La fame di vittoria dei campioni non si sazia mai, ed i traguardi raggiunti non sono altro che punti di partenza verso nuovi successi. Bacheca ricca e stimoli fortissimi consentono infatti all’equipaggio di Idrusa di mettere in acqua un 2014 denso di impegni, partendo dalla EST 105 di fine aprile per concludere con la Veleziana di fine ottobre. Sette mesi in cui la barca a vela più conosciuta nel Mediterraneo orientale grazie ai trofei vinti in Italia, Croazia, Montenegro e Grecia proverà a superare se stessa.

“Vogliamo intensificare il programma agonistico per portare il sigillo di Idrusa anche su altre regate –spiega lo skipper Paolo Montefusco, due Olimpiadi in gioventù e lo spirito inalterato da lupo di mare-. I successi di un anno fa in tempo reale alla EST 105, Brindisi – Corfù e Conero ci soddisfano ma fino ad un certo punto, abbiamo competenze e professionalità che ci consentono di spingere il nome di Idrusa oltre gli attuali confini”. A queste tre regate nel 2014 si aggiungono infatti altri appuntamenti per il Farr 80 del Montefusco Sailing Project, come la Trani – Dubrovnik di luglio ed il trittico ottobrino composto dal Trofeo Bernetti, Barcolana (anche un terzo posto) e Veleziana.
“Per raggiungere gli obiettivi fissati le competenze del gruppo storico di Idrusa saranno impreziosite dalla presenza a bordo di Roberto Ferrarese (olimpionico e coach di +39 in Coppa America) e del navigatore Giovanni Palamà (pluricampione del mondo di vela d’altura). Nomi che ci aiuteranno soprattutto se riusciremo a confermare l’interesse di alcuni sponsor verso due regate storiche del Tirreno, la Giraglia del 18 giugno e la Palermo – Montecarlo del 18 agosto”. Nomi ai quali potrebbe aggiungersi un altro di famiglia della dinastia Montefusco, Simone Ferrarese premiato miglior velista del 2013 ed al quale lo zio Paolo ha già lasciato il timone di Idrusa in qualche occasione.
Intanto si avvicinano gli appuntamenti pugliesi, ai quali non rinunciano da anni gli sponsor Brinmar e Titi Shipping, contenti che Idrusa aprirà le sue vele al vento ancora con i colori del Circolo Vela Brindisi. E proprio per la regata considerata di casa Paolo Montefusco ha molti motivi per essere contento. “Il percorso allungato a 128 miglia per i Maxi con boa a Tricase obbliga al bordeggio sotto costa, che diventa maggiore fruibilità per il pubblico e visibilità per le barche. Sotto il profilo tecnico invece vi saranno molte opzioni tattiche ed ingaggi quasi da match race. La formula è piaciuta molto ed il numero dei Maxi è destinato ad aumentare”. E poi, vuol dire che il vecchio percorso di 108 miglia viene consegnato per sempre agli archivi insieme al record del Pegaso. Un record che Paolo Montefusco, Giuseppe Miglietta, Andrea Quartulli, Agostino Marottoli, Luciano “Obelix” Lippolis, Fredy Montinari e Ines Montefusco, protagonisti di quella mitica cavalcata tra le onde, consegnano alla storia pronti a riscriverlo con Idrusa.

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A. MEA