le più impegnate per la ricostruzione dopo il terremoto del 2009.

Dipe Costruzioni è abbinato al Teatro San Filippo, prezioso esempio d’eleganza e armonia. Il teatro è uno dei rarissimi esempi di architettura aquilana del Seicento. Negli anni Venti dell’Ottocento, il complesso costituito dalla chiesa e dal convento dei Filippini passò ai Liquorini e quindi, dopo la costituzione del Regno d’Italia, venne trasferito al demanio comunale; la chiesa venne però messa a disposizione dell’Esercito e adibita, fino al 1946, a magazzino di derrate alimentari; successivamente, il Comune ne fece per più di vent’anni un deposito daziario. Nel 1970, quando la Soprintendenza ai Baaas per l’Abruzzo ne intraprese il radicale restauro, l’aula ecclesiale appariva in un stato miserevole, in conseguenza delle due ultime destinazioni d’uso e anche dei non felicissimi interventi di ripristino effettuati dopo il terremoto del 1703 e dopo il devastante incendio del 1842.