E’ trascorsa una settimana esatta da quel 9 aprile che ha sancito l’eliminazione del Real Rieti dai play off scudetto Under 21 per mano di un Pescara che nella doppia sfida si è rivelata squadra cinica e spietata, più abituata a certe pressioni, ma anche fortunata se si pone sul piatto della bilancia le tante occasioni sprecate dagli amarantoceleste sia all’andata (quando vincevano 3-1, prima di cedere 3-4), che al ritorno.
Sette giorni sono un lasso di tempo giusto per metabolizzare il ko, per riorganizzare le idee e provare a fare un “tuffo nel passato” con il tecnico Marco Abati, coach che ha dimostrato di avere tutte le credenziali per poter infondere nello spogliatoio la giusta mentalità ricevendo in cambio un rendimento decisamente alto e soddisfacente. Purtroppo l’avventura del Real Rieti si è interrotta ai sedicesimi di finale, ma questo non scalfisce affatto il buonumore e l’ottimismo dell’allenatore reatino, il quale elogia i suoi e già pensa al futuro:
“E’ stata una stagione intensa – spiega Marco Abati con un pizzico di emozione – ricca di soddisfazioni, caratterizzata da un rendimento globale che giudicherei più che soddisfacente.

Dodici vittorie nella regular season, un percorso netto senza precedenti, il muro dei 100 gol sfondato senza problemi, poi il passaggio del primo turno play off con una doppia vittoria ed infine la resa dinanzi ad una signora squadra come Pescara. Ci sta, poteva essere preventiv abile anche se poi, nel computo delle due gare mi viene anche da pensare a quante occasioni abbiamo avuto noi per poter vincere la gara d’andata e gestire diversamente quella di ritorno. Probabilmente – continua Abati – la differenza tra noi e loro sta anche nel fatto di non aver avuto una regular season troppo impegnativa e mancante di avversari che, esclusa qualche piccola eccezione, non avevano le potenzialità per metterci sotto pressione”.
Acqua passata, ormai indietro non si può tornare, anzi forse è meglio guardare solo ed esclusivamente avanti cominciando a programmare la prossima stagione quando il Real Rieti potrà ripartire – almeno inizialmente – con questo stesso gruppo che ha onorato la maglia fino ai sedicesimi di finale e che, in parte, potrebbe trovare spazio in prima squadra.
“Ormai è bene concentrarci su quello che sarà il futuro – sottolinea il tecnico Marco Abati – non prima però di ringraziare uno per uno tutti i ragazzi, il mio vice Daniele Palenga col quale ho condiviso sia l’esperienza dell’Under 21, che quella della Juniores d’Elite, ma anche Alberto Mancini preparatore dei portieri, Francesco Giuzio, lo staff medico e tutti i componenti della società a cominciare dal presidente Roberto Pietropaoli che ha creduto in me e che spero di aver contraccambiato con i risultati. Quello che è accaduto quest’anno – conclude l’allenatore – dovrà rappresentare un punto di partenza: abbiamo la fortuna di essere capitati nel miglior momento dell’intero movimento Real Rieti e questo dovrà essere da s prone per tutti per ottenere, in futuro, risultati ancora più esaltanti. Un in bocca al lupo speciale a Jacopo Mancusi che, in ordine di tempo, è stato l’ultimo infortunato grave di una lunga lista: a lui l’augurio di una pronta guarigione”.

Ufficio Stampa
MARCO FERRONI