Fuoristrada: Proposta di modifica FMI alla legge in Lombardia.

Martedì 8 aprile si discuterà in Lombardia la modifica della legge Regionale 31 all’articolo 59. Questo interessa tutti gli appassionati di fuoristrada in quanto entra nel merito delle autorizzazioni per la circolazione, eventi sportivi e manifestazioni amatoriali nei territori lombardi.

La modifica proposta dalla FMI grazie al lavoro di elaborazione della Commissione Normative Fuoristrada, coadiuvata in regione dal referente C.N.F. Fabrizio Bellini Lucini, concerne la viabilità agro-silvo-pastorali come prevede il comma 4, dove è stato aggiunto il seguente:

4 bis. In deroga ai divieti di cui ai commi 3 e 4, con apposito regolamento regionale sono definiti i criteri, le modalità e la procedura con cui gli enti proprietari, per il territorio di rispettiva competenza, possono autorizzare il transito temporaneo di mezzi a motore. Qualora il territorio interessato dall’autorizzazione sia ricompreso in un’area protetta regionale, l’autorizzazione è subordinata al parere preventivo vincolante dell’ente gestore”.

La modifica è condivisa dai Consiglieri: Alessandro Fermi (Relatore), Dario Bianchi, Claudio Pedrazzini, Fabio Altitonante, Massimiliano Romeo, Fabio Rolfi, Jari Colla, Alessandro Sala, Alessandro Sorte.

Considerata l’importanza della legge in oggetto, per il futuro dell’attività fuoristrada abbiamo intervistato il Presidente VIII Commissione – Agricoltura, montagna, foreste e parchi, Alessandro Fermi

Presidente, la FMI è promotrice del Progetto di Legge 124 per modificare le norme regionali sulla viabilità agro-silvo-pastorale. L’obiettivo è facilitare l’organizzazione di attività sportive e amatoriali di Enduro e Trial curate dai Moto Club affiliati. La FMI inoltre ha siglato una convenzione con il Corpo Forestale dello Stato, è sensibile alle tematiche ambientali e ha rilasciato precise istruzioni in tal senso ai Moto Club organizzatori. Cosa si sente di poter dire per rassicurare quanti temono che le nuove regole possano danneggiare l’ambiente ?

“Molto semplicemente dico che se uno legge la nuova norma senza preconcetti ideologici non può che trovarci una regolamentazione di un’attività che da anni costituisce, in alcuni territori, una tradizione con ricadute non solo sportive ma anche turistiche. I Sindaci, se vorranno, potranno finalmente organizzare tali attività. Personalmente poi non conosco nessun Sindaco che voglia distruggere l’ambiente

I Sindaci sono gli Amministratori Locali più attenti alle reazioni del territorio riguardo le manifestazioni offroad. Da anni i Moto Club organizzano con la collaborazione dei comuni e delle comunità montane eventi apprezzati anche dal lato economico. Che ruolo pensa debba avere la legislazione regionale in materia?

“Con la nuova legge diamo finalmente la possibilità ai Sindaci di poter organizzare, in conformità con i limiti che verranno regolamentati, manifestazioni motociclistiche sportive. Non so quale Sindaco possa assumersi la responsabilità di tali iniziative se avesse qualche dubbio circa la positività delle ricadute per il proprio territorio.”

La FMI promuove l’attività sportiva e amatoriale purché sostenibile. Non vuole essere confusa con i pochi che danneggiano l’ ambiente. Cosa vuole dire a quanti temono una diffusione dell’attività off-road svolta al di fuori dei Moto Club?

“L’ambiente viene danneggiato ogni giorno dalle varie attività quotidiane. Quello che conta e’ il rispetto. Nei territori montani, non c’è peggior dato di quello che deriva dall’abbandono. La montagna deve essere preservata ma anche vissuta. Chi danneggia l’ambiente non è chi lo vive ma chi non lo rispetta. L’esercizio di qualsiasi attività può essere compatibile o meno con il territorio a seconda di come viene esercitata. Quindi coloro che agiscono al di fuori dalle regole, che finalmente introduciamo con questa legge, devono essere allontanati.”

Purtroppo c’è una forte disinformazione sulle attività della FMI. Su molti organi di stampa viene confuso il Motocross con l’Enduro e il Trial. Come lei sa, sono sport differenti, praticati con moto diverse e con diverso impatto ambientale. Lei pensa che si possano ipotizzare ambiti territoriali diversi per il Trial e l’Enduro?

“In generale sul tema c’é una totale disinformazione e, in questo senso, credo che anche Voi possiate contribuire ad informare, magari attraverso questa Legge. Poi ci sarà sempre chi, guardando una moto da Cross, Enduro o Trial, vedrà il disastro ambientale. In quei casi, meglio non perdere tempo…”

Le attività organizzate dai Moto Club permettono di mantenere vive in modo gratuito molte strade a fondo naturale. Crede che sia possibile consentire la circolazione delle moto nel pieno rispetto della convivenza civile, in cambio della possibilità di organizzare eventi?

“Ma certo. Chi conosce la montagna sa benissimo che ci sono percorsi oggi non sono più praticabili causa l’abbandono. Quindi da ex Sindaco avrei certamente stimolato

l’organizzazione di manifestazioni in tal senso, ma non c’era nessuna norma che mi dava questa possibilità. Con questa Legge finalmente ci sarà”

Presidente, grazie per averci concesso questa intervista.

Ufficio Stampa FMI