Lo spagnolo Alejandro Cañizares ha dominato nel Trophée Hassan II (European Tour), che ha concluso con 269 colpi (62 68 69 70, -19), cinque di vantaggio sull’inglese Andy Sullivan (274, -14) dopo una corsa di testa. Sul tracciato del Golf du Palais Royal (par 72), ad Agadir in Marocco, ha effettuato una bella rimonta finale con un ottimo 66 (-6) Edoardo Molinari, 25° con 283 (73 70 74 66, -5), risalito di ben trenta posizioni, mentre ne ha perse dieci Marco Crespi, 48° con 288 (71 74 69 74, par).

Cañizares, 31enne madrileno, ha siglato il secondo successo nel circuito a distanza di otto anni dal primo (Russian Open, 2006), imponendo subito un’andatura sostenuta con un 62 (-10) in partenza e non concedendo nessuna chance agli avversari. Anche nell’ultimo turno, pur con qualche sbavatura, non ha abbassato la guardia fino a una buca dalla fine, dove era quattro colpi sotto par, poi a tensione sfumata si è concesso il lusso di un doppio bogey per il 70 (-2, con sei birdie, due bogey e un doppio bogey). Il titolo gli ha fruttato un premio di 250.000 euro su 1.500.000 euro in palio.

Sullivan con un 63 (-9) miglior punteggio di giornata, ha fatto sua la volata per il secondo posto precedendo lo svedese Magnus A. Carlsson e l’inglese Seve Benson (276, -12), che si sono mantenuti costantemente in alta classifica. Al quinto posto con 277 (-11) l’inglese Richard Bland, lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e l’australiano Wade Ormsby, all’ottavo con 278 (-10) gli inglesi Tom Lewis, David Horsey e Paul Waring e all’11° con 280 (-8) lo svedese Robert Karlsson.

Molinari, che sta proseguendo con efficacia il suo percorso di recupero della miglior condizione dopo il 2013 praticamente perso per l’infortuno al polso e il relativo intervento chirurgico, è stato altalenante, ma nel giro finale ha espresso tutta la sua classe confezionando, come detto, con un 66. Nella prima metà del tracciato l’andatura è stata ridotta, con due birdie e un bogey, poi ha alzato i ritmi con cinque birdie nel rientro. Crespi ha chiuso in 74 (+2) colpi con tre birdie, due bogey e un triplo bogey. E’ uscito al taglio per un colpo Andrea Pavan, terzo italiano in gara, 72° con 146 (77 69, +2).

LET: NELLA LALLA MERYEM CUP PRIMO TITOLO PER CHARLEY HULL, RIGON 10ª E LUNA 22ª – Charley Hull, diciottenne inglese di Kettering che ha già partecipato a una Solheim Cup tra le file della squadra europea vittoriosa nel 2013 sugli Stati Uniti, ha conquistato il primo titolo nel Ladies European Tour imponendosi con 269 colpi (68 71 68 62, -15) nella Lalla Meryem Cup, la versione al femminile del Trophée Hassan II svoltasi al Golf de l’Ocean (par 71) ad Agadir in Marocco. Con uno spettacolare ultimo giro in 62 (-9) colpi ha raggiunto la francese Gwladys Nocera (269 – 69 68 65 67), che in realtà ci ha messo del suo con l’unico bogey di giornata proprio sull’ultimo green con cui ha trasformato una gara vinta in un playoff perso alla prima buca supplementare davanti al birdie dell’avversaria.

Ha offerto una bella prestazione Margherita Rigon, decima con 278 (69 70 69 70, -6), e si è ben comportata anche Diana Luna, 22ª con 282 (70 70 70 72, -2), che ha accusato un leggero cedimento nel giro conclusivo. A premio anche Stefania Croce, 33ª con 285 (72 71 68 74, +1), e Sophie Sandolo, 47ª con 287 (71 72 72 72, +3) che nel 2006 ha vinto questo torneo quando ancora non era entrato nel calendario del LET.

La Hull ha effettuato la sua splendida volata con un eagle e sette birdie e non ha certo demeritato la Nocera, 39 anni, dodici titoli nel circuito e money winner nel 2008. Era leader dopo tre turni e ha tenuto bene il campo con cinque birdie che le avrebbero dato il titolo se non avesse trovato, come detto, l’unico bogey (67, -4) proprio in chiusura pagato carissimo.

La Rigon ha girato in 70 (-1) con quattro birdie e tre bogey; la Luna in 72 (+1) con tre birdie e quattro bogey; la Croce in 74 (+3) con due birdie e cinque bogey; la Sandolo in 72 con due birdie e tre bogey. Non hanno superato il taglio Elisabetta Bertini, 87ª con 148 (74 74, +6), Veronica Zorzi, 95ª con 149 (76 73, +7), e Stefania Avanzo, 103ª con 150 (74 76, +8).

Ufficio Stampa FIG