L’ITALIA (PARATORE/CARTA) SESTA
A UN GIRO DAL TERMINE DELLA GARA A SQUADRE

L’Italia di Renato Paratore, oro nell’individuale, e di Virginia Elena Carta è scesa dal secondo al sesto posto con 134 colpi (62 72, -10), ma è rimasta comunque in corsa per una medaglia, dopo il secondo giro, effettuato con formula foursome, del torneo di golf ai Giochi Olimpici Giovanili, che si sta svolgendo sul percorso del Nanjing Zhongshan International Golf Club (par 72), Nanjing in Cina. E’ passata a condurre con 130 (65 65 -14) la Danimarca (John Paul Pultz Pinnerup Axelsen/Emily Pedersen), seguita con 132 (-12) dalla Corea (Eun Ho Youm/Soyoung Lee) e dalla Svezia (Marcus Kinhult/Linnea Strom) e con 133 (-11) da Taiwan (Chun-An Yu/Ssu-Chia Cheng) e dall’Australia (Brett Coletta/Elizabeth Elmassian). Al settimo posto con 135 (-8) la Norvegia (Viktor Hovland/Sandrea Nordaas) e la Germania (Jonas Liebich/Olivia Cowan) e al nono con 138 (-6) l’India (Feroz Garewal/Aditi Ashok), la Thailandia (Danthai/Boonma/Supamas Sangchan) e il Giappone (Ren Okazaki/Maria Shinohara). La gara si conclude con la disputa del terzo giro nel quale si conteggeranno i due score individuali. La somma dei punteggi realizzati in ciascun turno darà il finale del team. Hanno preso il via 30 formazioni composte da ragazzi con hcp non superiore a 6.4, nati fra il primo gennaio 1996 e il 31 dicembre 1998.
Grandi protagonisti i danesi risaliti dalla sesta posizione con un 65 (-7), miglior score del turno, che sono letteralmente volati sulle prime nove buche dove hanno messo a segno una “hole in one” alla buca 3 e cinque birdie per un parziale di 29 (-7), per poi terminare con un bogey e con un altro birdie. La Corea, leader dopo il giro fourballs con 61 (-11), si è disimpegnata con un 71 (-1) dovuto a due birdie e a un bogey, mentre la Svezia ha rimontato dalla sesta piazza con un 67 (-5) dovuto a sette birdie e a due bogey.
L’Italia, partita dalla 10ª, ha iniziato con un birdie, poi ha perso quattro colpi in due buche (16ª e 17ª) per due doppi bogey. Un birdie alla 18ª, la nona giocata, ha propiziato il recupero del par (72) con altri due birdie nel rientro. Accompagna gli azzurri il direttore tecnico Gianluca Crespi.

LPGA TOUR: IN CANADA DOMINANO LE COREANE, TITOLO A SO YEON RYU – Dominio delle giocatrici coreane che hanno occupato i primi tre posti nel Canadian Pacific Women’s Open (LPGA Tour), svoltosi sul percorso del London Hunt &CC (par 72), nella città canadese di London.
Si è imposta con 265 colpi (63 66 67 69, -23) So Yeon Ryu davanti a Na Yeon Choi (267, -21) e a Inbee Park (270, -18). In quarta posizione con 271 (-17)  la spagnola Azahara Muñoz, in quinta con 273 (-15) Kim Kaufman e Danielle Kang, in settima con 275 (-13) Brittany Lincicome, Cristie Kerr, la norvegese Suzann Pettersen e la svedese Anna Nordqvist, in 13ª con 278 (-10) l’australiana Karrie Webb. Torneo sofferto per Stacy Lewis, numero uno mondiale, 23ª con 281 (-7), e soprattutto per la neozelandese Lydia Ko, vincitrice della gara nelle ultime due edizioni (nel 2012 da dilettante), 55ª con 287 (-1).
La 24enne Ryu ha concluso la sua corsa di testa con un parziale di 69 (-3) con cinque birdie e due bogey portando a tre i suoi titoli, comprensivi di un major (US Womens Open, 2011). Ha intascato un assegno di 337.500 dollari su un montepremi di 2.250.000 dollari. Sono uscite al taglio, dopo 36 buche, le tre italiane in campo: Giulia Molinaro, 102ª con 145 (72 73, +1), Giulia Sergas (77 70) e Silvia Cavalleri (71 76), 122.e con 147 (+3).

PGA TOUR: HUNTER MAHAN VINCE IL THE BARCLAYS E SALE IN VETTA ALLA GRADUATORIA DELLA FEDEX CUP – Hunter Mahan ha vinto con 270 colpi (66 71 68 65, -14) il The Barclays (PGA Tour), la prima delle quattro gare che conducono all’assegnazione dei 10 milioni di dollari al vincitore della FedEx Cup e che è disputata al Ridgewood CC (par 71), a Paramus nel New Jersey. Il 32enne californiano di Orange con un gran finale in 65 (-6, con sette birdie e un bogey) ha debellato la concorrenza e si è portato anche al comando della graduatoria della FedEx Cup con 3.276 punti, davanti al nordirlandese Rory McIlroy (2.810), leader prima di questo evento, a Jimmy Walker (2.493), a Matt Kuchar (2.421) e a Bubba Watson (2.360).
Mahan ha avuto ragione per due colpi di Cameron Tringale e degli australiani Jason Day e Stuart Appleby (272, -12). Al quinto posto con 273 (-11) William McGirt, Matt Kuchar e il sudafricano Ernie Els, all’ottavo con 274 (-10) Jim Furyk, al 15° con 277 (-7) l’australiano Adam Scott.
Ha navigato a metà graduatoria Rory McIlroy, 22° con 279 (-5), alla pari con Zach Johnson, con l’argentino Angel Cabrera e con l’inglese Paul Casey. Più indietro Bubba Watson e il sudafricano Charl Schwartzel, 30.i con 280 (-4), il nordirlandese Graeme McDowell, 38° con 281 (-3), Keegan Bradley, 53° con 283 (-1), lo spagnolo Sergio Garcia e l’inglese Lee Westwood, 57.i con 284 (par), e il fijano Vijay Singh, 68° con 289 (+5). Al vincitore è andato un assegno di 1.440.00 dollari su un montepremi di otto milioni di dollari.
Dopo questa gara, alla quale hanno preso parte 122 dei primi 125 classificati in FedEx Cup, alla seconda, il Deutsche Bank Championship (29 agosto-1 settembre) saranno ammessi i primi 100. Sono usciti, tra gli altri Westwood, Steve Stricker, Nick Watney, Retief Goosen e Louis Oosthuizen.
Ulteriori tagli porteranno a 70 i partecipanti al BMW Championship (4-7 settembe) e a 30 quelli al Tour Championship (11-14 settembre). Prima di tale torneo i punti verranno resettati e si partirà da una nuova classifica con 2.500 punti assegnati a primo, 2.250 al secondo, 2000 al terzo e via a scalare fino al 30°, accorgimento adottato dal 2009 che praticamente mette in corsa per il successo tutti o quasi i finalisti.