La solidarietà dell’Uisp e dello sport sociale e per tutti
Le minacce rivolte da Riina a don Ciotti hanno il significato preciso di un avvertimento: proprio per questo non bisogna abbassare la guardia, ora che le mafie si sentono isolate anche grazie al lavoro di Libera e delle associazioni che vi aderiscono.
Don Ciotti non è solo: l’Uisp gli esprime solidarietà e rilancia il proprio impegno per l’educazione e la formazione dei giovani sui temi della legalità. Negli ultimi venti anni sono stati fatti importanti passi in avanti per combattere le mafie sul terreno giudiziario, su quello politico e culturale. Occorre continuare con decisione e non abbassare la testa o girarla dall’altra parte: il mondo dello sport sociale e per tutti ha il compito importante di “abitare” il territorio, come più volte ripete don Ciotti, di strapparlo alla paura e alla criminalità, di renderlo partecipato e vitale insieme alla rete di associazioni sportive locali, dal Nord al Sud d’Italia.
L’Uisp, tra le associazioni fondatrici di Libera nel 1995, coglie l’occasione per sottolineare l’importante lavoro di magistrati, forze dell’ordine e società civile per rafforzare l’impegno antimamafia nelle coscienze dei cittadini.

Ivano Maiorella
Responsabile Ufficio stampa e comunicazione Uisp