Il successo 63 a 57 nell’ultima partita contro i padroni di casa coreani regala il secondo miglior risultato nella storia
Si chiude con una bella vittoria contro i padroni di casa della Corea del Sud il Mondiale di basket in carrozzina della Nazionale italiana. Gli azzurri vincono 63 a 57 la finale per il quinto posto, ottenendo il secondo miglior risultato della storia del basket in carrozzina italiano, dopo il quarto posto del 2010, giusto premio per un gruppo che ha disputato un Campionato del Mondo al di là di qualsiasi aspettativa e pronostico.

Non era facile approcciare la partita con la sorprendente Corea del Sud dopo la dura sconfitta di ieri subita contro la Spagna nei quarti di finale, eppure gli azzurri hanno saputo ritrovare le giuste energie mentali e fisiche per chiudere alla grande questo Mondiale. E’ il capitano Matteo Cavagnini a trascinare la squadra nella prima frazione, con 12 pesanti punti e 5 rimbalzi; ma determinanti anche Fabio Raimondi (eccezionale il suo secondo tempo e 15 i suoi punti alla fine) e il solito Ahmed Raourahi, tra i più continui per tutto il torneo. La partita è rimasta in equilibrio fino agli ultimi due minuti, quando l’Italia ha piazzato il decisivo parziale di 9 a 0.
Il quinto posto nel Mondiale è una conferma dei progressi di un gruppo che, dopo aver fallito l’appuntamento delle Paralimpiadi di Londra 2012, è stato capace di ripartire, prima ottenendo la qualificazione con il buon Europeo della scorsa estate e poi tornando nell’Elite del basket in carrozzina mondiale con questo risultato. Ora l’obiettivo è l’Europeo di Worcester dell’agosto 2015, che assegnerà i posti per la Paralimpiade di Rio 2016.
Soddisfatto il presidente federale Fernando Zappile, al seguito della spedizione azzurra in Corea del Sud: œSiamo contenti di aver riacceso un po’ di spirito patriottico nei tanti tifosi che ci hanno seguito dall’Italia. I ragazzi hanno giocato con il cuore per tutto il torneo e questo quinto posto è un grande risultato. Un ringraziamento a loro e a tutto lo staff che ha lavorato intensamente per arrivare fino a qui.

Nella foto La gioia del gruppo azzurro
Ufficio Comunicazione FIPIC