GOLF – EUROTOUR: SCOTTISH OPEN A JUSTIN ROSE, OTTIMO MATTEO MANASSERO (4°)

Matteo Manassero si è reso autore di una grande prova classificandosi quarto con 274 colpi (69 72 68 65, -10) nell’Aberdeen Asset Management Scottish Open, torneo dell’European Tour terminato al Royal Aberdeen (par 71) di Aberdeen in Scozia e vinto da Justin Rose con 268 (69 68 66 65, -16).

Il 34enne inglese nato a Johannesburg in Sudafrica, ha preceduto di due colpi il brillante svedese Kristoffer Broberg (270, -14), l’unico che ha provato ad opporglisi con una certa efficacia e che, comunque, si è guadagnato uno dei tre posti il palio per il field del 143° Open Championship, terzo major stagionale che avrà luogo al Royal Liverpool da giovedì 17 luglio a domenica 20.

In terza posizione con 273 (-11) lo scozzese Marc Warren, che aveva iniziato il turno in vetta insieme a Rose, in quarta, con Manassero, l’altro scozzese Stephen Gallacher, l’irlandese Shane Lowry e l’inglese Tyrrell Hatton, che si è assicurato il secondo pass per il major, mentre il terzo è andato allo scozzese Scott Jamieson, ottavo con 275 (-9) alla pari con lo statunitense Rickie Fowler e con lo svedese Robert Karlsson.

L’americano Phil Mickelson, campione uscente che difenderà il titolo anche a Liverpool, si è fermato all’11° posto con 276 (-6), tuttavia dopo qualche incertezza si è espresso con un 65 (-6) di buon auspicio per il prossimo impegno. Stesso score totale per lo spagnolo Pablo Larrazabal, un colpo in più per l’inglese Paul Casey e per il nordirlandese Rory McIlroy, leader dopo un giro e poi in discesa, 14.i con 277 (-7), e 16ª piazza per l’inglese Luke Donald con 278 (-6). Non hanno brillato l’irlandese Padraig Harrington, 27° con 281 (-3), il sudafricano Ernie Els, 41° con 283 (-1), il thailandese Thongchai Jaidee, 48° con 284 (par), e l’iberico Alvaro Quiros, 64° con 287 (+3).

Rose, al quinto alloro nel circuito e nel cui palmares figurano anche quattro successi nel PGA Tour oltre a un major (US Open, 2013) e a titolo WGC (Cadillac Championship, 2012), è partito molto forte con cinque birdie sulle prime nove buche, poi ha controllato la situazione con un altro birdie per il 65 (-6). La vittoria gli ha fruttato 627.020 euro (montepremi di 3.780.000 euro). Broberg ha tenuto, ma ha dovuto rendergli un colpo con un 66 (-5) dopo sei birdie e un bogey. Il miglior punteggio lo ha realizzato Stephen Gallacher con un 63 (-8) dovuto a nove birdie e a un bogey. Manassero ha iniziato il torneo al 13° posto, poi è sceso al 19°, quindi con due giri in 68 (-3) e in 65 è arrivato al quarto, passando per il decimo. Nel 65 di giornata sei birdie di cui quattro nella prima parte del tracciato.

Non hanno superato il taglio, caduto a 144 (+2) Edoardo Molinari, 91° con 146 (75 71, +4), Francesco Molinari, 104° con 147 (74 73, +5), e Marco Crespi, 134° con 150 (75 75, +8), mentre è stato costretto al ritiro dopo 11 buche del secondo turno Andrea Pavan, che era 40° dopo un giro.

RICOH WOMENS BRITISH OPEN: MO MARTIN A SORPRESA, GIULIA SERGAS 21ª, DIANA LUNA 54ª – Finale veramente a sorpresa e successo inatteso di Mo Martin con 287 colpi (69 69 77 72, -1) nel Ricoh Womens British Open, il terzo dei cinque major stagionali femminili svoltosi sul percorso del Royal Birkdale Golf Club (par 72), a Southport in Inghilterra e dove Giulia Sergas ha ottenuto un apprezzabile 21° posto con 295 (76 73 72 74, +7). Al 54° con 302 (76 72 75 79, +14) Diana Luna, l’altra italiana in gara.

Melissa Linda Martin, della Mo, 32enne di Pasadena con tre vittorie nel Future Tour (attualmente divenuto Symetra Tour), in una giornata in cui il forte vento ha condizionato pesantemente il gioco, è riuscita a mantenersi nel 72 del par in maniera rocambolesca, perché dopo un birdie e tre bogey ha concluso la sua corsa, iniziata dal settimo posto, con un eagle, fissando l’asticella appunto a 287 e andandosene in club house a seguire gli eventi. Era stata già leader dopo il secondo giro, ma con il 77 (+5) nel terzo e il conseguente scivolone aveva perso credito. E del resto essendo solo al secondo anno di LPGA Tour e senza titoli nel circuito era difficile pronosticarla vincitrice di un major. Hanno provato a superarla fino all’ultimo, per la verità, la cinese Shanshan Feng e la norvegese Suzann Pettersen che pur con parecchie difficoltà sottolineate dal comune 75 (+5), sono arrivate a un passo dal playoff (288, par).

La coreana Inbee Park, in vetta dopo tre turni, è affondata con un 77 (+5) finendo al quarto posto con 289 (+1) e altre pretendenti al successo sono rimaste in ombra. Hanno concluso in quinta posizione con 291 (+3) Jessica Korda, Angela Standord, la coreana Eun-Hee Ji e la paraguaiana Julieta Granada e in nona con 292 (+4) Marina Alex, l’inglese Laura Davies e la coreana Sun-Ju Ahn. Mai al proscenio Paula Creamer, 21ª come la Sergas, la neozelandese Lydia Ko e la coreana Jiyai Shin, 29.e con 297 (+9), la giapponese Ai Miyazato, 45ª con 300 (+12), e Lexi Thompson, alla pari con la Luna.

La Pettersen ha provato a recuperare alzando i ritmi in extremis, ma due birdie a chiudere non sono bastati, perché in precedenza aveva fatto qualche danno con due bogey e due doppi bogey a fronte di un solo birdie. La Feng è partita male con quattro bogey e due birdie in sette buche e nel momento di accelerare ha trovato un altro bogey alla 16ª, che ha dato praticamente via libera alla Martin. La Park è rimasta a galla fino alla buca 13, sia pure con soli due birdie a fronte di tre bogey e un doppio bogey, poi ha alzato bandiera bianca con altri due bogey (14ª e 18ª).

La Sergas ha fatto una gara tutta in rimonta iniziando dal 64° posto e poi passando per il 49° e per il 38°. Ha messo insieme un buon 74 (+2), date le condizioni meteorologiche, con quattro birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Non si è mai disunita neanche quando ha iniziato il terzo giro con un quintuplo bogey, che poi ha recuperato per intero finendo con il 72 del par. Sono i frutti del lavoro che sta svolgendo a Phoenix con l’équipe di Par 54 curando molto sull’aspetto psicologico. Anche Dana Luna è partita dalla 64ª posizione, poi è risalita in 34ª, ma poi ha perso terreno concludendo con un 79 (+7) dovuto a due birdie, sette bogey e un doppio bogey. La Martin ha percepito 474.575 dollari su un montepremi di tre milioni di dollari.

CHALLENGE TOUR: SECONDO TITOLO PER ANDREW McARTHUR, 18° NICOLÒ RAVANO– Lo scozzese Andrew McArthur ha fatto corsa di testa e ha vinto meritatamente con 267 colpi (65 66 68 68, -21) il D+D Real Slovakia Challenge, torneo del Challenge Tour disputato al Penati Golf Resort (par 72) di Senica in Slovacchia. Ha recuperato quattro posizioni Nicolò Ravano, 18° con 277 (70 66 72 69, -11), ne ha guadagnate ventitre Niccolò Quintarelli, 29° con 279 (70 71 72 66, -9) alla pari con Alessandro Tadini (279 – 70 67 72 70) ed è rimasto in retrovia Matteo Delpodio, 60° con 286 (69 69 76 72, -2).

McArthur, 35enne di Lanark, ha firmato il secondo titolo nel circuito, a distanza di sei anni dal primo, distaccando di due colpi l’inglese Sam Hutsby (269, -19) e di tre il gallese Oliver Farr (270 , -18). Al quarto posto con 271 (-17) lo spagnolo Alvaro Velasco, al quinto con 272 (-16) l’altro iberico Pedro Oriol e l’inglese Robert Coles.

Il vincitore, che ha ricevuto un assegno di 25.600 euro su un montepremi di 160.000 euro, ha iniziato con due birdie che hanno messo subito in difficoltà gli inseguitori e poi ha proseguito senza tentennamenti siglando altri due birdie per il 68 (-4) risolutore. Ravano ha girato in 69 (-3) colpi, buon punteggio ottenuto però con una specie di altalena fatta di un eagle, cinque birdie, un bogey e un triplo bogey. Per Quintarelli un 66 (-6) con sette birdie e un bogey, per Tadini un 70 (-2) con un eagle, due birdie e due bogey e per Delpodio un 72 (par) con sei birdie, tre bogey e un triplo bogey. Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 82° con 144 (70 74, par), Domenico Geminiani, 139° con 153 (74 79, +9), e Andrea Perrino, 148° con 160 (84 76, +16).

PGA TOUR: NEL JOHN DEERE CLASSIC SALE IN VETTA BRIAN HARMAN – Brian Harman è il nuovo leader con 196 colpi (63 68 65, -17) del John Deere Classic (PGA Tour), che si conclude sul tracciato del TPC Deere Run (par 71), a Silvis nell’Illinois.

Il 27enne di Savannah (Georgia) ha l’occasione per andare a segno nel terzo anno di circuito, dove ha avuto poche soddisfazioni, ma dovrà gestire un vantaggio molto esiguo e guardarsi da avversari piuttosto pericolosi come Steve Stricker, secondo a un colpo (197, -16). Al terzo posto con 198 (-15) Scott Brown, al quarto con 199 (-14), e in corsa anche loro per il titolo, il sudafricano Tim Clark, Jerry Kelly, Zach Johnson e William McGirt, gli ultimi due in vetta dopo due giri. Qualche chance anche per Ryan Moore, Johnson Wagner e per il venezuelano Jhonattan Vegas, ottavi con 200 (-13), e fuori gioco, salvo miracoli, David Toms e Jordan Spieth, 14.i con 202 (-11). A metà classifica il colombiano Camilo Villegas, 35° con 206 (-7), in bassa il sudafricano Retief Goosen, 62° con 209 (-4).

Harman ha chiuso in 65 (-6) colpi con due eagle, quattro birdie e due bogey, Stricker in 64 (-7) con otto birdie e un bogey e Brown in 61 (-10), miglior score di giornata, con dieci birdie. Il montepremi è di 4.700.000 dollari dei quali 846.000 dollari gratificheranno il vincitore.

DUE AZZURRI AL JUNIOR OPEN CHAMPIONSHIP – Angelica Moresco e Teodoro Soldati difendono i colori azzurri nel Junior Open Championship (14-16 luglio, 54 buche), il prestigioso torneo giovanile riservato agli Under 16 in programma al West Lancashire Golf Club, nei pressi di Liverpool in Inghilterra, con la partecipazione di 123 concorrenti in rappresentanza di ben 75 nazioni.

La gara vanta un albo d’oro ricco di giovani che poi sono diventati campioni quali Sergio Garcia, vincitore della prima edizione nel 1994, Francesco Molinari, Nicolas Colsaerts, Camilo Villegas, Paula Creamer e Patrick Reed, per citarne alcuni. Lo scorso anno Renato Paratore (220 colpi) si è classificato secondo assoluto, e primo dei ragazzi, nella classifica unica in cui ha prevalso la giapponese Asuka Kashiwabara (206).

BIARRITZ CUP: LORENZO SCALISE SCENDE AL 20° POSTO – Lorenzo Scalise è scivolato dal sesto al 20° posto con 205 colpi (68 66 71, +2) nella Biarritz Cup, che termina con la disputa del quarto giro sul percorso del Golf de Biarritz-le Phare (par 69), a Biarritz in Francia. Praticamente stabile Michele Cea, 47° con 210 (71 69 70, +3), mentre dopo 36 buche non sono entrati tra i 60 ammessi ai due turni finali Alexander Matlari, 75° con 144 (70 74, +6), e Giacomo Garbin, 97° con 148 (70 78, +10).

Ha continuato la sua corsa di testa il francese Antoine Rozner (194 – 59 67 68, -13) che ha mantenuto inalterati i cinque colpi di vantaggio sui primi inseguitori, i connazionali Stanislas Gautier e Jeremy Gandon, lo spagnolo Alejandro Del Rey e l’inglese Daniel Brown (199, -8). Al sesto posto con 200 (-7) i transalpini Enzo Perez, Teremoana Beaucousin, Thomas Faucher e Romain Langasque.

Nella Nations Cup ha prevalso la Francia (Kenny Subregis/Teremoana Beaucousin) con 334 colpi, davanti all’Inghilterra (341), alla Danimarca (344) e all’Italia (346), rappresentata da Scalise e Garbin, team ufficiale azzurro.

RACE TO OPEN D’ITALIA PRO AM: IL TERZETTO VINCENTE – Al Golf Nazionale Maria Petrosillo (Feudo Montalto), Paolo Alberto Foresta (Miglianico) e Shon Wagner (Il Bosco) hanno vinto le rispettive categorie nella finale della prima edizione della Race to Open d’Italia Pro Am e hanno acquisito il diritto a partecipare alla Pro Am che anticiperà il 71° Open d’Italia in programma il prossimo 27 agosto al Circolo Golf Torino.

La gara si è svolta con formula stableford e vi hanno preso parte i vincitori (primo classificato netto e primo classificato lordo) della Gare di Qualifica, disputatesi in 77 circoli dislocati in tutta Italia.

In prima categoria Maria Petrosillo ha prevalso con 38 punti davanti Leonardo Fraccascia (Riva dei Tessali) con 35. In seconda ha guadagnato il viaggio a Torino con uno score di 36 Paolo Alberto Foresta, che ha avuto la meglio su Fabrizio Boeri (Vigevano), stesso score, ma penalizzato dalle norme FIG, e in terza Shon Wagner ha ottenuto il miglior punteggio assoluto con 40, lasciando a quattro punti Angela Nervoso (San Michele). I premi speciali sono andati a Filippo Ronconi (Rimini Verucchio) primo lordo, a Francesco Pelliccioni (Fioranello) primo seniores e a Giorgia Vegli (Montebelluna) prima lady.

Ufficio Stampa FIG