A volte ritornano. Romina Sbrescia, classe ’87, torna ai vecchi amori. Quello per il calcio e quello per l’Imolese femminile. Un ritorno di una giocatrice talentuosa che potrà dare molto alla causa della formazione allenata da mister Luigi Tadei. Facciamo due chiacchiere con lei.

Come si è evoluto questo ritorno di fiamma?

“E’ facile quando si ha la passione dentro di sé. Non ci si può far niente e, comunque sia, quando sono andata a fare il torneo a Martorano con le giovani ragazze dell’Imolese mi si è accesa la fiamma. Grazie a loro della bella compagnia”.

Cosa hai fatto nel periodo in cui non sei stata all’Imolese?

“Mi sono dedicata al lavoro, uscivo con gli amici ed ero felicemente impegnata nella vita sentimentale di coppia. Quindi non sentivo tanto la mancanza del calcio”.

Perché sei tornata?

“Sinceramente sono tornata per motivi personali e perché ho ritrovato gli stimoli giusti per divertirmi e giocare con gioia dando il meglio di me stessa”.

Quale progetto ti ha prospettato la società?

“Di avere in squadra ragazze giovani e con una gran voglia di crescere ripartendo da zero, lavorando sodo e divertendoci”.

Quali gli obiettivi?

“Gli obbiettivi sono sempre quelli, fare un buon campionato e stare più in alto possibile”.

Cosa puoi dare alla squadra?

“Alla squadra spero di dare il meglio di me e di non deludere nessuno. Tutto sta nella mia forma, speriamo bene”.

Aggiungi qualcosa?

“Sono felicissima di poter finalmente giocare con ragazze che ho visto crescere nell’under 19 e che soprattutto hanno un gran talento. Sono veramente orgogliosa di giocare insieme a loro. Sarà un bel campionato, molto meglio di quello scorso”.

Mirko Melandri

Ufficio Stampa Imolese femminile acfd