Da questo pomeriggio la sala conferenze del PalaWhirlpool è intitolata a Giancarlo Gualco, ex giocatore, manager e infine presidente della Pallacanestro Varese recentemente scomparso. Gualco ha contribuito in modo fondamentale a costruire la leggenda del basket varesino dapprima con la Ignis e poi con la Mobilgirgi, due squadre che dominarono ininterrottamente la scena negli anni Settanta in Italia e in Europa. La Pallacanestro Varese e il Consorzio Varese nel Cuore in questo modo desiderano onorare la memoria di una figura chiave nella storia del club biancorosso, una persona che si è fatta sempre benvolere e che ha ottenuto risultati straordinari con le squadre che ha saputo costruire negli anni e che hanno fatto conoscere e valorizzare il nome di Varese in Italia, in Europa e nel mondo. Contribuendo anche a dare continuità alla società in occasione del passaggio dalla gestione Borghi a quella Bulgheroni.

Alla semplice e familiare cerimonia di intitolazione, oltre al presidente Francesco Vescovi e ai rappresentati del club, hanno partecipato commossi la signora Marisa Gualco, moglie di Giancarlo e i figli Rossana e Maurizio. All’ingresso della sala conferenze del PalaWhirlpool è stata quindi scoperta una targa che riporta il nome di Giancarlo Gualco definito Manager leggenda della Pallacanestro Varese. Un modo per ricordare un gigante della pallacanestro italiana, un uomo fondamentale nella storia del club varesino, un dirigente che non ha mai voluto la ribalta per sè ripetendo sempre una frase che andrebbe imitata e seguita in tutti i campi: Non contano le parole, ma solo i fatti. E come ha ben sottolineato il figlio Maurizio il nostro Giancarlo di fatti ne ha realizzati moltissimi: è infatti sufficiente scorrere l’albo d’oro della Pallacanestro Varese di quegli anni per trovare Scudetti, Coppe Campioni, Coppa delle Coppe, Coppa Intercontinentale e Coppa Italia vinte da Varese. E gli stendardi appesi alla volta del PalaWhirlpool ce lo ricordano tutti i giorni.

Francesco Vescovi, presidente della Pallacanestro Varese, ha ricordato la figura e l’importanza di Gualco sottolineando quello che ha fatto da dirigente e da presidente. Quando penso a lui mi ritrovo un po’ nella sua figura perchè anch’io ho giocato qui, ho rivestito il ruolo di general manager e adesso quello di presidente. Ovviamente non posso minimamente paragonarmi a Giancarlo che rimane inimitabile per tutto quello che ha vinto ma il suo lavoro è una fonte constante di ispirazione per tutti noi. L’ho conosciuto che ero bambino quando ho iniziato a giocare a pallacanestro in questo club e di lui ho un bellissimo ricordo perchè quando abbiamo preso in mano la società ci ha sempre spronato nel nostro lavoro quotidiano. Dedicargli la sala conferenze del palazzetto è il minimo che potevamo fare perchè questa è stata la sua seconda casa per un lunghissimo periodo.

Da parte sua Marisa Gualco, la moglie di Giancarlo, si è detta commossa per questa intitolazione, un gesto davvero bellissimo da parte della Pallacanestro Varese che ci fa molto piacere. Sono sicura che Giancarlo, lassù in alto, sarà sicuramente felice e contento per questa bella iniziativa che intende ricordarlo per sempre.

L’intitolazione si è poi conclusa con gli interventi di Augusto Ossola, memoria storica della Pallacanestro Varese, di Sandro Galleani, storico fisioterapista della società, e di Paolo Salmini da sempre statistico del club. I tre hanno regalato aneddoti e ricordi che hanno commosso i presenti.

Ufficio Stampa Pallacanestro Cimberio Varese