FESTA DELLLA MONTAGNA resoconto della tre giorni
SPORT, CULTURA, TRADIZIONE

Uno straordinario successo e tantissima soddisfazione per la Festa della Montagna, che dal 23 al 25 maggio ha invaso il centro di Novara trasformandolo in un alpeggio pieno di attività e passione per tutto ciò che fa montagna. Sport, cultura e tradizione sono stati gli elementi principali di una manifestazione che ha saputo coinvolgere tutta la cittadinanza con il grande amore per la montagna, espresso dal Cai, il Club Alpino Italiano, organizzatore dell’evento, che ha festeggiato in questa occasione tre importanti anniversari, ovvero il 50esimo del Raggruppamento Parete Est Monte Rosa, del 90esimo della sezione di Novara e del 150esimo del Cai Nazionale. Scopo del Cai è l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale. Il Cai ha voluto festeggiare la sua storia con tutti, perché le montagne sono cerniere di relazione tra i popoli, orizzonti a 360° e non barriere. Un Club per tutti e di tutti coloro che hanno e sentono un particolare trasporto, inteso come “valore” in una unica formidabile matrice: il comune amore per ”l’Alpe”, nel senso della montagna in tutti i suoi aspetti. Sono stati tre giorni all’insegna dei festeggiamenti, con eventi, conferenze, rassegne distribuite nelle vie e nelle piazze del centro cittadino.
L’evento si è aperto nel pomeriggio di Venerdì 23 maggio nella cornice dell’Arengo del Broletto con una cerimonia di inaugurazione alla presenza del sindaco Andrea Ballarè, del presidente nazionale CAI Umberto Martini, del presidente della sezione CAI di Novara Boris Cerovac e dei 17 presidenti delle sezioni CAI del VCO, seguito dallo spettacolo teatrale del gruppo folkloristico femminile Arsciol formiche rosse di Vagna (Domodossola) in piazza Duomo, seguito in serata dallo spettacolo “Due amori. Storia di Renato Casarotto” sulla vita dell’alpinista vicentino presentato dal Teatro Minimo di Ardesio (BG) ha intrattenuto il pubblico in piazza Duomo, mentre nella Chiesa della Madonna del Rosario, nota per avere un’acustica perfetta per i cori, il Maestro Sergio Ferrara ha diretto il concerto del Coro CAI “Città di Novara” e il Coro NOUVELLE HARMONIE di Aosta.

Sabato 24 maggio la sfilata con gli stendardi delle 17 sezioni CAI, accompagnati dal gruppo culturale di tradizione Walser di Macugnaga, è partita da piazza Matteotti con le autorità e la Banda di Cameri per raggiungere il Duomo, dove il vescovo mons. Franco Giulio Brambilla ha celebrato la Messa. Nel pomeriggio si è svolto il CONTEST di STREET BOULDER-ARRAMPICATA URBANA, che ha invaso il centro e permesso a più di 60 partecipanti di arrampicare i muri di palazzi storici novaresi. Nella Chiesa della Madonna del Rosario si è poi tenuto il concerto del Coro Novaria “Noi siamo le Montagne. Canti da parte delle donne” diretto dal Maestro Mauro Trombetta, mentre da piazza Martirti è partito lo spettacolo itinerante di Corni delle Alpi a cura del gruppo Ensemble du Grand Combin di Aosta, che con le spettacolari dimensioni dei loro strumenti hanno incantato i presenti. In piazza Duomo l’alpino Mario Maffi ha presentato il suo libro “1957. Un alpino alla scoperta delle Foibe”, inchiodando alle sedie il pubblico con la forza del suo intervento. Sabato sera centinaia di persone hanno assistito alla conferenza di Hervé Barmasse, alpinista e guida alpina di fama internazionale, che ha anche proiettato il suo pluripremiato il film alpinistico “Non così lontano”, dopo aver raccontato le sue splendide avventure alpinistiche.

Domenica 25 maggio, il gruppo Walser della Val Formazza- Walserverein Pomatt, ha cantato e ballato da piazza Martiri fino a Piazza Duomo, raccogliendo una pioggia di applausi, seguiti dalla conferenza del fotografo Lorenzo di Nozzi, che ha presentato il suo bellissimo lavoro fotografico raccolto nel libro “Valsesia-Volti d’Alpeggio”, un documento fotografico sulle comunità di tradizione Walser, insieme alla poetessa formazzina Anna Maria Bacher, “ospite” con le sue poesie nel libro. Subito dopo il giornalista Renzo Bassi ha presentati il suo albo a fumetti il “Campanile di Valmontanaia”, esempio raro di graphic novel sul mondo dell’alpinismo. Nel pomeriggio piazza Duomo ha ospitato numerose conferenze: “l’uomo con le ali” Oliviero Bellinzani, ha parlato della sua esperienza di alpinista del club dei 4000 con una gamba sola, seguito dall’intervento sulla Montagnaterapia del Dipartimento di salute mentale della Asl di Novara. L’associazione A.D.I.Q (Alpinisti diabetici in Quota), rappresentata da Paolo Cristofoletti e Mattia Tanza, ha presentato il progetto educativo che, attraverso l’alpinismo, promuove l’attività motoria tra chi convive con il diabete, seguiti poi dalla scrittrice e poetessa Paola Loreto, che ha presentato il proprio libro “In quota con sfrontato timore” delle Edizioni Interlinea, leggendone alcuni brani e rispondendo ad alcune domande. A conclusione del ciclo di conferenze sono state presentate la mostra di “Cantieri in alta quota”, seguito dal Corpo Forestale dello Stato che ha illustrato i temi del rapporto uomo-natura nel corso della storia, sul ritorno del lupo in Piemonte, sul Parco Nazionale della Valgrande, sull’organizzazione del servizio Antincendio boschivo. In chiusura la Cooperativa Aurive del Parco della Valgrande, la più grande valle italiana senza strade né insediamenti, hanno presentato il bellissimo progetto “Becoming Ossola”.

Nel pomeriggio il fisarmonicista e musicista occitano Silvio Peron con i suoi giovani allievi è partito da piazza delle Erbe con “JUVARMONI”, girando tutto il centro storico con esibizioni di fisarmonica e organetto. In corso Mazzini, il percussionista Davide Merlino ha curato il laboratorio musicale “Suonare la Montagna” che ha coinvolto il pubblico suonando con chiodi e attrezzatura da alpinismo. In piazza Gramsci per tutto il giorno si sono svolte delle esibizioni di bike trial a cura della scuola di bike trial della valsesia, mentre per tutti e tre i giorni della festa sono stati presenti il gioco del domino verticale in piazza Gramsci, a cura della scuola di alpinismo del Cai e del Gruppo Grotte Novara, insieme alla parete di arrampicata, gestita da Sportway, che ha attirato in piazza Matteotti moltissimi bambini.

Per tre giorni sono state ospitate due mostre: il Museo della Montagna di Torino ha portato al Broletto la mostra sui 150 anni del Cai, con una documentazione storica e proiezioni audiovisive, oltre a documenti scritti e materiali d’epoca, mentre alla Barriera Albertina è stato possibile visitare la mostra sui Cantieri in alta quota dedicata alla storia dell’architettura dei rifugi alpini. Per tutta la durata della manifestazione da via Rosselli a corso Mazzini e piazza Gramsci i cittadini hanno potuto approfittare della presenza di numerosi stand di prodotti di eccellenza delle valli e di artigianato montano, oltre a punti ristoro con cucina tipica ossolana.

Grande conclusione domenica alle 18.45 gran finale con il Coro Penna Nera di Gallarate, la Banda di Cameri e la spettacolare calata dal tetto del Duomo al Broletto, in collaborazione con la scuola di alpinismo e il gruppo speleologico della Sezione Cai di Novara.

L’evento è stato organizzato dalla sezione Cai di Novara e da Nova Eventi in collaborazione con il Comune di Novara.

Ufficio stampa Nova eventi