La società ha effettuato un’ analisi dettagliata di tutti

i risultati della stagione. Conclusione? Troppa superficialità……

La dirigenza della società Pallamano Farmigea al termine della stagione si è messa immediatamente al lavoro per analizzarla punto per punto e capire quali errori sono stati commessi e dove invece le cose sono funzionate. Alla fine comunque il bilancio è troppo negativo per questa Serie A1.

Nel periodo di preparazione e allestimento della squadra, e precisamente nell’estate scorsa, la dirigenza Farmigea decide di allestire una squadra composta da tanti giocatori giovani, costretta anche dal severo momento economico che sta attraversando.

Giampaolo Vezzoni è la persona incaricata ad allestire la squadra e contatta tutti i giocatori dettando le regole della nuova stagione; in primis “obbligo” di partecipare ad almeno 4 allenamenti settimanali….

Parte da qui la prima scrematura; dopo il saluto di Vieyra e Frank, arriva anche quello di Freschi e Salemi, poi arriva quello di Pozzi e Fondelli ed in ultimo arriva quello di Carmignani, ingolosito dalla possibilità di andare altrove a tentare di vincere lo scudetto.

Ecco che a quel punto le riflessioni societarie aumentano si rinforza la volontà di sposare una “linea verde”, con tanti nuovi giocatori giovani come Lorenzo Piletti classe 1994, Lorenzo Anelli classe 1994, Michele Bufoli classe 1994, Mattia Mancini classe 1994. A rinforzo arriva anche il forte straniero Jiri Benaredk.

Si parte con grande entusiasmo ed euforia per affrontare questa nuova sfida che vedrà protagonista una squadra notevolmente ringiovanita, ma pronta a compensare l’inesperienza con la garanzia della presenza a tutti gli allenamenti.

Quindi tutto pronto per il giorno 19 Agosto 2013 quando a rinforzare il trio di portieri (Turini, Munda e Biagioni), la società sarà onorata di dare il benvenuto nel suo Staff al Prof. Vittorio Piccotti che assumerà proprio il ruolo di preparatore dei portieri.

Dopo le prime settimane di preparazione subito la prima novità, con l’inserimento in rosa del portiere Marco Mannocci rimasto a casa dopo l’ esperienza con la Lazio ed anche dalla sua società di appartenenza (Pallamano Ambra). Tale inserimento è avvenuto anche in considerazione del fatto che nel periodo estivo il portiere Christian Turini non si è allenato e per impegni di lavoro non ha potuto svolgere la preparazione di inizio stagione.

Anche Mannocci sposa appieno l’impegno dei 4 allenamenti settimanali.

Michele Mazzi, per impegni di lavoro, non riesce ad effettuare completamente la preparazione.

La rosa giocatori della stagione 2013.2014 si potrebbe suddividere quindi in tre serie:

1°serie:Mazzi, Cascone, Turini, Mannocci, Bednarek, Andreini, Leone.

2°serie: Munda, Meoni, Lorenzini, Anelli, Piletti

3°serie: Bufoli,Mancini, Perfigli, Spadavecchia, Benedetti, Biagioni

Per esperienza, età e anni di impiego con la squadra, il trio Mazzi, Cascone e Andreini (anche se fresco di intervento al crociato) rappresentava l’ossatura della squadra, senza nulla togliere a Turini, Bednarek e compagni.

Anche i giocatori componenti la seconda serie erano altrettanto importanti, ma non cosi di cartello. Poi c’era la terza serie, formata da coloro che si affacciavano alla serie A1 per la prima volta e quindi bisognosi di maturare esperienza e crescere insieme alla squadra.

Il primo giocatore a deludere completamente le aspettative societarie si chiama Vincenzo Leone, che dopo poche sedute di allenamento (lui aveva saltato la preparazione per problemi di lavoro), decide di mollare l’impegno assunto, poichè non compatibile con la sua vita privata e lavorativa. Quindi, a campionato iniziato e ovviamente a rosa chiusa, viene a mancare un giocatore, tra l’altro un mancino, sul quale invece la società puntava molto.

Poi arriva la grande delusione che porta il nome di Francesco Cascone. Da anni con la maglia della Farmigea, cresciuto sia fisicamente che sportivamente parlando fino a conquistare la maglia da pivot titolare nella stagione 2011.2012, anno nel quale la Serie A2 giocò un campionato straordinario.

Che il Cascone sia un giocatore “vivace” non è una novità. Tutti infatti ricordano il suo abbandono nella stagione in cui sedeva in panchina Zaim Kobilica, lui scomparve fino a fine stagione.

Poi ancora nella stagione 2011.2012 decise di lasciare la squadra a dicembre perché contattato dal Carpi…. E poi la conferma della sua inaffidabilità sportiva e umana: stagione 2013.2014, a lui come ad altri 2-3 viene affidato il compito di trascinatore. Francesco pare sposare appieno il progetto, inizia la preparazione con il massimo dell’impegno, effettua il precampionato nei migliori dei modi, poi … arriva la notizia del suo allontanamento. Decide di andare a Roma per costruire un nuovo lavoro, impegnandosi però a rimanere vicino alla squadra, magari allenandosi il venerdì e coprendo le gare di campionato rimanenti.

E’ da dicembre 2013 che la società, la dirigenza, gli allenatori e tutti i componenti della Pallamano Farmigea non hanno più notizie del loro giocatore Francesco Cascone…. E’ stato anche in campo con la fascia di Capitano….

Poi arriva il problema di salute a Samuele Biagioni (mononucleosi) che lo terrà lontano dai campi di gioco per diversi mesi. Al suo rientro il suo peso sarà aumentato di 10 Kg!!!

Arriviamo a fine dicembre quando la società decide di comunicare la parziale analisi dei primi mesi di stagione. Viene fatta presente la scarsa affluenza agli allenamenti, la mancanza di un Capitano “presente”, la mancanza di un leader, ma soprattutto la mancanza di quei giocatori che ad inizio stagione dovevano essere l’ossatura della squadra.

Vengono integrati in rosa due nuovi acquisti quali Matteo Ferrari dal Parma e Baldassare D’Angelo dalla Virtus Roma.

Il primo dopo, qualche partita disputata, inizia ad essere perseguitato dalla sfiga, prima con influenza, poi con la ricaduta, poi con problemi di lavoro, poi con problemi familiari e poi con altri problemi ecc. ecc.

Il secondo invece è presente e si allena con costanza. Nella gara dei play out giocata a Bologna rimane infortunato e si cura con costanza e serietà per recuperare per le partite rimanenti.

Nel finale di campionato, causa la scomparsa di Francesco Cascone e gli immensi problemi di Matteo Ferrari, la società si vede costretta a chiedere aiuto all’immortale Luca Bassi per la sfida delicatissima dei play out contro il Casalgrande.

Nel corso della stagione era stato chiesto un intervento anche all’altra bandiera della Farmigea, Maurizio Tabanelli, presente nella trasferta di Teramo.

Conclusioni:

Le aspettative risposte nella squadra allestita nel precampionato, e nello specifico nei confronti di quei giocatori che avrebbero dovuto rappresentare la colonna portante della squadra e fungere da trascinatori dei meno esperti, sono state quasi completamente disattese.

Il susseguirsi di varie situazioni ha fatto si che giocatori come Spadavecchia, ad esempio, si siano ritrovati titolari inamovibili in Serie A1, giocatori come Anelli, Piletti, Bufoli, Mancni, Perfigli che dovevano risultare i gregari si sono dovuti calare nella parte e rendersi protagonisti senza passare dal via…

Questa squadra ha disputato un intero campionato senza figure di riferimento, senza capitano, senza leader e senza buoni esempi da imitare.

L’oscar all’eccellenza dell’esempio negativo la vince Francesco Cascone.

Non da meno anche Vincenzo Leone.

Ma anche altri come ad esempio Mazzi, Andreini, Turini, Mannocci non sono stati da meno.

Non si può pensare di essere il giocatore di riferimento e il capitano, ma tutte le volte che gioca il Milan in Coppa ed esempio essere assente agli allenamenti.

Non si può dopo una lunga discussione nella quale si richiedeva maggior affluenza agli allenamenti, partire per le ferie.

Non si può neppure non fare riabilitazione dopo un intervento al legamento del ginocchio e pensare di poter rigiocare…. Infatti dopo quasi un anno, il recupero non è ancora totale.

Non si può neppure non far niente durante tutto il periodo estivo e presentarsi a settembre e non ad agosto con 10 Kg di più.

Non si può neanche rimanere addormentati e non presentarsi alle terapie di riabilitazione.

Come non si può mangiare un hamburger con patatine prima di una partita di campionato.

Oppure ingrassare 5 kg in 6 giorni di feste natalizie.

E tante altre cose che non scriviamo perché sarebbe scendere nel ridicolo.

Percentuali e informazioni Rigori favore – sfavore

Nel corso della stagione sportiva sono stati concessi 76 rigori a favore della società Farmigea. 46 sono stati realizzati e 30 sono stati sbagliati.

Realizzati numero 46 rigori 60%

Sbagliati numero 30 rigori 40%

Nel corso della stagione sportiva sono stati concessi 90 rigori a sfavore della società Farmigea. 76 sono state le reti subite e 14 sono stati parati e/o tirati fuori.

Subiti numero 76 rigori 84%

Non subiti numero 14 rigori 16%

Ufficio Stampa A.S.D. PALLAMANO FARMIGEA