Scudetto alla Luparense, ma la favola è appena iniziata

Il sogno finisce solo a tre minuti dalla sirena che chiude una stagione magica. L’Acqua&Sapone Emmegross cede alla Luparense (3-5) dopo una serie di finali faticosa ma piena di momenti da ricordare. Un roster lungo e ricco di esperienza la spunta su quello di Bellarte, arrivato al gran galà con i cerotti e meno brillante delle precedenti tappe dei play off. Scudetto ai veneti, ma nella bacheca nerazzurra c’è una Coppa Italia che certifica l’ingresso nell’Olimpo del futsal italiano. E che grida già voglia di rivincita, nei prossimi mesi, per la Supercoppa.

Pubblico da record. Il Palaroma è completamente stracolmo già un’ora prima della gara. Oltre duemila tifosi, più forti del caldo afoso e dell’orario quasi lavorativo, si affrettano a riempire gli spalti e colorarli di nerazzurro. Questa partita si gioca anche fuori dal campo. E, almeno lì, è vinta in partenza: di sostenitori veneti c’è una striscia quasi impercettibile. Il cuore del Palaroma batte solo per i ragazzi di Bellarte, sostenuto anche dai suoi concittadini di Ruvo di Puglia con il loro striscione e le t shirt dedicate. Batte talmente forte che sembra un uragano, che fa tremare la terra e i polsi di Putano e compagni fin dal riscaldamento.

Primo tempo. Al grande appuntamento mancano due protagonisti di questi play off, Caetano e Bertoni, ko per infortunio. Si parte con una grande parata di Mammarella al 1’, e si gioca subito su ritmi frenetici. Basta un minimo contattato per incendiare gli animi in campo. Al 3’ è ancora decisivo. La squadra di casa è troppo nervosa e non gestisce bene il pallone, concedendo troppo a Honorio e compagni. Lo svantaggio iniziale, firmato dal tiro dal limite di Canal, è un avvertimento per il prosieguo della partita. Al 4’ ancora pericoli, Mammarella salva su Caputo. Dopo 6’10’’ Murilo manca il pari da buona posizione. Ansiosi di voler pareggiare, Leitao e compagni perdono troppi palloni, anche nei passaggi più elementari. E rischiano: 15’, Waltinho manca il raddoppio, un minuto dopo Leitao fuori di poco. Il predominio del campo è tutto nerazzurro, con gli ospiti chiusi a riccio davanti a Putano, ma manca lucidità nei metri finali. Sprecati alcuni spunti isolati, Murilo e compagni vengono puniti dall’ennesima ripartenza veneta. Waltinho mette solo firma per il due a zero, che gela il palazzetto a pochi secondi dalla sirena. Ancora una volta, ci vuole un’impresa memorabile.

Secondo tempo. La squadra di Bellarte riparte riproponendo lo stesso copione, il peso del doppio svantaggio rende tutto più difficile. Figurarsi dopo la ripartenza lampo che porta ancora una volta Waltinho al gol dello 0-3, dopo 4’. C’è solo una strada per rimettere in piedi questa serata: il portiere di movimento. E tocca a Coco Schmitt. Ed è subito un’altra partita: il fraseggio porta in pochi secondi al gol di Cuzzolino, al 6’. E’ ancora lunga. Il Palaroma esplode di gioia, e quasi viene giù quando ancora l’argentino dal piede fatato firma il 2-3 all’8’ con un tiro di punta da fuori. Ora ogni tocco di palla dei Lupi è accompagnato da fischi assordanti, e ogni palla nerazzurra è un tripudio di applausi. Il pareggio viene sfiorato due volte in pochi minuti prima dell’ultimo quarto di gara. Ma il film della partita adesso è un altro. Cambia solo il nome del portiere di movimento, che è Cuzzolino quando arriva il pareggio meritato, con una deviazione di Taborda nella propria porta. Si gioca in duemila più cinque, contro il quintetto di Colini. A 6’ dalla fine, Bellarte chiama un time out per dare ai suoi le ultime direttive per cercare di scardinare definitivamente il fortino della Luparense. L’esperienza dei veneti è tanta e aiuta a reggere nella burrasca. Con l’aiuto dei direttori di gara, che a 4’ dalla fine non fischiano la spinta su Calderolli lanciato a rete e favoriscono la ripartenza avversaria che termina con il tiro di Canal, di nuovo sporcato da Murilo alle spalle di Mammarella. Si torna a giocare alla disperata, ma stavolta la lucidità viene meno. Canal ne approfitta rubando palla e segnando nella porta vuota il quinto gol. Su un’altra palla persa in attacco, riparte Nora e il suo tiro viene deviato da Coco Schmitt fuori dall’area. Per un arbitro è un tocco di petto, per un altro è di mano: rosso diretto a 2’ dalla sirena. Nonostante l’inferiorità, i nerazzurri chiudono in attacco, guadagnandosi una meritata ovazione. Vince l’esperienza, ma questa squadra e questa società non hanno paura di volare. Nell’elite del calcio, il club dei Barbarossa ormai è una realtà.

ACQUA&SAPONE EMMEGROSS – LUPARENSE 3-5 (pt 0-2)

ACQUA&SAPONE EMMEGROSS: Mammarella, Chaguinha, Leitao, Egea, Cuzzolino, Calderolli, Zanchetta, Scordella, Murilo, Coco Schmitt, Montefalcone, Di Matteo. All. Bellarte.

LUPARENSE: Putano, Ercolessi, Nora, Follador, Caputo, Baron, Honorio, Merlim, Canal, Taborda, Waltinho, Morassi. All. Colini.

ARBITRI: Malfer (Rovereto), Gelonese (Milano), Fratangeli (Frosinone). Crono Di Padova (Termoli).

MARCATORI: nel pt 3’13’’ Canal (L), 19’39’’ Waltinho (L); nel st 4’22’’ Waltinho (L), 6’18’’ e 8’ 12’’ Cuzzolino (A), 11’36’’ Taborda (L, autorete), 15’55’’ Murilo (A, autorete), 17’15’’ Canal (L).

NOTE: espulsi Scordella (A) al 15’st per proteste, Coco Schmitt (A) per fallo di mano; ammoniti Merlim (L), Caputo (L), Scordella (A), Taborda (L).

Ufficio stampa e comunicazione

AcquaeSapone Calcio a 5

Orlando D’Angelo