Firenze e Riviera di Romagna! Quattro compagini che attestano da sole l’esperienza calcistica di una Elena Del Gaudio mastino della retroguardia dagli occhi di ghiaccio, di una Elena Del Gaudio centrale di difesa vecchio stampo sigillo blinda tutto degli ultimi metri di copertura.

Per lei una parentesi fiorentina di una sola stagione, vissuta intensamente, che proprio oggi racconterà senza peli sulla lingua al sito dell’A.C.F., rivivendo quegli attimi impalpabili e rifinendo il tutto grazie ad un accurato resoconto conclusivo sull’attuale momento della rosa toscana:

“Il primo passo a San Marcellino fu un qualcosa di impattante, un qualcosa di marcatamente positivo: fui accolta nel migliore dei modi dall’allora tecnico fiorentino Ciolli e dal presidente Guagni, entrambi distinte persone, mentre con il gruppo si rivelò un rapporto graduale ma senz’altro dai risvolti ottimi.

Un iniziale scoglio che mi si parò davanti consistette nel fatto che l’ambiente gigliato si basava molto sulla preparazione dedicata alla corsa di fondo, attività non riguardante le mie peculiarità.
Rimboccandomi le maniche però dimostrai da subito le vere attitudini di cui sono e di cui ero dotata e, fin dalla gara inaugurale contro il Tavagnacco, lottai per avere un posto da titolare, conquistandomelo e tenendolo ben stretto fino al termine del campionato.
Fu un’annata adrenalinica, combattuta: si rischiò un’immeritata retrocessione ma i festeggiamenti per la salvezza ottenuta ci fecero gustare maggiormente l’obbiettivo societario centrato.
La partita senza dubbi vissuta con più tensione e vinta con maggior soddisfazione risultò essere quella contro la Reggiana: in quel di San Marcellino ci affermammo in rimonta per 2-1 dopo lo svantaggio iniziale di 0-1.. Novanta minuti che mi hanno marchiato a fuoco! Novanta minuti viola che custodisco ancora gelosamente!

Ancora non so precisamente cosa posso aver lasciato di mio all’ambiente gigliato, so solo che l’avventura all’ombra della Cupola del Brunelleschi si è rivelata indimenticabile. Ho conosciuto giocatrici e dirigenti davvero straordinari, voglio citare due ragazze che mi hanno arricchito molto moralmente come Martina Pitzus ed Elena Linari, che si sono dimostrati prima grandissime persone e solo dopo eccezionali calciatrici o addetti ai lavori.

Attualmente sto seguendo le fiorentine e sono contenta per come si sta evolvendo la stagione toscana.
Dopo un primo passo falso iniziale la forza del Firenze, come sempre è stata, si è rivelata la forte mentalità vincente e l’indissolubile unione del gruppo, coeso nell’esplicitare cattiveria agonistica e determinato nel non mollare mai.

Oltretutto la realtà del presidente Guagni ha mostrato sul palcoscenico nazionale un vanto non da poco: il saper valorizzare un vivaio fucina di talenti, un vivaio che permetterà all’A.C.F. un futuro sicuramente vittorioso…
Come continuare? Penso di aver già detto tutto… L’unica cosa che mi resta da fare è di “Mandare un Bacione a Firenze”!

Ufficio Stampa: Mattia Martini.