GOLF – WGC BRIDGESTONE: RORY McILROY VINCE E TORNA NUMERO UNO MONDIALE

FRANCESCO MOLINARI SI CLASSIFICA 31°, TIGER WOODS SI RITIRA PER PROBLEMI ALLA SCHIENA

Due imprese in una per Rory McIlroy che ha vinto il WGC – Bridgestone Invitational ed è tornato numero uno mondiale. Sul percorso del Firestone CC (par 70), ad Akron nell’Ohio, nel terzo torneo stagionale del World Golf Championships, il mini circuito di quattro gare inserite nel calendario di tutti i tour più importanti, il nordirlandese ha concluso con 265 colpi (69 64 66 66, -15) sorpassando nel giro finale lo spagnolo Sergio Garcia (267 – 68 61 67 71, -13), che lo precedeva di tre colpi dopo 54 buche.

E’ terminato al 31° posto con 279 (67 70 73 69, -1) Francesco Molinari, che non è riuscito ad aumentare il ritmo per risalire in graduatoria dopo il rallentamento nel terzo turno, mentre è stato costretto al ritiro Tiger Woods, vincitore di questa gara per ben otto volte, che ha accusato un nuovo infortunio alla schiena dopo aver eseguito un colpo da posizione piuttosto scomoda..

Ha perso la leadership mondiale in maniera rocambolesca l’australiano Adam Scott, al quale occorreva classificarsi entro i primi cinque per respingere l’attacco di McIlroy. Ha tenuto per tredici buche, con due birdie, navigando in quarta posizione, poi con tre inattesi bogey consecutivi (dalla 14ª alla 16ª) ha abdicato scivolando all’ottavo posto con 273 (69 68 65 71, -7).

Al terzo con 268 (-12) l’altro australiano Marc Leishman, rimasto costantemente a ridosso dei primi due, al quarto con 271 (-9) Patrick Reed, Keegan Bradley, l’inglese Justin Rose e il sudafricano Charl Schwartzel, all’ottavo, insieme a Scott, il nordirlandese Graeme McDowell, Rickie Fowler e Ryan Moore. Sono risaliti tardivamente Matt Kuchar, 12° con 274 (-6), e Phil Mickelson, 15° con 275 (-5), autore di un 62 (-8, con 10 birdie e due bogey) miglior punteggio di giornata. Alla pari con il mancino di San Diego anche Jim Furyk. Un colpo in più per l’inglese Lee Westwood e per lo svedese Henrik Stenson, 19.i con 276 (-4), e stesso punteggio di Molinari anche per Webb Simpson e per l’argentino Angel Cabrera. Non hanno mai dato segni tangibili della loro presenza Bubba Watson, 37° con 280 (par), Jordan Spieth, 49° con 285 (+5), gli inglesi Luke Donald, 50° con 286 (+6), e Ian Poulter, 52° con 287 (+7), e assolutamente deludenti il tedesco Martin Kaymer, 56° con 288 (+8) e il sudafricano Louis Oosthuizen, 61° con 290 (+10).

McIlroy è partito a manetta e ha operato il sorpasso con quattro birdie in cinque buche frastornando Garcia, che ci ha messo anche del suo con un bogey. Lo spagnolo, che non ha mai vinto quando ha iniziato il giro conclusivo con tre colpi di vantaggio, ha comunque recuperato i due di disavanzo prima del giro di boa, grazie all’unico bogey del nordirlandese (8ª) e al suo solo birdie (9ª). All’11ª McIlroy è tornato avanti con il quinto e ultimo birdie della serie per il 66 (-4) e Garcia ha alzato definitivamente bandiera bianca con un bogey alla 15ª (71, +1). Poi per il nordirlandese è stata festa grande quando Scott ha avuto uno dei suoi black out, che lo mandando fuori giri nei momenti meno opportuni e per i quali va famoso. Nel world ranking ora McIlroy conduce con 9,41 punti, seguito da Scott con 9,24 e da Garcia, salito in terza posizione con 7,78. In 43ª con 2,85 Francesco Molinari.

“Avevo detto che non mi sarei soffermato a godermi il successo nell’Open Championship – ha dichiarato McIlroy, secondo europeo a vincere il Bridgestone Invitational dopo l’irlandese Darren Clarke (2003) – ma che c’era ancora una parte importante di stagione da onorare. Sono davvero orgoglioso di quanto ho fatto questa settimana ed è stato bello venire in uno dei miei tornei preferiti e ottenere praticamente il massimo”.

Tiger Woods, che dopo una buona partenza con un birdie, aveva infilato due bogey e un doppio bogey, si è ritirato all’inizio della nona buca accusando spasmi alla schiena. Il problema è nato dopo un colpo eseguito a ridosso di un bunker, che sulle prime non sembrava aver lasciato conseguenze. Successivamente l’ex numero uno mondiale ha iniziato a camminare male e ha lasciato la gara dopo il tee shot alla nona buca visibilmente sofferente. “Quando ho eseguito il secondo colpo – ha detto – alla seconda buca sono scivolato nel bunker e da quel momento ho iniziato a sentire dolore nella parte bassa della schiena. Non ho idea di cosa sia successo. Se sarò in campo la prossima settimana? Non lo so, sto solo cercando di uscire di qui”. Una risonanza magnetica stabilirà l’entità dell’eventuale danno.

Francesco Molinari, dopo un birdie in avvio, ha proseguito con una sfilza di par fino al termine (69, -1). Un score un po’ curioso, ma lo è stato ancor di più il 70 (par) del secondo turno in cui ha infilato 18 par, siglando un cartellino molto raro a vedersi. Il risultato sicuramente non l’ha lasciato soddisfatto, anche alla luce del quinto posto occupato dopo 18 buche. Inoltre ha perso una buona opportunità in chiave Ryder Cup, ma ne avrà un’altra a iniziare da giovedì 7 agosto nell’US PGA Championship, il quarto major stagionale in programma al Valhalla GC di Louisville nel Kentucky.

PGA TOUR: GEOFF OGILVY TORNA AL SUCCESSO DOPO QUATTRO ANNI – L’australiano Geoff Ogilvy è tornato al successo dopo quattro anni nel PGA Tour imponendosi con 49 punti (16 7 12 14) nel Barracuda Championship, gara sui generis disputata sul percorso del Montreux G&CC, a Reno in Nevada. Infatti si è giocato con una formula stableford modificata per cui venivano assegnati otto punti per l’albatross, cinque per l’eagle, due per il birdie, nessuno per il par e si perdevano un punto per il bogey e tre per il doppio bogey o altro.

Il vincitore ha distaccato nettamente Justin Hicks, secondo con 44, Jonathan Byrd e John Huh, terzi con 37, l’australiano Rod Pampling, quinto con 36, Jason Allred e lo scozzese Martin Laird, sesti con 35.

Ogilvy, 37enne di Melbourne, aveva siglato sette titoli comprensivi di un major e di tre WGC tra il 2005 e il 2010 per poi quasi scomparire dalla scena. Dopo aver preso il comando nel terzo giro ha firmato l’ottava vittoria con 14 punti a chiudere nati da un eagle, cinque birdie e un bogey.

La gara, concomitante con il WGC Bridgestone Invitational, ha consentito agli esclusi dal grande giro di poter comunque giocare, ma ha offerto un montepremi di circa la metà più basso rispetto alla media: tre milioni di dollari dei quali $ 540.000 sono andati all’australiano.

AL GOLF FIUGGI TERME IL CAMPIONATO DI DOPPIO PGAI. DOMANI LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE – Il Golf Fiuggi Terme & Country Club ospiterà il Campionato di Doppio della PGA Italiana (13-14 settembre). Il torneo, giunto alla 22ª edizione, vedrà in campo quasi tutti i migliori professionisti iscritti all’associazione, compreso il presidente Costantino Rocca. Il grande campione bergamasco lo scorso mese di maggio è stato insignito dal Sindaco del Comune di Fiuggi, del titolo di “Ambasciatore di Fiuggi nel Mondo”, ma da circa tre anni era nato un rapporto di reciproca stima e fiducia che ha portato alla possibilità di organizzare l’evento. Si giocherà sulla distanza di 36 buche con formula quattro palle la migliore. La gara sarà preceduta venerdì 12 settembre da una pro am.

La conferenza stampa di presentazione si terrà domani, martedì 5 agosto, alle ore 11 presso la Sala Consiliare del Comune di Fiuggi (Piazza Trento e Trieste 1). Interverranno il sindaco della città Fabrizio Martini, il Consigliere delegato signora Sonia Terrinoni e Costantino Rocca.

NUTRITA PARTECIPAZIONE ITALIANA AL CAMPIONATO EUROPEO DILETTANTI – Sarà massiccia la presenza italiana all’International European Amateur Championship (6-9 agosto), ossia al Campionato Europeo Dilettanti che avrà luogo al The Duke’s St. Andrews, a Fife in Scozia. La squadra azzurra sarà formata da Filippo Campigli, Michele Cea, Enrico Di Nitto, Paolo Ferraris, Edoardo Raffaele Lipparelli, Guido Migliozzi, Riccardo Michelini, Renato Paratore, Lorenzo Scalise, Teodoro Soldati, Jacopo Vecchi Fossa e Federico Zucchetti. Partecipa a titolo individuale Filippo Zucchetti.

Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 54. Accederanno al quarto giro i primi 60 in graduatoria e i pari merito al 60° posto. Accompagna la squadra italiana l’allenatore Federico Bisazza.

ANNIKA INVITATIONAL EUROPE CON SEI AZZURRE – Sei giocatrici faranno parte della formazione ufficiale azzurra che prende parte all’Annika Invitational Europe (5-7 agosto), in programma sul tracciato del Forsgårdens Golfklubb, a Kungsbacka in Svezia. Sono Amber Lee Svendsen, Federica Torre, Alessia Nobilio, Angelica Moresco, Karla Camila Vigliotta ed Emilie Alba Paltrinieri, reduce dal successo nell’English Girls U13 Open a fine luglio. Accompagna il team Valentina De Simoni.

L’Annika Invitational, che prevede una serie di eventi su scala mondiale, è stato ideato e realizzato dalla grande campionessa Annika Sorenstam, dominatrice indiscussa della scena mondiale per oltre un decennio e ritiratasi dall’attività nel 2008, a trentotto anni, per dedicarsi alla famiglia. Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche. La vincitrice riceverà un invito per disputare l’Helsingborg Open (4-7 settembre), gara in terra svedese del Ladies European Tour, mentre le prime tre saranno ammesse all’Annika Invitatonal USA 2015, purché non abbiano compiuto 19 anni entro l’ultimo giorno di svolgimento dell’evento.

QUARTETTO ITALIANO AL REID TROPHY – Pietro Bovari, Andrea Ferraris, Riccardo Leo e Andrea Romano compongono il quartetto ufficiale azzurro impegnato nel English Boys Under 14 Open Amateur Stroke Play Championship/Reid Trophy (5-7 agosto), che si svolge all’Enville Golf Club, nella cittadina da cui il circolo prende il nome dei pressi di Birmingham in Inghilterra. Accompagna gli azzurri l’allenatore Gianluca Baruffaldi. La gara si dipana sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che promuoverà al turno finale i primi 70 classificati e i pari merito al 70° posto.

Ufficio Stampa FIG