Ritorna dopo due anni di assenza dalla Alutto “uno che è cresciuto un bel po’” come si usa dire fra i giovani di oggi. Uno che tre anni or sono, sempre in DNC, dimostrò che aver contato sulla sua crescita aveva decisamente un suo perché. Uno che ha visione di gioco e quando serve punti nelle mani. Diamo quindi il ben ritornato a Tobia Venturi
Nella vita di ogni giorno sei? Sono uno studente di Giurisprudenza al 5 anno. Cosa ti ha riportato a “casa”? Casa è sempre casa. Niente di meglio. Il mio ambiente la mia palestra, lo staff di sempre e gente a cui voglio bene e che mi vuole bene! Mi ha riportato a “casa” tutto questo e la voglia di tornare a giocare un campionato prestigioso come la C1.
Nei due anni di assenza come ti sei trovato? I due anni trascorsi sono stati esperienza pura anche se completamente diversi l’uno dall’altro. In Ghepard è stato un anno difficile a risultati ma un buon gruppo, l’anno appena finito ad Altedo è stato super, un grandissimo gruppo di non solo compagni ma anche amici e un ottimo staff, avendo anche raggiunto risultati importanti personali e di squadra. Mi sono divertito insomma.
In cosa credi si sia perfezionato il tuo gioco? Gli anni passati ripeto sono stati molto diversi, l’ultimo anno sono stato più “playmaker” e ho provato a gestire un po’ il gioco, l’anno prima ho preso più tiri dal campo, sicuramente ho molta più esperienza data anche dal fatto che ho giocato con giocatori senior da cui ho cercato di carpire il più possibile.
Cosa ti ha domandato Federico Gatti, il tuo nuovo coach? Per quel che riguarda La nuova stagione Federico mi ha fatto un’ottima impressione e mi ha chiesto di gestire il gioco e di comportarmi in campo come un playmaker.
Auguri quindi a Tobia per i suoi studi e un sincero in bocca al lupo per la stagione entrante ovviamente in “cabina di regia”.

Ufficio Stampa