Domenica 13 aprile, i bambini dell’Arezzo Karate affrontano la seconda tappa dei giochi regionali

Il maestro Balestrini guiderà 10 giovani talenti in una manifestazione tutta all’insegna del divertimento

Le giovani promesse del karate aretino tornano sul tatami per la seconda tappa dei Karate Games. Domenica 13 aprile, Barberino del Mugello ospiterà centinaia di piccoli atleti di tutta la Toscana che si metteranno alla prova nella più importante manifestazione giovanile regionale in una serie di giochi e di combattimenti. L’Arezzo Karate parteciperà all’evento con una decina di giovani promesse che, guidate dall’esperienza dell’ex allenatore della nazionale italiana Alessandro Balestrini, gareggeranno nelle varie categorie Bambini (fino a 7 anni), Fanciulli (8-9 anni) e Ragazzi (10-11 anni). L’avvio dei Karate Games è previsto per le 11.30 ora in cui prenderanno il via una serie di percorsi e di prove ludico-motorie promosse dal comitato regionale per mettere in risalto le capacità fisiche e coordinative di tutti i bambini presenti: tra gli esercizi richiesti, tutti propedeutici alla pratica del karate, vi rientrano le capovolte, lo slalom, i balzi, le andature, il salto della corda, il controllo della palla… Ovviamente non può mancare nemmeno un po’ di vero karate che sarà proposto con prove più specifiche di Kumite (Combattimento) e di Kata (Forma) per far assaggiare ai bambini quello che vivranno al momento del futuro ingresso nel settore agonistico. «Dai Karate Games – spiega Balestrini, – è bandito l’agonismo perché tutte le prove proposte si svolgeranno all’insegna del gioco e del divertimento: la gara di Barberino sarà un bel momento per crescere, confrontarsi e fare esperienze con i bambini delle altre società toscane». I Karate Games rappresenteranno per l’Arezzo Karate l’occasione per vedere in azione le sue piccole promesse e per continuare così a lavorare per mantenere viva una tradizione di successi che vanta ben 28 titoli italiani. Un ricco palmares che la società aretina vuole aumentare ulteriormente, magari proprio con gli attuali bambini del settore giovanile.

Ufficio Stampa EGV