Atmosfere medioevali, arte, musica, tradizione, cultura, storia: cresce l’attesa per la trentaseiesima edizione del Palio di Feltre, in programma l’1, 2 e 3 agosto, in una delle cittadine più suggestive dell’area dolomitica. La manifestazione, che richiama ogni anno migliaia di appassionati da tutta Italia, è ricca di eventi. Quattro le prove valide per l’assegnazione del titolo, che si svolgeranno tra sabato e domenica: tiro con l’arco, staffetta, tiro alla fune e gara dei cavalli. In questi stessi giorni il centro storico sarà animato dal mercatino medioevale, da spettacoli itineranti, da un concerto rinascimentale, dalla sfilata e dallo spettacolo degli Sbandieratori della Città di Feltre.

Le origini. Le origini della manifestazione risalgono al XIV secolo, prima per ricordare la data in cui Feltre era entrata a far parte dei dominï del Duca di Milano Giangaleazzo Visconti, poi per celebrare il giorno in cui la città si diede alla Serenissima, con una solenne processione di tutti gli ordini della città, del clero, delle autorità civili e religiose verso la chiesa maggiore. Già allora, riferiscono gli storici, si parlava di premi e di corse con i cavalli. Ma dal 1979, anno in cui rivive l’evento storico del Palio di Feltre, sino al 1985, i primi Palii si svolgono senza la gara dei cavalli, introdotta solo qualche anno più tardi, per la mancanza di un’area adatta per una corsa equestre. E’ infatti nel 1985, in occasione delle Universiadi a Belluno, che Feltre beneficia degli interventi per strutture sportive che permetto la realizzazione, in Prà del Moro, della struttura per la corsa di cavalli.

La corsa dei cavalli. Delle quattro prove è proprio la corsa equestre ad essere la più attesa e spettacolare. Al Palio di Feltre corrono infatti i più conosciuti fantini nell’ambito paliesco. Molti di questi hanno corso o corrono tutt’ora al Palio di Siena: il grande Aceto ha corso a Feltre nel 1996 per il Quartiere Duomo, poi Pusceddu, Donatini, Mari, Ballestreros, Canu, il Pes, Farnetani, giusto per citarne alcuni. Recentemente Silvano Mulas nel 2009 ha vinto a luglio il Palio di Siena poi ha corso il Palio di Feltre con il Duomo. I cavalli mezzo-sangue che corrono al Palio di Feltre provengono dagli stessi allevamenti che forniscono la corsa del Campo a Siena. Nel 2009 Istriceddu montato da Chiti per il Port’Oria ha poi vinto il Palio successivo a Siena. I “mossieri” che si sono succeduti negli anni al Palio di Feltre sono tutti dei professionisti del settore: Amos Cisi, Corbelli, per molti anni Bircolotti, e attualmente dal 2009 Gennaro Milone.

La città. Feltre vanta uno dei centri storici più suggestivi della provincia bellunese. Si trova ai piedi delle Dolomiti, patrimonio dell’Umanità. La parte più antica della città sta arrampicata sul Colle delle Capre: è un gomitolo di strade su cui si affacciano vecchie case eleganti, decorate di affreschi e finestre alla veneziana. Si può salire verso piazza Maggiore, su fino al vecchio castello di Alboino, da una delle tre porte antiche o seguendo il tracciato sinuoso delle vecchie scalette. Tanti i monumenti da visitare: la sala degli Stemmi, il teatro de la Sena, i palazzetti Cingolani, la concattedrale di san Pietro Apostolo, le fontane Lombardesche, i palazzi nobiliari con le facciate silenziose e raffinate e le sale e i soffitti da film d’epoca.

AIT DOLOMITI – Ufficio Stampa